"Impression, Morisot" è la prima grande mostra in Italia sulla figura di Berthe Morisot (1841-1895), unica pittrice a esporre il 15 aprile 1874 nello studio del fotografo Felix Nadar, data che ha segnato la nascita dell'Impressionismo.
Organizzata in collaborazione con il Museo di Belle Arti Jules Chéret di Nizza e con prestiti inediti degli eredi di Berthe Morisot, la mostra è un progetto di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura con Electa, anche editore del catalogo, sostenuta dalla Regione Liguria e dal Comune di Genova, ed è curata da Marianne Mathieu, tra le più rinomate esperte dell'opera di Berthe Morisot e studiosa della storia dell'Impressionismo, protagonista di molte scoperte scientifiche in questo ambito.
L'esposizione rientra nel calendario delle celebrazioni ufficiali del 150° anniversario dell'Impressionismo, inclusa nella stagione commemorativa avviata dal Museo d'Orsay di Parigi, ed è patrocinata dall'Ambasciata di Francia. La mostra gode del sostegno eccezionale dell'Académie des beaux-arts e del musée Marmottan Monet di Parigi, di Villa et jardin Ephrussi de Rothschild.
Il 15 aprile 1874, rifiutati dal Salon ufficiale che riuniva artisti legati all'Académie des Beaux-Arts della capitale francese, un gruppo di giovani pittori si riunisce nello studio del fotografo Felix Nadar. Tra i giovani dissidenti ad esporre le loro opere Edgar Degas, Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir, Camille Pissarro, Alfred Sisley, Claude Monet. E una sola pittrice: Berthe Morisot.
La mostra non a caso si tiene a Palazzo Ducale a Genova. Tra gli intenti del progetto espositivo, infatti, anche quello di illustrare l'influenza che i due soggiorni in Riviera di Berthe Morisot, negli inverni 1881-1882 e 1888 -1889, hanno avuto sull'evoluzione della sua pittura e le reinterpretazioni dell'architettura locale nella sua residenza parigina. I colori chiari, le pennellate sempre più libere hanno subito una forte spinta da questa esperienza. In mostra, di questo periodo, si annovera anche Barca illuminata (1889): l'unico notturno mai dipinto dall'artista. Sulla costa mediterranea, inoltre, Morisot si dedica alla rappresentazione della vegetazione locale e gli aranci diventano uno dei soggetti privilegiati, come si vede con Sotto l'arancio (1889) e, al limite dell'astratto, Rami d'arancio dello stesso anno.... leggi il resto dell'articolo»
Più di 80 opere, tra dipinti, acqueforti, acquerelli, pastelli, cui si aggiungono documenti fotografici e d'archivio, molti dei quali inediti, consentono di ripercorrere la vita dell'artista, che ha scelto e perseguito la professione di pittrice, condivisa non solo con i più grandi artisti dell'epoca, e in particolare Renoir, Monet, Manet, Degas che frequentavano abitualmente il suo salotto del giovedì sera, ma anche con figure di intellettuali quali Stéphane Mallarmé ed Emile Zola.
Il percorso di visita attraverso undici sale dell'Appartamento del Doge ha uno svolgimento cronologico che segue l'evoluzione della pittura di Morisot: dalle prime copie al Louvre - in particolare di artisti italiani, e tra questi, Veronese - alla svolta impressionista. Focus tematici approfondiscono le suggestioni dei viaggi in Riviera. Tra questi, il progetto di arredo che realizza nel suo salone-atelier riprendendo l'architettura della chiesa del Gesù nella vecchia Nizza. In mostra la ricostruzione di questo spazio concepito dall'artista stessa.
Allo stesso tempo l'esposizione include una forte dimensione biografica, poiché l'arte della pittrice è cresciuta e si è sviluppata in ambito familiare. Il salone a casa dei genitori prima, e quello delle sue residenze una volta divenuta moglie di Eugène Manet, fratello del più noto Edouard, hanno sempre svolto anche la funzione di atelier. Scene di vita moderna e quotidiana sono manifesto dell'Impressionismo, ma con Berthe Morisot l'intimità familiare trova un respiro inedito. Esposto per la prima volta Il ritratto di Madame Boursier (1867), cugina di Berthe, è anche una delle rare testimonianze ancora conservate dell'attività giovanile della pittrice. In mostra anche il ritratto che la sorella Edma le fece nel 1865, in cui la raffigura con il pennello in mano, a testimoniarne la precoce ambizione.
E ancora Lillà a Maurecourt, dipinto all'indomani della mostra del 1874, si concentra su una scena familiare e presenta le caratteristiche salienti delle prime opere impressioniste di Morisot, mentre Giovane donna in grigio distesa (1878) si fa interprete del fascino sofisticato della ragazza parigina, altro tema a lei caro.
Sua figlia Julie è stata modella privilegiata, ritratta a differenti età, oltre che sua allieva. Dopo la morte della madre Julie Manet si impegnò a farne scoprire al grande pubblico l'opera, anche con un grande lavoro di documentazione. Una storia di donne che merita di essere raccontata e alla quale è dedicato uno dei focus della mostra. Insieme a Julie, le nipoti e bambine e bambini rimasti anonimi sono stati raffigurati con grande sensibilità da Morisot, al punto da poterla definire anche "pittrice dell'infanzia", e lo si vede, ad esempio, in La favola (1883), Fanciulla con la bambola (1884) e Ragazza in un parco (1893). Ad approfondire queste tematiche un ricco apparato di fotografie dell'album familiare correda la rassegna.
Questi gli argomenti affrontati nella prima parte del percorso di visita che prelude all'esposizione dei capolavori dell'Impressionismo trionfante, dalla stesura pittorica decisamente rinnovata, in cui a dominare è la figura femminile: nell'ambiente domestico, en plein-air, in società. Sono le opere della maturità, dalla "sprezzatura" decisa che non si sottrae al dialogo intimo con il disegno dove gli studi tonali vengono poi trasferiti nei dipinti a olio. In mostra preziosi taccuini di schizzi provano il grande lavoro alla base dei suoi dipinti, insieme a disegni a matita e pastelli che diventano anche opera autonoma, proprio come gli oli e gli acquarelli. E non manca una riflessione sul "non-finito", una pratica pittorica che Morisot ha sperimentato anche in maniera radicale, fino a lasciar trasparire la tela grezza che diventa un colore tra gli altri, come in Giovane donna che si rimette un pattino (1890).
I temi raccontati in mostra e l'ambiente parigino artistico e intellettuale sono approfonditi in un palinsesto di incontri promosso da Palazzo Ducale di Genova, in collaborazione con l'Ambasciata di Francia. Il programma si inserisce nel progetto Esistere come donna ideato e realizzato da Electa, in collaborazione con Fondamenta Fondazione per le arti e la cultura, che si apre il 5 novembre con una lectio della scrittrice Melania Mazzucco, e si terrà fino a gennaio con presenze, tra gli altri, di noti francesisti come Giuseppe Scaraffia e Daria Galateria. In cartellone ad ottobre, e in collaborazione con Circuito Cinema di Genova, la proiezione di film che narrano l'effervescenza artistica di quegli anni.
Per approfondire la figura di Berthe Morisot e altri aspetti del suo percorso artistico, a Torino la mostra "Berthe Morisot, Pittrice Impressionista" alla GAM Galleria Civica Arte Moderna e Contemporanea dal 16 ottobre 2024 al 9 marzo 2025, a cura di Maria Teresa Benedetti e Giulia Perin. Ingresso ridotto su preentazione del biglietto della mostra genovese.
Mostra: Impression, Morisot
Genova - Palazzo Ducale
Apertura: 12/10/2024
Conclusione: 23/02/2025
Organizzazione: Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura con Electa
Curatore: Marianne Mathieu
Indirizzo: Piazza Giacomo Matteotti, 9 - 16123 Genova
Biglietto congiunto con la mostra Lisetta Carmi. Molto vicino, incredibilmente lontano: adulti 23€ – bambini 10€
Visita alla mostra Impression, Morisot il giorno dell'acquisto del biglietto, l'altra fino al 30 marzo 2025
- intero 15€
- ridotto 13€, consulta qui l'elenco delle riduzioni
- biglietto open 18€
- ridotto speciale per i possessori della Membership Card Ducale+ 11€
- ridotto giovani 8€, tutti i lunedì per i giovani fino a 27 anni non compiuti (esclusi i festivi)
- bambini 5€, dai 6 ai 14 anni non compiuti
Sito web per approfondire: https://palazzoducale.genova.it/mostra/impression-morisot/
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