Matteo Cervone

Matteo Cervone (Milano, 1966) dopo la laurea in Scienze Politiche e una specializzazione biennale in Analisi Transazionale, ha lavorato per 25 anni in aziende di servizi multinazionali come formatore comportamentale (12 anni), project manager di sviluppo organizzativo (5 anni), specialista di processo (8 anni).

La sua anima artistica rimane per molti anni lontana dalla vita quotidiana, a vantaggio di altri traguardi. Ha iniziato a sperimentare la fotografia e la manipolazione dei materiali nel 1999. Per più di due decenni ha perfezionato i fondamenti: tecniche di illuminazione, cromatologia, progettazione, tecnologia dei materiali, strumenti digitali, comunicazione visiva.

Nel 2018 ha colto l'occasione di mettersi in proprio e da allora si occupa di visual art. La sua attenzione è rivolta all'espressione delle relazioni con gli altri e con sé stessi, espresse attraverso media inanimati.
Matteo Cervone è un artista emergente, ma non è un "giovane emergente". Ha percorso mezzo secolo affrontando i temi, o dovremmo dire i quesiti, dell'identificare un proprio "posto nel mondo" in termini di lavoro, famiglia, origini. Ma questo non è bastato: come spesso succede, trovare molte risposte, genera nuove domande. Questo "non-giovane emergente" arriva all'arte quindi come espressione di un'età matura. Il modo in cui nasce il suo lavoro, ovvero l'esperienza dell'espressione artistica, è il mattone significativo di base. È un percorso legato alla consapevolezza di sé sulla maturità, sui significati consolidati e su ciò che riserva il domani.

Le tavole, stilisticamente riconducibili al neo-pop, presentano contaminazioni surrealiste e concettuali. L'autore cerca i suoi soggetti per diversi mesi all'anno. Poi, tra le tante immagini realizzate, sceglie quelle che raccontano uno spaccato di società, combinando temi seri e, quando possibile, ironia. Perché la vita è una cosa seria, ma l'ironia aiuta a vivere bene.
Questo progetto visivo ha partecipato a numerose mostre collettive e fiere d'arte in Italia e all'estero – Lugano e Barcellona. È stato presentato in mostra individuale a Pesaro all'Alexander Museum Palace (2023) e a Palazzo Bocconi a Milano (2024). In tutte queste occasioni ha riscosso importanti risposte di pubblico e collezionisti. Nei primi mesi del 2025 è stato presente ad Arte Genova e a PaviArt e adesso alla Ex Fornace con il patrocinio del Comune di Milano - Municipio 6.

Sotto il profilo del collezionismo le opere seguono un procedimento di stampa glicèe su carta Hahnemühle di alta qualità e durabilità eseguito sotto la direzione dell'autore. Per ogni immagine vengono realizzate solo 9 stampe numerate e certificate + 1 NFT in copia unica. Montaggio al vivo su supporto forex 19mm o su dibond 3 mm. Ogni stampa è corredata dal certificato di autenticità apposto sul retro con numerazione/tiratura e firma autografa, secondo certificato libero con firma autografa, traccia d'archivio delle cessioni, pratica "belle arti" per l'esportazione, confezionamento protettivo acid free. In condizioni corrette di conservazione la stampa è garantita 200 anni per colori e luminosità.

Ultimo aggiornamento: 10/05/2025