Per la prima volta in Italia una personale di Ami Shinar: l’esposizione racconta la città israeliana vista dagli occhi dell’artista/architetto, dove vengono raccontati, attraverso acquerelli e tele dipinte, i contrasti e i divari che ancora oggi caratterizzano la città. Ecco rappresentate le zone dove vivono i migranti in case fatiscenti, che tanto contrastano con gli scintillanti grattacieli e le bianchissime case Bauhaus.
I 27 dipinti e circa 50 acquerelli sono tutti su Tel Aviv: i suoi vari luoghi, le sue rapide trasformazioni, lo spirito e le persone. Ami Shinar, artista e architetto, cresce e osserva la sua città, leggendo i contrasti e descrivendoli nei suoi disegni e nelle sue tele. Dipinge sin dall!infanzia con gli acrilici su tela e il suo ricco corpus di opere contiene dipinti e schizzi che mostrano un'interessante connubio tra astratto e figurativo. Nei suoi dipinti descrive le architetture e la vita che scorre nella città come fosse sangue nelle sue arterie e sembra voler immortalare i cambiamenti che la metropoli sta vivendo disegnando frammenti urbani. L’artista esprime con forza la sua critica ai diversi sistemi e livelli in una realtà culturalmente e politicamente densa, come, ad esempio, nei dipinti di aree periferiche urbane, che rivelano distruzione e abbandono.
“In questa mostra - spiega il curatore Ermanno Tedeschi - non troverete le immagini classiche e turistiche di Tel Aviv. Davanti a noi ci sono angoli forti nei quartieri meno glamour della città, dove si trovano lavoratori migranti e case fatiscenti all'ombra di torri appena sorte. Le opere ci portano in luoghi dove c'è una storia interessante, un'esperienza interessante, un aneddoto storico e le persone, che fanno di questa città quello che è, quelle persone semplici nei quartieri, nei mercati, i profughi, i lavoratori stranieri, i venditori, i semplici. Le carte, acquerelli liquidi, metà trasparenti, metà opachi e i disegni al tratto offrono uno sguardo speciale su questa città i cui layer, profondità e strati sono il risultato di sovrapposizioni infinite”.
“L'occhio di Shinar - racconta la curatrice israeliana Vera Pilpoul - è attratto dagli spazi tra i grattacieli, dagli angoli nascosti, dai balconi abbandonati e dai tetti con caldaie arrugginite riscaldate dal sole e vecchie antenne. Abbassa poi lo sguardo sui pali elettrici sui marciapiedi, occasionalmente intervallati da alberi. I disegni di Shinar su Tel Aviv sembrano un tentativo di documentare questi strati di materia urbana prima che si dissolvano. La luce della città bianca si riflette nella tavolozza pastello di Shinar che "lava" la città e i suoi edifici, contro una presenza monumentale scura. Nel suo modo sottile Shinar tocca i temi della disuguaglianza sociale. Uno di questi dipinti presenta minuscole figure umane disperse in perfetto ordine che osservano attentamente la distanza sociale. Queste figure sembrano segnare lo spazio pubblico, mentre gli edifici della città sembrano inghiottirle o addirittura minacciarle. Ciascuna di esse riflette l'esperienza urbana radicata nel paesaggio urbano condiviso”.
Nelle opere traspare tutta la sua preoccupazione per i rapidi cambiamenti che stanno avvenendo nel paesaggio urbano. L’artista registra con mano sicura le case e i quartieri di Tel Aviv: case che creano una trama eclettica e colorata di strade, piazze, giardini e viali. L'occhio e la mano di Shinar immortalano i residenti dei quartieri meridionali, personaggi colorati che non sono sempre visibili e non sempre hanno voce quotidiana. Allo stesso tempo, nei suoi disegni è evidente anche la preoccupazione per i rapidi cambiamenti in atto di recente nel paesaggio urbano. Il tessuto originario che ha reso la città quella che è, è stato messo in ombra dalle torri che stanno spuntando ovunque. Anche la disuguaglianza tra i diversi strati della società è in aumento.
Mostra: Ami Shinar. My Tel Aviv
Torino - Circolo del Design
Apertura: 15/11/2022
Conclusione: 15/12/2022
Organizzazione: Associazione Culturale Acribia in collaborazione con il Circolo del Design
Curatore: Ermanno Tedeschi e Vera Pilpoul
Indirizzo: Via San Francesco da Paola 17 - Torino
Con il patrocinio dell'Ambasciata di Israele in Italia, della Regione Piemonte, della Fondazione per l'Architettura/Torino, con il contributo di Chiusano & C. Immobiliare
Orari: lunedì-venerdì, 14.00-19.00
Per info: associazione.acribia@gmail.com o whatsapp 347 8731197
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