Arte contemporaneaMostre a Trento
AFTERLIFE. A New Beginning
- Quando: 08/10/2022 - 19/11/2022
- evento concluso
- Luogo: Trento, Boccanera Gallery Trento
- Regione: Trentino Alto Adige
È passato un po’ di tempo da quando il fenomeno artistico internazionale “La Scuola di Cluj” ha attirato l’attenzione del mondo dell’arte. Ci si chiede cosa sia successo da allora e, soprattutto, come gli artisti di oggi si rapportino al passato e come si approccino alla loro arte con un tale precedente standard d’oro.
Sembra che per un certo periodo, all’inizio di questo fenomeno, la maggior parte degli artisti fosse legata da una pratica concettuale e da temi simili, come la riconciliazione del passato con il presente, soprattutto se pensiamo alla storia della Romania con il comunismo.
Con i “nuovi” artisti nati nella democrazia post-comunista rumena si crea una situazione interessante, che li colloca in un luogo da cui è temporalmente impossibile aver vissuto il comunismo, ma abbastanza vicino perché il suo segno si senta ancora. Se all’inizio, quando gli artisti di spicco sono emersi sulla scena artistica internazionale, la loro indagine principale riguardava il passato, un passato molto vivo che per artisti delle nuove generazioni è percepito solo indirettamente, allora la domanda che rimane da fare è: “dove andiamo da qui?”.
Anche se uno non è interessato alla politica o alla storia in modo attivo nel suo processo di creazione, possiamo essere d’accordo sul fatto che nessuno esiste in un ambiente vuoto, il contesto appare in un modo o nell’altro, anche le storie personali sono il risultato di una storia collettiva.
Con lo spostamento dell’enfasi da una storia collettiva a una più personale, possiamo assistere alla nascita di una gamma più ampia di interessi diversi e di metodi individuali di creazione, che pompano sempre nuova linfa nella scena artistica di Cluj, riflettendo alcuni aspetti interessanti del nostro tempo e forse un’ansiosa speranza per il futuro.
In questa mostra collettiva ospitata a Trento da Boccanera Gallery intitolata AFTERLIFE. A New Beginning, Cristian Avram invita gli artisti Oana Cervinschi, Marius Ghita, Amanda Maier, Cătălina Milea and Andriana Oborocean a riunirsi in un’esposizione di immaginari e pratiche diverse per lasciare il proprio segno in questa nuova vita per gli artisti che vivono e lavorano a Cluj.
Non si tratta né di una sfida né di una continuazione del fenomeno passato ma, con un’ambientazione sotto l’attenzione del mondo dell’arte, può certamente essere un nuovo inizio.
A prima vista, le opere di Cristian Avram (Alba-Iulia, 1994) seguono un approccio piuttosto classico alla pittura con rappresentazioni realistiche di oggetti e scene quotidiane, estrapolate dall’esperienza personale. Tuttavia, la sua ricerca non si concentra sulla rappresentazione in sé (che agisce come un innesco e un pretesto per creare varie forme e relazioni, filtrate in modo tale da eliminare tutto ciò che non è essenziale), essendo la rappresentazione solo un mezzo per creare metafore visive che racchiudono la ricerca della verità del mondo interiore, trasformando il personale in universale, l’impossibile in possibile. Nei suoi soggetti Avram gioca spesso con i riflessi, l’incertezza e la dualità tra interno ed esterno; i dipinti stessi fungono da portali: un modo per guardare attraverso qualcosa di diverso, o forse, anche uno specchio che riflette un diverso tipo di realtà e quindi un modo diverso di vedere per l’osservatore.... leggi il resto dell'articolo»
Oana Cervinschi (Zalău, 1998) è una pittrice che trova ispirazione nella storia dell’arte e nella letteratura che riflettono il motivo della solitudine, della natura intrinseca dell’uomo e del rapporto con l’ambiente circostante. Nelle sue opere cerca di rappresentare il tema dello spazio personale, scegliendo interni significativi per lei, con i quali ha sviluppato un legame intimo, soprattutto scene di vita quotidiana in cui l’artista coglie il modo in cui lo straordinario può infiltrarsi anche nei luoghi e nelle situazioni più ordinarie. La figura umana è di solito latitante o assente dai suoi dipinti, denotando un senso di isolamento. Le sue opere possono essere viste come una rappresentazione onesta della vita quotidiana, di oggetti e attività banali, che sono universali e a cui le persone possono relazionarsi indipendentemente dal loro background socio-culturale.
I dipinti di Marius Ghita (Satu Mare, 1999) portano con sé un notevole senso di nostalgia, dovuto al suo forte legame con l’infanzia e i luoghi del passato, come la casa dei genitori. Mentre lavora, Ghita è in un processo di perenne interrogazione e scoperta, spostando la sua prospettiva dall’esperienza all’immaginazione, lasciando che sia quest’ultima a riempire i vuoti della memoria attraverso una ricerca allegorica del noto e dell’ignoto, dell’umano e del dubbio. L’artista utilizza le tecniche della pittura tradizionale per costruire ambienti che contengono la solitudine umana e alludono all’oscurità della percezione. Nelle sue ambientazioni, il paesaggio è vivo tanto quanto i suoi personaggi e coesistono apparentemente attraverso una simbiosi relazionale e cromatica.
Amanda Maier (Oradea, 1996) è una fotografa le cui esplorazioni consistono principalmente nel mezzo della pellicola istantanea polaroid. Lavora in serie come diari fotografici come in Fragments of time, un puzzle di sentimenti ambientato in un contesto rinascimentale nella città di Venezia; questo diario nasce dall’idea di un ricordo: uno stato effimero in un certo momento, che si cerca disperatamente di conservare, ma che inevitabilmente svanisce. La maggior parte delle fotografie istantanee di questa serie ritraggono una misteriosa silhouette femminile catturata in varie situazioni intime. Un’altra serie, intitolata In Blue, presenta un diario di fotografie istantanee scattate in un ambiente acquatico. L’acqua esalta le distorsioni uniche di ogni fotografia, dando l’illusione di gesti incantevoli. Mentre le fotografie accendono l’idea di libertà e di pace, le loro cornici suggeriscono l’indubbia prigionia dell’essere umano nella morsa del tempo.
Cătălina Milea (Bistrița, 2000) preferisce lavorare con un medium classico come i colori ad olio o il pastello secco su superfici di medie dimensioni per stabilire un rapporto più intimo con lo spettatore. Può essere descritta come una cacciatrice di significati, spinta dalla sua sensibilità verso l’inspiegabile, dipingendo l’assurdità delle apparenze quotidiane ed esplorando le incognite dell’essere. Nel processo di costruzione del suo immaginario, Milea trova ispirazione in varie fonti, dalla mitologia ai bestiari del Medioevo. Con il suo campo di ricerca dominante nel Realismo Magico, la contraddizione diventa una delle chiavi principali per comprendere la sua visione. Tutti i suoi personaggi sono rappresentati in uno scenario di tragica ironia, spesso in modo fantasmatico. In molte delle sue opere si possono osservare diversi tipi di modelli organici che combinano il pittorico con il decorativo come mezzo di transizione tra il mondo della realtà e quello della fantasia.
La fotografia e il video sono gli strumenti principali di Andriana Oborocean (Transnistria, 1995) accompagnati da altri, come il cucito e la scultura. Costruisce opere pensate per generare risposte psicologiche ed emotive, esplorando temi legati all’identità, alla vulnerabilità e al contatto affettivo tra le persone. È frequente che faccia uso di elementi organici provenienti dalla natura e dalla tecnologia, spesso esposti insieme a elementi mistici ed eterei. Ogni sua opera incarna un’estetica personale, quasi surreale.
Mostra: AFTERLIFE. A New Beginning
Trento, Boccanera Gallery Trento
Apertura: 08/10/2022
Conclusione: 19/11/2022
Organizzazione: Boccanera Gallery Trento
Curatore: Cristian Avram
Indirizzo: via Alto Adige 176 - 38121 Trento
Inaugurazione: 07.10.2022 - 18:00 - 21:00 / 6PM - 9PM
Info: Tel. +39 0461 984206 - info@boccaneragallery.com
Sito web per approfondire: https://boccaneragallery.com/
Altre mostre a Trento e provincia
Arte contemporaneamostre Trento
Umar Rashid. La Leggenda delle Dolomiti
Umar Rashid, già in arte Frohawk Two Feathers, torna allo Studio d’Arte Raffaelli con la nuova mostra personale “La Leggenda di Dolomiti”. leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Arte del Rinascimentomostre Trento
Dürer e il Rinascimento nelle Alpi
La grande mostra "Dürer e il Rinascimento nelle Alpi", dal 6 luglio al 13 ottobre 2024, a Trento rivive l'originale laboratorio del Rinascimento Alpino, momento magico della storia dell'arte. leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Arte e Fascismo
Dal 14 aprile al 1 settembre 2024 il Mart di Rovereto propone la mostra "Arte e Fascismo" che indaga come il regime fascista influì sulla produzione figurativa italiana. leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Pietro Gaudenzi. La virtù delle donne
Da domenica 14 apr 2024 a domenica 1 set 2024 il Mart di Rovereto ospita la mostra "Pietro Gaudenzi. La virtù delle donne". leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Felice Tosalli. Animali di un altro sogno
Da venerdì 29 marzo a domenica 23 giugno 2024 il Mart propone la mostra "Felice Tosalli. Animali di un altro sogno". leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Arte contemporaneamostre Trento
Allegoria della felicità pubblica
Dal 28 marzo al 30 giugno 2024 la Galleria Civica di Trento dedica una mostra al tema della felicità pubblica, dal titolo "Allegoria della felicità pubblica". leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Arte contemporaneamostre Trento
I Santi dell'anno 2064. Tommaso Buldini / Margherita Paoletti
Cellar Contemporary apre la stagione primaverile 2024 con "I Santi dell’anno 2064", doppia personale degli artisti Tommaso Buldini e Margherita Paoletti. leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Arte contemporaneamostre Trento
Sciamani. Comunicare con l'invisibile
Fino al 30 giugno 2024, tre musei, una Fondazione, due sedi, un tema: "Sciamani" a Trento e San Michele dell'Adige. leggi»
Trentino Alto Adige
Trento
Arte contemporaneamostre Trento
Andrea Fontanari. The monumental ordinary
Boccanera Gallery presenta "The monumental ordinary", la nuova mostra personale dell'artista trentino Andrea Fontanari, dal 5 marzo all'11 maggio 2024 a Trento. leggi»