Galleria Gracis è lieta di presentare la prossima mostra allestita negli spazi di Piazza Castello 16 dedicata al lavoro dell'artista milanese Emilio Tadini (Milano, 5 giugno 1927 – 25 settembre 2002). Artista e scrittore poliedrico, Tadini ha indagato nell'arco della sua carriera una molteplicità di tematiche, riunite solitamente in cicli, nella costante volontà di narrare la realtà a lui contemporanea.
Il progetto di mostra si concentra sul ciclo di opere raggruppate sotto il titolo di Archeologia e Archeologia con de Chirico, realizzate da Tadini nei primissimi anni '70. In esse emerge la fascinazione dell'artista per le atmosfere metafisiche e per l'opera del maestro di Volos. Le sue visioni oniriche abbracciano il senso profondo del lavoro dechirichiano, portando alle estreme conseguenze il discorso intrapreso con la Vita di Voltaire, ciclo oggetto di una mostra alla Fondazione Marconi nel 2019.
La metafisica è la via che Tadini segue per tracciare il suo percorso artistico, ed è lo strumento mediante il quale supera il dualismo tra realismo socialista/arte informale. Approda, così, a una nuova forma espressiva che gli consente di occuparsi della figura umana, in un momento in cui essa viene estromessa dal lavoro degli artisti.
Tadini esordisce in campo artistico con una pittura fiabesca, di chiara matrice surrealista, e la sintesi che egli attua allo scadere degli anni '60 avviene proprio grazie all'adozione della chiave di lettura metafisica: la materia pittorica si alleggerisce, le immagini risultano meno affollate, i fondi si fanno chiari e spesso monocromi, suggerendo uno spazio più ideale che realistico.
Tadini, infatti, supera la nostalgia del maestro greco per lo spazio rinascimentale: esso si fa evanescente, multidimensionale, concentra in sè differenti spazi e differenti istanti contemporaneamente. Come coglieva Guido Ballo nel 1966, nel catalogo della mostra alla Galleria il Punto di Torino, Tadini ha necessità di mettere in scena la realtà, ma la realtà allucinata del sogno, una via di mezzo estremamente personale tra surrealismo e metafisica. Uno spazio allusivo, una probabile "scena del crimine" in cui l'artista ci consegna elementi apparentemente slegati tra loro, la cui interconnessione diviene generatrice di una narrazione che, tuttavia, spetta solo al visitatore decodificare. I personaggi di Tadini agiscono in un contesto allusivo, sono figure ironiche, senza volto in quanto impenetrabili psicologicamente e con le quali l'artista ci impedisce di entrare in empatia. Tutto è ambiguo e tutto è possibile.
Lo stesso enigma ci coglie nell'atto della contemplazione delle muse di Giorgio de Chirico, rese inquietanti proprio dal loro mistero, dalla loro collocazione casuale in uno spazio, così desolato, da risultare irreale. Tadini stesso, allora, ribalta nelle sue opere queste posizioni casuali all'infinito, generando nuove inquietanti relazioni, tutte possibili ma nessuna certa. E coglie, citandolo in tutto il ciclo, un altro elemento dal lavoro dechirichiano, la maschera tribale, che racchiude dentro di sè il senso del collocarsi all'interno di una tradizione, in un percorso evolutivo coerente che dall'archeologia e dal classico, giunge fino a de Chirico come processo lineare. Per questo motivo in mostra sono state inserite le maschere che hanno ispirato le opere di Tadini e che lo circondavano nel suo studio di Milano, per gentile prestito della Casa Museo Spazio Tadini.... leggi il resto dell'articolo»
In mostra anche una versione bronzea degli Archeologi di de Chirico, soggetto a cui l'artista dedicherà moltissime opere. L'archeologo come individuo che scavalca i tempi, ci viaggia attraverso, riattualizza il passato, ricollocando la storia nel presente. Egli recupera frammenti di una civiltà, estraniandoli dal contesto e riattualizzandoli. Allo stesso modo agisce Tadini, che attua un recupero delle simbologie di de Chirico portandole al tempo presente, riscoprendo la storia e collocandola hic et nunc.
Mostra: Emilio Tadini. Tra archeologia e metafisica
Milano - Galleria Gracis
Apertura: 09/05/2024
Conclusione: 09/07/2024
Organizzazione: Galleria Gracis
Indirizzo: Piazza Castello, 16 - 20121 Milano
Orari: lunedì-venerdì, 10.00-13.00 | 14.00-18.00 sabato su appuntamento
Ingresso libero
Per info: T +39 02 877 807; gracis@gracis.com
Sito web per approfondire: https://galleriagracis.com/it/
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