scultura

Scultura tedesca in villa sul Brenta

Una villa palladiana tra le più belle arricchita dalla scultura contemporanea di un'artista tedesca che trova spunto nella romanità diffusa nella zona del Brenta. Un connubio che sembra impossibile ma che si è realizzato a Villa Foscari-La Malcontenta vicino al Naviglio del Brenta. Un'ambientazione in un fantastico parco che si è aperta oggi e sarà visitabile fino al 27 ottobre.

Dalle catacombe romane dell’Appia al verde luminoso del parco della palladiana Villa Foscari - La Malcontenta, dove il Naviglio del Brenta si appresta a sfociare nella Laguna di Venezia.
In questa cornice di verde, acque e architetture, dal 12 maggio al 27 ottobre, il pubblico internazionale potrà ammirare Eternity I e II, 2017, i potenti bronzi opera di Janine von Thüngen, in una mostra di Bruno Corà.
L’artista tedesca è ancora poco conosciuta nel nostro paese, ma attraverso un complesso procedimento elaborato a partire da siti ipogeici delle catacombe romane, Janine von Thüngen ha realizzato le sue sculture in bronzo mediante calchi delle antiche pareti, ottenendo matrici uniche a doppia faccia. Con la sua ideazione ed elaborazione, i fenomeni fisici del positivo e negativo si sono in questo modo fusi, prendendo forma in un unico diaframma che include sia lo spazio che il  tempo.                                                             . 
“Queste opere-insiemi sono l'esito – ad affermarlo è il curatore - di una ricerca che ha impegnato la von Thüngen negli ultimi anni, protesa a dare corpo a una concezione di scultura in cui lo spazio-tempo si intreccia con la nozione di “estensione”, secondo cui la scultura avrebbe conosciuto una 'vita nuova' se avesse rinunciato alla rigidità monumentale e oggettuale, conquistando la quarta dimensione l'estensione spazio e tempo”. Presenze che sembrano emergere dalle viscere antiche dell’uomo e della terra. Grezzi, enormi bronzi che, una volta usciti dalla loro prigione all’interno dello spazio sotterraneo sembrano riappropriarsi del tempo in cui si collocano.
Queste creazioni – un insieme di fusioni in bronzo – hanno trovato luogo idoneo mediante una collocazione specifica e particolare: Eternity I infatti, si sviluppa sul tappeto erboso en plein air, con le sei parti in cui si articola, secondo l'allineamento a spirale, ed Eternity II, costituita da due galassie a spirale, in più stretta prossimità della villa.  
“Eternity I ed Eternity II costituiscono – a giudizio di Corà - una forte proposta nell'ambito della scultura contemporanea suscitando interrogativi relativi all'essenza della materia, del tempo e delle entità del passato, presente e futuro nelle attuali conoscenze raggiunte dalla fisica e dall'estetica, senza tralasciare la valenza poetica della ricerca”.

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Pubblicato il 12/05/2017

Itinerarinellarte.it