
Boris Mikhailov. Ukrainian Diary curata da Laurie Hurwitz, in collaborazione con Vita e Boris Mikhailov (Kharkiv, 1938), è dedicata ad uno dei più influenti fotografi contemporanei dell'Europa dell'Est che per oltre cinquant'anni ha esplorato temi sociali e politici attraverso lavori fotografici sperimentali.
La mostra a Palazzo Esposizioni frutto di una politica culturale che incrementa le collaborazioni internazionali tra istituzioni, prosegue idealmente quella della Maison Européen de la photographie di Parigi curata da Laurie Hurwitz, in collaborazione con Boris e Vita Mikhailov, ampliandola con una sezione dedicata al lavoro svolto da Mikhailov a Roma.
Fin dagli anni Sessanta si è impegnato infatti a documentare i tumultuosi cambiamenti in Ucraina legati al crollo dell'Unione Sovietica e alle disastrose conseguenze della sua dissoluzione.
In queste serie realizzate durante e dopo il crollo dell'URSS, Mikhailov ha scardinato codici visivi dati, creando connessioni tra fotografie e testi e tra immagini diverse, su cui è intervenuto con sfocature, ritagli o colorazioni a mano, che ne accentuano il carattere ironico, poetico o nostalgico fino a teorizzare il concetto di fotografia "di cattiva qualità": immagini concepite volutamente a basso contrasto, sfocate, piene di difetti visibili, su carta di scarsa qualità, al fine di sovvertire l'immaginario glorificato del realismo sociale e della fotografia patinata. La sua pioneristica ricerca ha compreso negli anni la fotografia documentaria, il lavoro concettuale, la pittura e la performance.
La mostra presenta più di 800 opere realizzate tra il 1965 e gli anni Duemila ed è organizzata in collaborazione con Maison Européenne de la Photographie di Parigi e con l'artista stesso. ... leggi il resto dell'articolo»
Mikhailov ha per lo più articolato il suo lavoro in serie, che variano enormemente in termini di tecnica, formato e approccio.
Le serie create nel periodo in cui l'Ucraina faceva parte dell'Unione Sovietica puntano a mettere in discussione la memoria collettiva e a rispecchiare le contraddizioni sociali esistenti all'epoca. In Yesterday's Sandwich, realizzata a partire dal 1965, l'artista mostra una duplice realtà, ambigua e poetica, giustapponendo bellezza e bruttezza. In Red (1968-1975) sottolinea l'onnipresenza del colore rosso, evocando la presenza pervasiva del regime comunista e il modo in cui si è introdotto nella coscienza individuale e nella memoria collettiva. Le serie Luriki (1971-1985) e Sots Art (1975-1986) sono una cinica riflessione sulla maniera in cui le immagini di propaganda idealizzano artificiosamente la realtà. Il lato nascosto dell'utopia del proselitismo è rivelato anche in Salt Lake (1986), immagini di bagnanti scattate clandestinamente sulla riva di un lago nel sud dell'Ucraina.
Mikhailov si serve spesso anche dell'umorismo come arma di sovversione: un mezzo di resistenza all'oppressione e un potenziale stimolo verso l'emancipazione. Così avviene nella serie degli autoritratti provocatori I am not I (1992) e National Hero (1992), dove più che una critica diretta della società si serve dell'autocritica e dell'ironia.
Altre serie realizzate durante e dopo il crollo dell'URSS testimoniano il fallimento sia del comunismo che del capitalismo in Ucraina e fanno luce sulle origini della guerra: da By the ground (1991) e At Dusk (1993) a Case History (1997-1998); mentre nell'emblematica serie Case History raffigura un ritratto devastante dei diseredati a Kharkiv, lasciati senza casa dalla nuova società capitalista.
Attraverso argomenti controversi trattati senza compromessi, Boris Mikhailov dimostra che l'arte possiede un potere sovversivo. Da oltre mezzo secolo, testimonia la presa del sistema sovietico sul suo paese, creando una narrazione fotografica complessa e potente della storia contemporanea dell'Ucraina che, alla luce degli eventi attuali, è ancora più toccante e illuminante.
Mostra promossa da Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e Azienda Speciale Palaexpo.
Mostra: Boris Mikhailov. Ukrainian Diary
Roma - Palazzo Esposizioni Roma
Apertura: 10/10/2023
Conclusione: 28/01/2024
Organizzazione: Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Maison Européenne de la Photographie-Parigi
Curatore: Laurie Hurwitz in collaborazione con Boris e Vita Mikhailov
Indirizzo: Via Nazionale, 194 - 00184 Roma
Orari: da martedì a domenica 10.00 alle 20.00 | chiuso il lunedì
Ingresso: intero: € 12,50 | ridotto: € 10,00 | ragazzi (7-18 anni): € 6,00 | bambini (fino a 6 anni) Ingresso gratuito | primo mercoledì del mese: Ingresso gratuito per gli under 30 (dalle 14.00 a chiusura)
Per info: +39 06 696271 | info.pde@palaexpo.it
Libro/catalogo: Boris Mikhailov 1965-2022, Mörel / MEP, Londra-Parigi 2023 (lingua inglese) e pubblicazione bilingue (italiano e inglese), Saggi e Note. Essays and Notes, Mörel, Londra 2023, con testi dell'artista e di Simon Baker direttore della Maison Européenne de la Photographie (MEP) di Parigi, Laurie Hurwitz, Leigh Ledare.
Sito web per approfondire: https://www.palazzoesposizioni.it/
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