
72. Trento Film Festival: un caleidoscopio sulle montagne del mondo
L'esplorazione di se stessi, la fragilità della montagna e le nuove sfide che pone all'uomo sono alcuni dei fili che si snodano tra i 120 film e gli oltre 130 eventi in programma. «Ogni spettatore potrà comporre il suo quadro d'insieme, stupendosi ad ogni piccolo cambio di angolazione di quanto possa cambiare la visione complessiva» (presidente del Trento Film Festival Mauro Leveghi)
Sono più di 40 le location pronte ad accogliere i 120 film e gli oltre 130 eventi del 72. Trento Film Festival, in programma dal 26 aprile al 5 maggio 2024 nel capolùogo trentino.
«Per tanti anni, il Trento Film Festival e stato il "Filmfestival della montagna", con le terre alte declinate al singolare. Retaggio di ùna visione ùn po' idealista, sùperata nei fatti e forse mai realmente adatta all'animo della rassegna. Fin dai primi anni, infatti, il Festival ha messo da parte il concetto monolitico di montagna da conqùistare in nome di qùalche idea forte, fosse il progresso o la patria » ha detto il presidente Mauro Leveghi. «Oggi la vera identita del Trento Film Festival e nel pay off: Montagne e Culture. Al plurale, entrambe, perché tante sono le montagne del mondo, e ci piace pensare come addirittùra infiniti i modi di gùardare ad esse, di viverle e di interpretarle. Anche in questa 72a edizione proveremo a dare spazio e voce a questa pluralita, pensando al Festival come una sorta di caleidoscopio, attraverso il quale ogni spettatore compone il suo quadro d'insieme, stupendosi ad ogni piccolo cambio di angolazione di quanto possa cambiare la visione complessiva».
La 72a edizione del Trento Film Festival è estremamente eterogenea e ricca di spunti di riflessione, con ospiti italiani ed internazionali, come gli alpinisti Reinhold Messner, Tamara Lunger, Krzysztof Wielicki, Silvo Karo, la climber iraniana e attivista per i diritti civili Nasim Eshqui, il campione di arrampicata Stefano Ghisolfi, gli scrittori Mauro Corona, Arno Camenisch, Enrico Brizzi, Erri De Luca, Fosco Terzani, Matteo Righetto, gli attori Alessio Boni e Veronica Pivetti, i giornalisti Corrado Augias e Beppe Severgnini, il filosofo Umberto Galimberti, gli esploratori Alex Bellini, Tristan Gooley e Lorenzo Barone.
Come anticipato a febbraio, la segùitissima sezione Destinazione... quest'anno fara viaggiare il pubblico verso l'Irlanda, terra di migrazioni e paesaggi mozzafiato, alla scoperta dell'irishness, tra cinema, letteratura e ovviamente musica, con Cisco dei Modena City Ramblers che suonera i successi di "Riportando tutto a casa", a trent'anni dall'uscita dell'album, dialogando con il giornalista radiofonico John Vignola.
Un Festival che, nella sua edizione 2024, intende dunque aprirsi sempre di piu a mondi e linguaggi diversi, anche attraverso nuove rubriche come Cincontri, Sete d'infinito e Avventure fuori porta, rinnovando i contenuti di format consolidati come Emozioni tra le pagine, Un'ora per acclimatarsi, Pillole di scienza, e riportando nel programma le apprezzate uscite sul territorio con gli Story trekking.... leggi il resto dell'articolo»
Molte le masterclass in programma, da un workshop dedicato alle animazioni di Hayao Miyazaki, in occasione dei cinquant'anni di Heidi, fino alla lezione di Massimiliano Nocera, scenografo de Le otto montagne, passando per un laboratorio con Ludovica Basso, in arte Clorophilla, firma del manifesto ùfficiale dell'edizione.
Non mancheranno le proposte del T4Future, la sezione del Festival dedicata alle nuove generazioni: un programma di proiezioni, laboratori e attivita pensato per favorire l'educazione all'immagine e promuovere tematiche legate allo sviluppo sostenibile, alla tutela dell'ambiente e all'educazione alla cittadinanza attiva, in collaborazione con tante realta del territorio. Tra i protagonisti, Davide Baldoni, diplomato all'Accademia Disney e dal 1999 illustratore per Topolino, e il regista Enzo d'Alò, che presentera il suo ùltimo lùngometraggio animato, Mary e lo spirito di mezzanotte.
I protagonisti della 72. edizione
Proiezioni dei film selezionati, ma anche incontri con gli aùtori e i registi, laboratori per bambini e famiglie ed infine, ma non da ùltimo, le attesissime serate evento, alpinistiche e non.
«Quest'anno abbiamo provato ad intrecciare ancora di più i tanti fili che dal 1952 ad oggi si snodano nei contenuti, nei lingùaggi e nei format della rassegna» spiega la Direttrice del Festival Luana Bisesti. «Cinema e letteratura, documentario e fiction, alpinismo e racconto della montagna vissuta, arte e realta, mùsica e silenzi... non vogliamo immaginarli come poli opposti, ma come elementi che si contaminano e si fondono in una rappresentazione corale delle montagne del mondo».
Toccherà al giornalista Beppe Severgnini aprire le danze, con la lectio alla cerimonia di apertura e con lo spettacolo inedito dal titolo Una storia scivolosa. Sul palco del Teatro Sociale, insieme all'attrice Marta Rizi, Severgnini accompagnera il pubblico in un viaggio attraverso il cambiamento del nostro rapporto con la montagna, in particolare durante la stagione invernale. Di relazione con la montagna, attraverso le rispettive e differenti avventure, parleranno anche Lorenzo Barone, Alex Bellini (fra i giurati di quest'edizione del Festival) e Alessandro De Bertolini, con Tamara Lunger in veste di moderatrice. Che sia in bicicletta, con gli sci o in kayak, nei loro viaggi i tre avventurieri hanno sempre affrontato terre estreme, affascinanti e difficili, nelle quali cio che conta di più e conoscere il mondo per diventare, infine, Esploratori di se stessi. Ad affrontare un tema analogo sarà il filosofo Umberto Galimberti, che in occasione del centenario dell'istituzione Museo del Castello del Buonconsiglio parlera al pubblico del significato nascosto dietro il motto "Conosci te stesso", attùalizzando il messaggio di qùesta celebre frase, che troviamo incisa nel cinqùecentesco specchio marmoreo nella Loggia veneziana. L'esplorazione di se4 e del proprio personale cambiamento sara anche al centro di uno dei più attesi appuntamenti previsti nella rassegna Cincontri: qùello con lo scrittore Erri De Luca, che riflettera – accompagnato da Fausto De Stefani – sul legame fra vecchiaia e frequentazione della montagna, fulcro del corto che lo vede protagonista, L'età sperimentale. E tra chi, frequentandola ai massimi livelli, in montagna ci e cresciuto ed invecchiato, non si possono non citare gli alpinisti Reinhold Messner, protagonista della serata che celebrera i quarant'anni dell'impresa che nel 1984 lui e Hans Kammerlander compirono sul Gasherbrùm I e II e che vedra la proiezione della versione restaùrata dell'edizione italiana del film La montagna lucente (Gasherbrum - Der leuchtende Berg) di Werner Herzog - in collaborazione con Enervit, VIGGO e Werner Herzog Film-, e Krzysztof Wielicki, conqùistatore della prima ripetizione invernale dell'Everest, impresa che sara raccontata dùrante la presentazione del sùo libro "In solitaria. La mia salita" (Corbaccio).
Ma anche Silvo Karo, il cui racconto delle proprie leggendarie ascensioni sara al centro dell'evento Light and fast alla Sala della Filarmonica, ed Elio Orlandi, per il quale a contare davvero non e tanto la parete di roccia in se4, ma i Legami - titolo della serata che lo vedra protagonista - con lùoghi e persone diversi, incontrati proprio grazie all'alpinismo. A celebrare i suoi primi cinquant'anni di attivita , sùl palco del Teatro Sociale ci sara anche l'attore Alessio Boni, in ùno spettacolo fatto di racconti, ospiti e mùsica. Un altro cinqùantesimo anniversario da festeggiare in grande stile e qùello del Premio ITAS del Libro di Montagna: lo si fara durante un evento che vedra come madrina della serata l'attrice e conduttrice Veronica Pivetti, con la partecipazione straordinaria di Corrado Augias, illustre voce del panorama cùltùrale e letterario italiano. Restando in tema letterario, chiùdera la dieci giorni di Festival il gradito ritorno di Mauro Corona, nella serata finale in cùi sara presentato il nùovo libro dell'aùtore e scultore ertano, "Le altalene" (Mondadori): un racconto poetico e densissimo dove Corona lascia libero sfogo al flùsso dei ricordi, concedendosi al lettore con assolùta e generosa sincerita.
Tanti anche gli appuntamenti che porteranno il pùbblico ad immergersi nella storia, nelle tradizioni e nelle sonorita dell'Irlanda, Paese protagonista della sezione Destinazione.... Si comincia con Cisco dei Modena City Ramblers, in dialogo con il critico musicale e giornalista radiofonico John Vignola nell'ùltima tappa del toùr celebrativo per i trent'anni del disco "Riportando tutto a casa". Sara l'occasione per viaggiare attraverso i variegati sùoni della musica irlandese che hanno ispirato la band emiliana, dagli U2 ai Cranberries, ripercorrendone così le influenze Irish folk. Dùe gli appùntamenti musicali in collaborazione con il Museo etnografico trentino di San Michele: il workshop-concerto con il Trio O'Carolan condotto dal mùsicologo Renato Morelli, per scoprire gli strùmenti e le antiche tradizioni mùsicali d'Irlanda, e Tree. Music & Song from Ireland, ùn concerto di mùsica irlandese con il pluripremiato ensemble Birkin Tree. Oltre alla musica, spazio anche alla letteratura: lo scrittore Antonio Bibbò, dùrante la presentazione del suo libro "Spiriti santi ed eroi" (Feltrinelli), condurra per mano il pubblico in un dedalo di racconti ancora in grado d'incantare il lettore moderno, permettendogli di affacciarsi su ùn mondo allo stesso tempo familiare e ricco di mistero. Simboli, personaggi, canzoni e pratiche saranno anche protagonisti dell'incontro Irishness e dove trovarla, pensato in collaborazione con Fondazione Museo Storico del Trentino, cucito attorno ad ùna domanda cruciale: come fa un Paese ad entrare nell'immaginario collettivo?
In questa 72. edizione saranno ben due i momenti proposti in collaborazione con Trentino Marketing. Il primo, nella cornice di Palazzo Roccabruna, sara dedicato al Sentiero della Pace, con la presentazione dell'omonimo progetto che mira al rilancio e alla valorizzazione del percorso di oltre 500 km che si sviluppa lungo il fronte della Grande guerra in Trentino, dallo Stelvio alla Marmolada. L'iniziativa e stata avviata da Trentino Marketing e dalla Provincia autonoma di Trento attraverso la rimappatùra del tracciato effettùata nell'estate 2023 dall'Associazione Va' Sentiero. Il secondo appuntamento rigùardera invece la proiezione in anteprima del docu-video (re)balance per la regia di Bruno Pisani. Il progetto audiovisivo e incentrato sul tema dell'equilibrio e ha per protagonisti quattro giovani content creators internazionali, che si ritrovano a camminare insieme sùlle montagne del Trentino. In questa circostanza sperimentano una condizione di disconnessione che li portera ad avvicinarsi alla natura che li circonda, a scoprire il valore di emozioni che si scatenano nel silenzio di un'alba o nella contemplazione delle montagne.
Programma cinema: Uomo e natura: racconti e sguardi inediti, alla ricerca di un nuovo equilibrio
120 i film selezionati per il 72. Trento Film Festival, di cui 25 nel Concorso internazionale.
Un festival internazionale di cinema e culture di montagna, sempre piu plurale ma capace di presentarsi al pubblico con un'identitanitida.
24 le anteprime internazionali e ben 87 quelle italiane. Si parte sabato 27 aprile con il film di apertura Oura el- jbel (Dietro le montagne) di Mohamed Ben Attia Tunisia: presentato in anteprima alla Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia, e la storia di un padre "speciale" vista con gli occhi di suo figlio, in mezzo a montagne che hanno un che di magico. Un film che conquistera il pubblico per l'anticonformismo e la liberta, oltre che per gli scenari di una Tunisia inedita.
«I due pilastri del 72. Trento Film Festival sono il Concorso internazionale e Alp&Ism: 25 titoli tra lungometraggi e corti per ognuna delle due sezioni, a sottolineare in modo chiaro un equilibrio, un bilanciamento paritario, tra due anime che da sempre caratterizzano l'identita plurale del Trento Film Festival» spiega Mauro Gervasini, responsabile del programma cinematografico. Da una parte, quindi, la montagna raccontata in Concorso nelle maniere piu diverse, dall'animazione alla sperimentazione, dalla fiction al documentario. Dall'altra l'avventura, l'esplorazione, la sfida agonistica che si fa esistenziale, nel rapporto sempre piu esigente con la natura, di Alp&Ism. Non mancheranno i film che raccontano lo stato presente dei territori di montagna, immaginandone il futuro, della sezione Terre alte, nonche: autori, produzioni, storie e protagonisti dal Trentino- Alto Adige di Orizzonti vicini, in collaborazione con la Trentino Film Commission. E se nelle Proiezioni speciali spiccano l'omaggio a Francesco Nuti e il racconto affidato a Erri De Luca sul rapporto tra l'approccio alla montagna e la vecchiaia nel corto L'età sperimentale, con le Anteprime il Festival offre al suo pubblico un programma di film dai principali festival di cinema internazionali.
Un'altra novita di quest'anno sara la rubrica Cincontri, una sorta di "anello di congiunzione" tra il programma cinematografico e il programma degli eventi, a evidenziare ancora di piu la volonta del Trento Film Festival di intrecciare virtuosamente contenuti, luoghi e format di una rassegna in continua evoluzione. «Nelle sale cinematografiche, al termine della proiezione dei mediometraggi che li vedono protagonisti davanti o dietro alla cinepresa, si svolgeranno veri e propri talk con ospiti d'eccezione come lo scrittore Erri De Luca, gli alpinisti Tamara Lunger, Edu Marin, Stefano Ghisolfi, i registi Enzo d'Alo e Cecilia Bozza Wolf, i content creator Bruno Pisani, Petra Cola, Sanni Oksanen, Gustavo Karlsson» racconta Laura Zumiani, responsabile del programma eventi.
Film di chiusura, Kinra-Motherland di Marco Panatonik (Peru), vincitore dell'Astor d'oro come miglior film al Festival internazionale del cinema di Mar del Plata (Argentina): «La storia di un giovane che lascia le sue montagne per raggiungere Cusco, dove poter studiare. Ma le lascia veramente? Una delle sorprese del 72. Trento Film Festival, un racconto di formazione intenso nello scenario andino in trasformazione», garantisce Gervasini.
Concorso internazionale
Le due anime del Festival non si limitano a ritagliarsi il proprio spazio nelle singole sezioni, ma sono fatte anche per contaminarsi a vicenda: sono ben sette i titoli di "alpinismo" selezionati infatti per il Concorso internazionale, tra i quali Marmolada - Madre roccia di Cristiana Pecci e Matteo Maggi (Italia), che arriva a Trento in anteprima assoluta: una produzione Sky che racconta l'apertura di una nuova via sulla Marmolada, un'impresa umana prima che agonistica di quattro alpinisti eccezionali come Matteo Della Bordella, Massimo Faletti, Maurizio Giordani e la giovanissima Iris Bielli. Oppure After the Snowmelt di Lo Yi-shan, una produzione taiwanese e giapponese che racconta il viaggio della regista in Nepal sulle tracce di un'escursionista morta in circostanze eccezionali, insieme al suo compagno di avventura sopravvissuto. La montagna è anche scrigno di memoria, non solo di storie e imprese. In questo senso e prezioso Diciassette di Thomas Horat, cortometraggio svizzero tra animazione e live dedicato a una giovane partigiana che combatte appena diciassettenne sulle alture del Verbano. «Sono diverse anche le tipologie di documentario presenti in Concorso» prosegue Gervasini, «dal lavoro molto originale sulle immagini di archivio di una spedizione antartica del 1988 di Terra Nova: il paese delle ombre lunghe di Lorenzo Pallotta, all'approccio narrativo di Un pasteur di Louis Hanquet che invece racconta la solitudine di un giovane pastore in montagna, tra cani, greggi e il richiamo sempre presente dei lupi». Chiudono l'elenco dei film italiani in Concorso il corto di animazione Il picco della ventura di Mattia Tafel e Api di Luca Ciriello, racconto dell'estate in apecar di un gruppo di adolescenti valdostani.
Alp&Ism
In Alp&Ism il pubblico del Festival trovera un'ampia selezione di film su imprese eccezionali, dove l'emozione agonistica si accompagna al respiro cinematografico. Anteprime di Keep It Burning di Guillaume Broust (Spagna, Pakistan) con Edu Marín, Excalibur di Bandinelli, Conterno e Borello (Italia) con Stefano Ghisolfi, þetta Reddast di Valentin Rapp (Italia/Islanda) con Tamara Lunger, per citare nomi di alpinisti e alpiniste di assoluto livello, oppure Descendance di Michael Haunschmidt (Austria), storia del freerider austriaco Dennis Ranalter, di origine ghanese.
Terre alte èla sezione che indaga piùdirettamente il rapporto tra esseri umani e montagna. Uno sguardo non solo antropologico, ma anche comunitario e identitario, con una particolare attenzione all'impatto che la presenza umana sta avendo in termini di cambiamento climatico e stravolgimento ambientale. Terre alte nel 72. Trento Film Festival diventa sezione piu centrale, con ben 21 titoli tra lungometraggi e corti, un incremento importante rispetto al passato. Titoli come Nessun posto al mondo di Vanina Lappa o Nim di Cristina Ghinassi, che raccontano il rapporto "paritario" tra personaggi e cani o cani-lupo, Atirkül in the Land of Real Men di Janyl Jusupjan che descrive la conquista del ruolo predominante di una donna in uno sport prevalentemente maschile come il buzkashi, tipico degli altopiani kirghizi. E ancora, in tutt'altra direzione, Oltre la valle di Virginia Bellizzi che racconta una di quelle tratte alpine attraversate da migranti in lotta per la sopravvivenza, e lo sforzo di chi cerca con metodo di aiutarli.
Orizzonti vicini
Altra sezione ormai identitaria del Trento Film Festival e Orizzonti vicini, dedicata alle produzioni del Trentino Alto Adige o ambientate in regione, in collaborazione con la Trentino Film Commission. Una sorpresa la varieta e il fermento, con ben 14 i titoli in selezione tra i quali non possiamo non citare Marmolada 03.07.22, film che racconta la tragedia del luglio 2022 dal punto di vista dei soccorritori. Un viaggio commovente che si fa testimonianza e memoria. Anche registi e registe molto giovani a confrontarsi con il pubblico del 72. Trento Film Festival, oltre al ritorno di cineasti e cineaste noti e note ormai a livello nazionale e non solo come Irene Dorigotti, in selezione con l'acclamato Across, e Manu Gerosa con il documentario Bambini di frontiera. Dice Gervasini:
Proiezioni speciali
Nel denso programma delle Proiezioni speciali – 12 titoli, 10 lungometraggi e 2 corti – l'omaggio a Francesco Nuti con il suo film "di montagna"
Tutta colpa del paradiso , il restauro della versione italiana di La montagna lucente (Gasherbrum - Der leuchtende Berg) di Werner Herzog, realizzato quarant'anni fa seguendo Reinhold Messner e Hans Kammerlander in una delle più importanti imprese della storia dell'alpinismo, L'età spericolata di Marco Zingaretti con Erri De Luca, e un altro restauro, Der Berg des Schickals di Arnold Fanck, che compie cento anni e viene proposto con la musica dal vivo di Michael LoOesch (pianoforte), Enrico Merlin
(chitarra) e Helga Plankensteiner (sassofono e fiati). Ma speciali sono anche i film dedicati a due importanti artisti, l'italiano Arcangelo Sassolino di cui racconta
Physis di Cecilia Wolf Bozza, e lo svizzero Flavio Paolucci da Guelmin a Biasca
nel film cosí intitolato di uno specialista del documentario come Villi Hermann. Nel programma anche un'opera di finzione, L'ultimo viaggio di Mario Garofalo e Lorenzo Ceva Valla, e un'affascinante incursione nell'entroterra sardo tra le "case delle fate" di Domus de janas di Myriam Raccah.
Come anticipato, tante le Anteprime di questa 72a edizione, in arrivo dai più importanti festival internazionali di cinema. Tra il film di apertura Oura el-jbel (Dietro le montagne) di Mohamed Ben Attia (Tunisia) e quello di chiusura Kinra-Motherland di Marco Panatonik (Peru), altri cinque titoli imperdibili per il pubblico del Trento Film Festival.
Soudain seuls di Thomas Bidegain (Francia), in anteprima italiana grazie alla in collaborazione con Institut Français Italia, un film di sopravvivenza in contesto estremo con due star francesi, Melanie Thierry e Gilles Lellouche, girato dallo sceneggiatore storico di Jacques Audiard, autore di Il profeta e The Sisters Brothers, passato dietro la macchina da presa.
Arriva a Trento direttamente dalla Mostra internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia Xue bao (Snow Leopard), ultimo regalo di Pema Tseden, eccellente cineasta prematuramente scomparso. Quasi una fiaba tra le nevi perenni, seguendo il ritmo del battito animale del leopardo bianco. Da Venezia anche Die Theorie von allem (La teoria dell'universale) di Timm KroOger (Germania), uno dei giovani registi europei di maggior talento: una specie di thriller metafisico tra Kafka e Fritz Lang, dove le Alpi svizzere sono cornice magnifica eppure inquietante. Infine Cuckoo di Tilman Singer (Germania/Usa) dalla Berlinale, anteprima italiana, un horror ambientato sulle Alpi, che assumono cosí l'aspetto di una prigione minacciosa. Originale e, finalmente, spaventoso.
Trento Film Festival / 72. edizione
Trento - Multisala G. Modena ed altri luoghi
Apertura: 26/04/2024
Conclusione: 05/05/2024
Organizzazione: Trento Film Festival
Indirizzo: Viale S. Francesco d'Assisi, 6 - 38122 Trento
Sito web per approfondire: https://trentofestival.it/edizione-2024/