Arte contemporaneaMostre a Milano
Pier Giorgio De Pinto. Through a Venetian Blind Glass
- Quando: 24/03/2023 - 24/04/2023
- evento concluso
- Luogo: Milano, Raucci/Santamaria Studio Project
- Regione: Lombardia
La mostra personale di Pier Giorgio De Pinto “Through a Venetian Blind Glass” sarà allestita presso Raucci/Santamaria Studio Project in via Francesco Redi 23 a Milano, dal 24 marzo al 24 aprile 2023.
La parola è un complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici), mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel contesto di una frase. La parola, insieme di lettere, definisce l’oggetto e si materializza in forma visibile pittorica e scultorea nell’installazione dell’artista.
“A carafe that is a blind glass”, frase di Gertrude Stein (1874-1946), inizio del poema “Tender Buttons”, ci indica il futuro percorso nell’ultima personale di De Pinto che cristallizza in scultura le parole della sperimentale scrittrice americana. Ma le parole, elementi fondanti del linguaggio, possono assumere significati diversi ed arcani nel tentativo di ridefinire la realtà che ci circonda, soprattutto se piegata ad intenzioni poetiche tali da assumere nuove capacità descrittive. Nell’intenzione dell’artista, da sempre interessato a definire ciò che dal paesaggio e dalle sue implicite connotazioni può derivare, la frase della Stein funge da apripista per le opere esposte in mostra e per gli oggetti che l’artista prende in considerazione nelle sue opere.
Ogni luogo ha le sue precise connotazioni e Venezia e la sua laguna sono imprescindibilmente legate storicamente a ciò che la trasparenza del vetro può restituirci come reale elemento liquido che la circonda e peculiare del suo immaginario. In mostra l’artista presenta una serie di paesaggi tratti da foto da lui scattate al Whitney Museum di New York, tre grandi carte di paesaggi veneziani ed una serie di opere che illustrano significativi oggetti della storia del vetro di Murano; tutti realizzati con acquarello. Questo materiale, di difficile manovrabilità, è invece, nella realizzazione del paesaggio e degli oggetti in questione, imbrigliato con perizia tale da restituirci un’immagine che potremmo definire fotografica. Questo sforzo di realizzazione dell’immagine, pur essendo l’artista avvezzo da tempo a tecnologie e a riproduzioni tecniche contemporanee, ha una sua valenza politica nel rivendicare il concetto della manualità anche in relazione a ciò che si descrive nelle opere vetraie. Oggetti che, a dispetto della comune attribuzione funzionale di contenitore, si affermano nella valenza estetica e tecnica in vere e proprie opere d’arte ed ovviamente tali sono nella riproduzione da parte della mano dell’artista. In parallelo si può affermare che ciò avviene anche nelle colorate sedute di Mary Heilmann all’interno delle vedute del Whitney Museum e del paesaggio urbano circostante. L’oggetto descritto in questo caso si fonde con le primigenie caratteristiche derivate dal paesaggio da cui esse provengono e appartengono e che non potrebbero mai tradire. Come non mai in questa esposizione la parola prende forma in una sua intenzionale capacità obliqua. Da un lato ridefinisce i contorni degli oggetti derivati dalla poetica del linguaggio scritto e dall’altro quello della ricerca artistica e delle sue origini in forma visiva.
Pier Giorgio De Pinto nato a Civitavecchia, (Roma), 1968. Vive in Ticino, Svizzera.
È un artista transdisciplinare, un performance artist, un curatore, un teorico ed un media trainer. De Pinto ha sviluppato, nel corso degli anni, un esteso lavoro sul Genius Loci (spirito del luogo), partendo dalle sue forme archetipiche fino ad una nuova definizione geografico/geometrica della forma umana e del territorio.
In molte delle sue opere, acquerelli, dipinti ad olio e disegni, filmati digitali, architetture funzionali, suoni, oggetti ed installazioni interattive, concorrono a creare spazi percorribili. Ambienti che spesso De Pinto estende oltre le loro proprietà fisiche verso nuovi spazi virtuali, grazie all’aiuto delle tecnologie più avanzate.
Le sue opere palesano una dimensione poetica e concettuale attraverso la percezione sensoriale, l'esperienza tattile, la riflessione e la consapevolezza. Egli è costantemente alla ricerca di nuovi modi per attrarre lo spettatore verso una partecipazione attiva piuttosto che ospitarlo come semplice osservatore neutrale. Per l’artista l'arte può e deve essere un incontro esperienziale e trasformativo.
De Pinto ha esposto e si è esibito in numerose istituzioni, musei e centri d'arte, come la Tate Britain e la Whitechapel Gallery di Londra, il Pesti Vigadó Palace di Budapest, il Modern Art Museum di Yerevan, Armenia; La Raffinerie/Charleroi Danse a Bruxelles. Palazzo Medici Riccardi a Firenze, Palazzo Ducale a Genova, ViaFarini DOCVA e BASE a Milano, Raucci/Santamaria Studio Project, Milano. Fondazione Pinault a Punta della Dogana, Palazzo Grassi a Venezia, Museo Tornielli ad Ameno. MACT & CACT Museo e Centro d'Arte Contemporanea Ticino e Museo Villa dei Cedri a Bellinzona, i2a International Institute of Architecture a Lugano, Haus der elektronischen Künste e Fondation Beyeler a Basilea, Kunsthaus Baselland a Muttenz, Le Manoir a Martigny e Cabaret Voltaire a Zurigo, Università di arte e design di Losanna (ECAL). Breed Art Studios ad Amsterdam, Pulchri Studio, L'Aia. Ha inoltre esposto alla 7a Biennale di Berlino ed è stato tra gli artisti di Manifesta 11 a Zurigo e di Regionale 17 a Basilea. Le sue opere si trovano in collezioni internazionali pubbliche, private e aziendali.
Mostra: Pier Giorgio De Pinto. Through a Venetian Blind Glass
Milano, Raucci/Santamaria Studio Project
Apertura: 24/03/2023
Conclusione: 24/04/2023
Indirizzo: via Francesco Redi 23 - 20129 Milano
Orari: dal martedì al venerdì dalle 15,00 alle 18,00 o su appuntamento
Altre mostre a Milano e provincia
Mario Giacomelli. Questo ricordo lo vorrei raccontare
Nel contesto Mufoco20Fest il 24 febbraio 2024 inaugura la mostra del grande maestro della fotografia italiana Mario Giacomelli "Questo ricordo lo vorrei raccontare". leggi»
Lombardia
Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Giuseppe Veneziano. Art Design
La galleria Fabbrica Eos ospita, nel suo spazio di Viale Pasubio 8/a, dal 5 aprile all'11 maggio 2024 la mostra personale di Giuseppe Veneziano dal titolo ART DESIGN. leggi»
Lombardia
Milano
Arte contemporanea Designmostre Milano
What? A homage to Alessandro Mendini by Philippe Starck
Triennale Milano ospita nell'Impluvium, dal 16 aprile al 16 giugno 2024, un'installazione ideata da Philippe Starck. leggi»
Lombardia
Milano
Design Beyond East and West
Dal 16 aprile al 5 maggio 2024, Milano celebra il140° anniversario delle relazioni diplomatiche tra Corea e Italia con la mostra "Design Beyond East and West". leggi»
Lombardia
Milano
Robin Lopvet. Living Certosa
Dal 16 aprile a fine giugno 2024 arrivano al Milano Certosa District i grandi collage fotografici open air dell'artista Robin Lopvet, con la mostra diffusa "Living Certosa" a cura del collettivo Kublaiklan. leggi»
Lombardia
Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Haris Epaminonda vol. XXXI: Futurism Drama
Dal 10 aprile al 12 maggio 2024 presso il Museo del Novecento di Milano inaugura "VOL. XXXI: Futurism Drama", intervento site-specific dell'artista cipriota Haris Epaminonda. leggi»
Lombardia
Milano
Iconic Women. Solo show by Domenico Pellegrino
"Iconic Women" dell'artista siciliano Domenico Pellegrino: dieci icone pop per dieci racconti, per dieci voci femminili che regalano un'anima alle installazioni luminose. leggi»
Lombardia
Milano
KUO DUO. WORD PLAY: OBJECTS
In occasione della Milano Design Week 2024, Lapalma presenta la mostra "WORD PLAY: OBJECTS", prima personale a Milano dei KUO DUO. leggi»
Lombardia
Milano
ALL IS WELL- GUESS WHO I AM?
Per il Fuorisalone 2024 in occasione della Milano Design Week nel Tortona Design District, lo Spazio Model+Studio di Via Novi ospiterà l'ambizioso evento espositivo ALL IS WELL- GUESS WHO I AM? leggi»