Terzo Paradiso alla Mostra del Cinema

Una performance, un flashmob, un’azione urbana, che pone il rifiuto al centro di una domanda: può l’arte attivare le coscienze e spingerle a importanti e graduali cambiamenti?

Le proiezioni indicano che la produzione di plastica duplicherà entro il 2025 e triplicherà entro il 2050, mentre per quella data si prevede che la presenza di rifiuti plastici nei nostri mari sarà quadruplicata. È necessario quindi intervenire e agire, coinvolgendo enti, istituti e artisti, mettendo in connessione le realtà locali su un tema fondamentale come la sal- vaguardia dell’ambiente, della biodiversità e dei mari.

Cambiare la prospettiva per dare nuova vita. Con questa idea è nato nel dicembre del 2021 Il Terzo Paradiso in Laguna di Venezia, laboratorio/progetto con l’obiettivo di sensibilizzare e incrementare la consapevolezza sulla questione dei rifiuti che invadono i nostri mari e con esplicito riferimento all’idea che una trasformazione sociale responsa- bile e sostenibile è realizzabile.

Motore del progetto il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto, simbolo graficamente rappresentato da una linea continua che si interseca due volte e che al segno dell’infinito aggiunge un cerchio centrale, proposta per un futuro armonico ed equilibrato, dove natura ed artificio camminano insieme, dove alla speranza che ci offre l’innovazione tecnologica, uniamo le azioni, pratiche, che possiamo realizzare nella nostra vita di tutti i giorni.

La performance del 7 settembre sarà la realizzazione del simbolo del Terzo Paradiso sul- la spiaggia del Blue Moon, intorno all’opera ANTIMATTER Stone di Sebastiano Pelli. Quest’ultima, realizzata in metallo di recupero e dalle dimensioni di un cubo irregolare di circa 2 metri di lato, racchiuderà la plastica non riciclabile raccolta nei giorni precedenti sulle spiagge del Lido e che verrà gettata al suo interno dai partecipanti prima di esser sigillata a fine performance. ... leggi il resto dell'articolo»