Pittura del '500Mostre a Firenze
Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura
- Quando: 08/05/2018 - 29/07/2018
- evento concluso
- Luogo: Palazzo Pitti - Firenze
- Regione: Toscana
Insomma, chi era l’Alabardiere?
Il magnifico ritratto eseguito da Pontormo, oggi conservato al Getty Museum di Los Angeles (che lo acquistò nel 1989 alla più che considerevole cifra di 32,5 milioni di dollari), ritrova la strada per Firenze dopo quasi 30 anni in occasione della mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura, curata da Bruce Edelstein eche da oggi e fino al 29 luglio è ospitata nella Sala delle Nicchie di Palazzo Pitti.
Da molti anni si disquisisce intorno a chi sia stato il bel giovane, elegantemente vestito, con il capo coperto da una berretta rossa ornata di una spilla d’oro, armato di alabarda e con la spada nel fodero sul fianco sinistro. Come ormai sembrano concordare tutti o quasi gli storici dell’arte, dovrebbe trattarsi di Francesco Guardi, giovanissimo soldato della Repubblica Fiorentina durante l’assedio di Firenze, che lo stesso Vasari indicò come il soggetto di un ritratto di Pontormo.
Eppure dei dubbi sussistono ancora, visto che nella didascalia della foto nel catalogo edito da Giunti appare un bel punto interrogativo. Qualcuno infatti avanza ancora l’ipotesi, già molto condivisa nel corso degli anni, che possa invece trattarsi del giovane Cosimo de’ Medici, figlio di Giovanni delle Bande Nere, anche lui d’altronde segnalato dal Vasari come soggetto di un ritratto del Pontormo.
Vi è anche la possibilità che l’Alabardiere possa invece essere Ercole Rangone, giovane nobile fiorentino che si era arruolato nella milizia repubblicana.
E allora? Rispetto alle due ipotesi più condivise esiste anche la questione cronologica: se fosse Francesco Guardi il Pontormo dovrebbe averlo dipinto durante i mesi dell’assedio di Firenze, fra l’ottobre del 1529 e l’agosto del 1530, se invece si trattasse di un ritratto di Cosimo I, dovrebbe esser stato eseguito poco dopo l’agosto del 1537.
Il disegno preparatorio a pietra rossa per l’Alabardiere, qui esposto, sembra appartenere a una fase intermedia nello studio del soggetto: scegliendo infatti un punto d’osservazione frontale per fissare anche gli aspetti che non si potrebbero cogliere da una prospettiva laterale, l’artista si concentra sull’abbigliamento, tralasciando di indagare i tratti somatici del modello. Il foglio non ha dunque un intento ritrattistico, se non nei riguardi dell’abito.
Insieme all’Alabardiere, nella Sala delle Nicchie, è esposto anche il Ritratto di giovane uomo con berretto rosso proveniente da una collezione privata londinese. Si tratta forse di Carlo Neroni (del quale poco si sa): d’altra parte la sicura identità del personaggio si era già persa durante il XVII secolo tanto che in un inventario del 1733 egli viene identificato addirittura come Masaniello, il secentesco rivoltoso napoletano. Gareggia in bellezza con l’Alabardierequesto ritratto di giovane fiero, vestito con estrema cura e assai misterioso nel suo gesto di nascondere (o svelare?) nella giubba di pelle una lettera enigmatica le cui parole restano ancora oscure.
Come “Scena di sacrificio” era identificato il quadro che è stato poi riconosciuto invece come Pigmalione, qui rappresentato, seguendo il racconto di Ovidio, mentre dopo la preghiera a Venere vede trasformarsi la sua scultura di avorio in donna viva. Si è ormai fatta strada l’ipotesi che si tratti di una pittura di Bronzino, allievo di Pontormo, frutto di una collaborazione fra i due. È tesi probabilmente corretta che la figura della giovane sia tratta dal disegno del maestro raffigurante Venere e Cupido, mentre è certo che l’allievo abbia rappresentato Pigmalione prendendolo quasi esattamente da un'altra prova grafica del Pontormo, anch’essa in mostra, raffigurante San Francesco in preghiera, ed eseguita per la Sacra Famiglia commissionata da Francesco Pucci per la cappella funeraria di famiglia in San Michele Visdomini.
Sarà certamente il tripudio di colori e di volumi della Visitazione ad attirare fortemente lo sguardo di tutti dopo il recente restauro. Nella pala, di proprietà della pieve dei Santi Michele e Francesco di Carmignano, Pontormo mette in scena l’incontro e l’abbraccio affettuoso fra le due cugine, la futura madre di Cristo e quella di Giovanni Battista, che si scambiano uno sguardo di profondissima serenità. Ben diverso, significativamente, è lo sguardo delle due ancelle rivolte verso noi spettatori: esse ci chiamano in causa per condividere la consapevolezza del peso del sacrificio e del dolore che scaturiranno da questi miracolosi eventi.
Schierate in gruppo al centro della pala le quattro donne - disposte a rombo come le Quattro donne nude (Los Angeles, collezione privata) nell’incisione di Dȕrer, artista che esercitò profonda influenza su Pontormo - occupano praticamente tutto lo spazio in una sorta di inquietante horror vacui,sottolineato dagli scarni e alti edifici sullo sfondo e dai toni cupi della piccola porzione di cielo.
A corredo anche della Visitazione è esposto, per la prima volta insieme, il disegno preparatorio con la quadrettatura predisposta per il trasferimento sulla tavola.... leggi il resto dell'articolo»
“L’immagine di Jacopo Carrucci da Pontormo quale pittore eccentrico – afferma Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi - tramandata a partire dalla biografia di Giorgio Vasari (1568), è stata profondamente modificata nella storiografia più recente. La mostra Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura – Miracolous Encounters: Pontormo from Drawing to Painting presenta una serie di opere di eccezionale importanza, la maggior parte delle quali esposte insieme per la prima volta, e si inquadra perfettamente nella politica di collaborazione fra istituzioni culturali italiane e straniere fissata dallo statuto delle Gallerie degli Uffizi”.
La mostra, pensata e realizzata insieme al Paul Getty Museum di Los Angeles e al Morgan Library & Museum di New York, raggiungerà successivamente le due sedi americane.
Incontri miracolosi: Pontormo dal disegno alla pittura
Apertura: 08/05/2018
Conclusione: 29/07/2018
Curatore: Bruce Edelstein
Luogo: Palazzo Pitti - Firenze
Indirizzo: Piazza de' Pitti, 1 - Firenze
Sito web per approfondire: https://www.uffizi.it/
Altre mostre a Firenze e provincia
Anselm Kiefer. Angeli caduti
Dal 22 marzo al 21 luglio 2024 Palazzo Strozzi ospita una grande mostra dedicata a uno dei più grandi maestri dell'arte tra XX e XXI secolo, Anselm Kiefer. leggi»
Toscana
Firenze
Ritorni. Da Modigliani a Morandi
Ritorni. Da Modigliani a Morandi. Ci sarà tempo fino al 15 settembre per ammirare diciannove grandi capolavori del novecento italiano appartenuti a Alberto Della Ragione. leggi»
Toscana
Firenze
Il canto delle cicale è un canto di pietra
Inaugura venerdì 5 aprile 2024 alle ore 18:00 "Il canto delle cicale è un canto di pietra", progetto espositivo a cura di DFTM¹, presso lo Spazio Murka. leggi»
Toscana
Firenze
Ingresso libero
Erik Daehlin. Convoluzione
Dal 28 al 30 marzo 2024 Chiasso Perduto a Firenze presenta "Convoluzione" dell'artista e compositore norvegese Erik Daehlin. leggi»
Toscana
Firenze
Arte contemporanea Arte antica
L'Incanto di Orfeo
Si intitola "L'incanto di Orfeo" la grande mostra a Palazzo Medici Riccardi fino all'8 settembre 2024, con circa 60 opere d'arte dedicate a una delle più importanti e immortali figure del mito classico. leggi»
Toscana
Firenze
Pino Pascali. Disegnare una fotografia
Dal 22 marzo al 30 giugno 2024 Frittelli arte contemporanea presenta l'ironia e la divertente genialità del disegno animato di Pino Pascali con la mostra "Disegnare una fotografia". leggi»
Toscana
Firenze
Valdi Spagnulo. Tropici della scultura
Venerdì 22 marzo, presso Studio 28nero, inaugura la prima mostra monografica dedicata a Valdi Spagnulo in Firenze. leggi»
Toscana
Firenze
Sergio Ceccotti. Al di sopra di ogni sospetto
La mostra personale di Sergio Ceccotti "Al di sopra di ogni sospetto", curata da Giovanni Argan e Chiara Grazzini presso la Galleria Pan, sarà aperta al pubblico dal 16 marzo al 13 aprile. leggi»
Toscana
Firenze
Ingresso libero
Jannis Kounellis. La stanza Vede
Il Museo Novecento è lieto di annunciare l'apertura, dal 15 marzo al 9 giugno 2024, della mostra "La stanza vede. Disegni 1973-1990" dedicata ai disegni di Jannis Kounellis. leggi»