Il respiro del fuoco

Questo spettacolo a cura de "La Chiave di Artemysia" per la drammaturgia di Livia Bertè è un viaggio teatrale attraverso antichi racconti.
Nel cuore della notte, quando il silenzio si fa sacro, si accende la fiamma del ricordo.
"Il respiro del fuoco" è uno spettacolo che si divide tra mito e materia, dove il fuoco-danza, canta e racconta. Attraverso coreografie infuocate, canti ancestrali e narrazioni senza tempo, prende vita una saga di popoli antichi, spiriti della natura e cicli eterni di morte e rinascita.

La piece è composta dal racconto di tre antiche leggende celtiche e norrene, che tramite il loro suono porteranno lo spettatore a rivivere un viaggio personale, essendo catturato in tutti i suoi sensi dai 4 elementi: l'aria nella danza, l'acqua nel suono e nel canto, la terra nel racconto e nella parola ed il fuoco che tutto unisce vivifica.

In scena, la performer incarna figure archetipiche — la Dea della Terra, il Guerriero del Sole, la Veggente delle Ombre — ognuna portatrice di una storia scolpita nel fuoco. Il linguaggio è quello primordiale della fiamma: crudo, ipnotico, universale. Ogni scintilla evoca un passato dimenticato, ogni torcia accesa è una memoria che rinasce.

Tra tamburi, canti gutturali e melodie rituali, lo spettatore è trasportato in una dimensione fuori dal tempo, dove il fuoco non distrugge, ma purifica, risveglia e trasforma.
 È uno spettacolo che parla alla parte più antica dell'anima, dove la cenere non è fine, ma inizio.