Itinerari

A Cipro e in Danimarca per la cultura europea 2017

Pafos a Cipro e Aarhus in Danimarca sono le due capitali della cultura 2017. Due località che consentiranno a chi le visita di conoscere anche questi paesi per il momento non troppo frequentati dai turisti italiani.

Molte poche persone si ricorderanno che lo scorso anno, nel 2016, Mantova è stata la capitale europea della cultura, un riconoscimento che ogni anno premia due località del vecchio continente. E se non fosse stata qualche iniziativa dello scorso fine novembre e inizio di dicembre – che ha coinvolto anche il Capo dello Stato - questo riconoscimento sarebbe passato nel silenzio più assoluto e quindi nell’oblio. Alla faccia di chi sempre più con insistenza parla del rilancio del nostro patrimonio culturale che ottiene sempre più riconoscimenti e “fondi”, ma come vengono spesi quest’ultimi è ancora tutto da capire e scoprire, soprattutto se non si riesce nemmeno a pubblicizzare gli avvenimenti e i tesori che vogliamo porre all’attenzione dell’Europa, del mondo intero e soprattutto degli stessi italiani.
Vedremo che cosa accadrà con Matera nel 2019.
E se non si conosce quello che succede nel nostro paese, figuriamoci di quello che avviene fuori.

Quali sono quest’anno, 2017, le due località capitali della cultura europea? Domanda da Rischiatutto. Ebbene sono Pafos a Cipro e Aarhus in Danimarca. Due località che consentiranno a chi le visita di conoscere anche questi paesi per il momento non troppo frequentati dai turisti italiani.

Pafos è forse l’unica località di cui si è sentito un po’ parlare da noi riguardante Cipro, non tanto per le sue vestigia dell’antichità quanto perché tradizionalmente viene considerata la località dove è nata Afrodite, in arte Venere.
All'epoca dell'Impero romano Pafos era la capitale dell'isola; vestigia di quel passato restano nelle rovine del Palazzo del Governatore, abbellito da splendidi mosaici. Proprio per i suoi famosi resti archeologici, nel 1980 Pafos (chiamata anche Pafo) è stata inserita nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.
L’attrazione principale è la Tomba dei Re, appena a nord del centro cittadino. In uso tra il 3° secolo AC e il 3° DC, le tombe sono state scavate, e oggi offrono al turista la possibilità di coglierne l’imponente struttura.
Nel magnifico sito archeologico, a Katos Pafos,  anch’esso impressionante,  si trova un’affascinante collezione di coloratissimi mosaici, le Pafos Mosaics, ognuna delle quali racconta una storia. La città è inoltre ricca di musei e siti minori. C’è poi il mare e vicino alla città forse la spiaggia più importante di tutta l’isola di Cipro.
Chi si reca a Pafos non può mancare la visita delle Akamas Heights, a nord della città. Questo luogo aspro e maestoso si apre nella solitaria spiaggia sabbiosa di Lara Beach.

E ora la Danimarca, uno dei paesi meno conosciuti tra quelli frequentati dagli italiani nel nord Europa. Se si esclude la capitale Copenaghen con la sua Sirenetta, il resto del paese è per amatori, anche perché molti pensano che in questo paese c’è una sola città degna di questo appellativo. Bisognerà ricredersi dopo aver visitato Aarhus, una tranquilla cittadina costiera dello Jutland centrale circondata da fiordi, boschi, laghi e soprattutto  giovane, con spiagge da fare invidia al Mediterraneo, e una vita culturale tra le più vivaci del Paese. Dopo essere stata eletta quale seconda migliore destinazione europea dalla classifica “Best in Europe 2016”, quest’anno è  “Capitale Europea della Cultura” (Copenaghen lo è stata nel 1996) e anche “Regione Europea della Gastronomia”.
Partendo dall’area portuale,  recentemente rinnovata grazie alla nuova Harbour Square e all’innovativa biblioteca “DOKK1” (uno spazio sostenibile costruito all’insegna del risparmio energetico e del riciclo dei materiali è il punto di partenza per il percorso museale.
Per gli appassionati dei Vichinghi nella foresta circostante si trova il moderno “Moesgård Museum”.
Sempre alla storia, ma più recente, sono dedicati il “Den Gamle By”, un museo all’aria aperta che ricostruisce la vita urbana dal Settecento fino agli anni Settanta, e il “Kvindemuseet”, un “itinerario” a 360° nella storia e nella cultura dell’universo femminile.  Più di ogni altro sito, però, è il complesso “ARoS” a conquistare la scena con le sue importanti esposizioni, permanenti e non, di arte contemporanea, celebre per l’avveniristica installazione dell’artista Olafur Eliasson “Your Rainbow Panorama”. Camminando lungo questo corridoio di vetro colorato con le tinte dell’arcobaleno, infatti, si gode una veduta onirica della baia e della città di Aarhus.

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Pubblicato il 04/01/2017

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