Gianni Asdrubali

Nato a Tuscania (Viterbo) nel 1955, Gianni Asdrubali frequenta l’Accademia di Belle Arti di Viterbo, dove è allievo di Luigi Boille, maestro dell’Informale segnico. Sin dall’avvio della sua ricerca artistica, Asdrubali concentra la sua attenzione sull'idea di vuoto come nucleo originario di ogni creazione. Nel corso degli anni questa ricerca è venuta concretizzandosi nell'immagine di uno spazio frontale senza dimensione, che comporta la compressione e la fusione di tutti gli opposti in un’immagine generativa e immediata. Tutto ciò è già contenuto nel suo primo lavoro del 1979: Muro Magico, fondamento di tutta la ricerca a venire. Asdrubali espone per la prima volta nel 1982, alla mostra collettiva Lapsus, alla galleria La Salita di Roma, che nel 1985 gli dedicherà una personale. Sempre nei primi anni ’80 conosce il critico e curatore Flavio Caroli, che lo inserirà in diverse mostre, tra cui l’Australian Biennale of Sydney, National Gallery of Victoria, Sydney, 1988. La prima mostra personale di Asdrubali si tiene alla Galleria Artra di Milano nel 1984. In contrasto con il clima dominante di quegli anni (transavanguardia e post-moderno), entra a far parte del gruppo Astrazione Povera, fondato sulle teorie del critico Filiberto Menna, partecipando a una serie di mostre in gallerie d’arte e spazi pubblici. Il 1988 è per lui un anno di svolta: invitato da Giovanni Carandente alla Biennale di Venezia, espone Eroica verde, lavoro che segna definitivamente l'uscita dal gruppo dell'Astrazione Povera. Nel 1992 realizza il Tromboloide, un’opera che viene presentata per la prima volta alla galleria Il Milione di Milano e che segna un momento importante del suo lavoro, nella definizione di uno spazio sempre più compatto e atomico. Il critico Lorenzo Mango gli dedicherà un importante testo nel 1994, in occasione della personale di Asdrubali alla Galleria Allegrini di Brescia . Nel 1993 espone al Grand Palais di Parigi, nella collettiva La Fabbrica Estetica. Nel 1996 allestisce una grande mostra personale alla Galleria d’Arte Moderna di Spoleto Tra il 1997 e il 2000 le sue opere figurano in una serie di mostre volte a documentare l’arte italiana moderna e contemporanea, tra cui : Museum Rabalderhaus, Schwaz; DuMont Kunsthalle, Colonia; Galleria d’Arte Moderna di Bologna; Städtische Galerie, Rosenheim; Farnesina, Ministero degli Affari Esteri, Roma. Nel 2001 l’Institut Mathildenhöhe di Darmstadt gli dedica una un'ampia retrospettiva: Gianni Asdrubali. Dynamische Texturen im Raum (Strutture dinamiche nello spazio), dove tutto lo spazio del museo viene annullato e sostenuto dall’opera d’arte: l’opera non è sorretta da nessun contesto, essa stessa è il contesto. Nel 2001 e nel 2004 allestisce con Enrico Castellani due doppie personali: alla Galleria Invernizzi di Milano e alla Galleria Santo Ficara di Firenze. Nel 2003, con l’artista e designer Pamela Ferri costituisce il gruppo ZAMUVA, che ha come obiettivo il conseguimento di una nuova spazialità, fondata sulla coscienza del vuoto come principio generatore di qualunque azione dotata di senso. A questa nuova spazialità, denominata “Spazio frontale", è dedicato un libro a cura di Bruno Corà (2005, Prearo Editore, Milano). Nel 2007 il gruppo Zamuva partecipa al Festival della Scienza di Genova (sezione La matematica scoperta) con il progetto di Pamela Ferri Zumoide ; nel 2010 presenta, con Bruno Corà, il progetto Zudynamic al Triennale Design Museum di Milano, in occasione del Salone del Mobile. Nel 2011, Asdrubali partecipa nuovamente alla Biennale di Venezia (Padiglione Italia), con una nuova opera appartenente al ciclo Steztasetss. Nel 2012 realizza nella bottega Gatti di Faenza una serie di grandi opere in ceramica. Nel 2018, a Roma, dà vita a una performance pittorica dal vivo al MACRO, mentre il Museo Carlo Bilotti gli dedica l’importante retrospettiva curata da Marco Tonelli, in cui sono esposte alcune delle opere più significative del suo iter artistico. Lo stesso curatore, in veste di direttore artistico della Galleria d'Arte Moderna Giovanni Carandente di Spoleto, organizza nel 2020, nella sede di Palazzo Collicola, la personale Surfing with the Alien . Nel 2021, si inaugura a Milano la mostra Interazione inconsulta, nella doppia sede di Arte Invernizzi e di Artra, gallerie che hanno in vari modi sostenuto la ricerca di Asdrubali nel corso degli anni .

Last update: May 01, 2023

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