Da mercoledì 6 a domenica 10 novembre ritorna Il Festival della Peste!, l'appuntamento annuale della Fondazione Il Lazzaretto che da sette edizioni coinvolge protagonisti e pubblico in un format originale e dinamico, sempre aperto al cambiamento.
Nicoletta Cinotti, Jesùs Cisneros, Elisabetta Consonni, Giulia Deval, Andrea Fiorino, Andrea Marinelli, Annalisa Metta e Noura Tafeche sono i nomi dei protagonisti che indagheranno il tema Ordinario/Mostruoso in tutte le sue declinazioni: da essere prodigio, a collettore di paure individuali e collettive, fino ad alleato capace di mettere in discussione norme e percezioni.
Il programma di questa edizione è frutto di un percorso partecipativo condotto dal team creativo del Lazzaretto insieme al curatore Salvatore Cristofaro che declina il mostruoso in chiave olobiontica. In una visione duale della società, dove il normale si separa dall'anormale, il mostro ingloba tutto ciò che sfugge a tale controllo, devia il percorso della linearità. Il mostro contemporaneo è un'entità complessa, molteplice e uida, si ibrida, diviene altro e genera simbiosi. È così che nasce l'olobionte: un'entità che supera l'individuo.
Dal 6 al 10 novembre 2024, lo spazio del Lazzaretto diventa un luogo di trasformazione e ibridazione con "Holobiont Project: tra ordinario e mostruoso". Con l'alternarsi di laboratori, performance e installazioni, lo spazio si arricchirà di tracce e si evolverà in un olobionte relazionale, simbolo di continue ibridazioni.
Un percorso che trova espressione in un programma multidisciplinare e nella presenza di due installazioni di due giovani artisti emergenti: Rimuginanti!!! di Andrea Fiorino e Horror Pleni di Noura Tafeche.
PROGRAMMA
Mercoledì 6 Novembre
19.00 Opening [brindisi e installazioni artistiche] Noura Tafeche – Horror Pleni
Andrea Fiorino – Rimuginanti!!!... leggi il resto dell'articolo»
Giovedì 7 Novembre
17.30-19.00 Elisabetta Consonni – Plutone esploso [laboratorio di orbite corporee] 19.30 Elisabetta Consonni – Plutone [performance]
Venerdì 8 Novembre
14.30-18.00 Annalisa Metta – La situazione sta (de)generando [laboratorio sul paesaggio mostruoso]
18.15-19.15 Annalisa Metta – Tutti i paesaggi sono perduti [talk]
20.00-22.00 Giulia Deval – Reasons why I hate my voice [laboratorio sull'esplorazione fonetica umana e non umana]
Sabato 9 Novembre
11.00-17.00 Jesùs Cisneros –Abitare la maschera [laboratorio di disegno per non-illustratori] 19.30 Andrea Marinelli – Skreen 2020 [perfomance musicale/visiva]
Domenica 10 Novembre
10.00-15.30 Nicoletta Cinotti – Le parti nascoste [Laboratorio esperienziale di mindfulness e reparenting]
16.00 Noura Tafeche – Horror Pleni in parata [arte partecipata]
17.00 Chiusura del Festival [brindisi collettivo]
IL PROGRAMMA IN DETTAGLIO
1. NOURA TAFECHE Horror pleni
Opera di arte partecipata
Date e orari:
Installazione visibile > Mercoledì 6 Novembre | ore 19.00-22.00 Parata > Domenica 10 Novembre | ore 16.00
Horror pleni è un intervento d'arte partecipata creato a partire da un laboratorio, fruito in forma di installazione e culminato in una festosa parata in luoghi pubblici.
Una ricerca che incrocia il tema del mostruoso attraverso una domanda: di cosa abbiamo davvero paura?
Le nostre inquietudini individuali e le ansie sociali spesso si normalizzano, a volte al punto da essere nascoste o rimosse, in altri casi si esasperano per essere arontate e demolite apertamente. Alcune ci spaventano troppo, altre non abbastanza come dovrebbero.
Alcune ce le teniamo strette perché la loro presenza è necessaria, altre non hanno ancora trovato un nome.
Temiamo a sucienza l'estinzione delle orche? Ci terrorizza di più la dichiarazione dei redditi, il numero di notiche non lette o le mail spam con oggetto "clicca qui per confermare il tuo indirizzo"? E che dire degli algoritmi di TikTok, i CEO della Silicon Valley, e delle risposte dei chatbot?
Nei mesi prima del festival, impiegando metodi ludici e partecipativi, sono emerse conversazioni trasformate in alleanze e rappresentate attraverso bandiere e vessilli. Durante il Festival della Peste 2024 è tempo di esplorare come il 'mostruoso' si manifesta dentro o fuori di noi mettendolo in mostra attraverso l'installazione site specic negli spazi del Lazzaretto e, l'ultimo giorno del Festival, con una parata collettiva in strada.
2. ANDREA FIORINO Rimuginanti!!! Installazione site-specic
Date e orari:
Mercoledì 6 Novembre | ore 19.00-22.00 Domenica 10 novembre | ore 17.00-19.00
L'opera Rimuginanti!!! prende spunto dal concetto di pensiero rimuginante, un pensiero che si intrufola nella mente, rimasticato, un tarlo che ossessiona e che in alcuni momenti può prende il nome di mostro che si espande nella mente e immobilizza o fa scappare.
Un pensiero rimuginante stimola emozioni intense, a volte persino sensazioni di fallimento. Ci si sente un po' mostri, strani e bislacchi. In questa opera il mostro non è però l'essere da sconggere, il perdente per eccellenza, è un alleato in cerca di denizione che guida il visitatore a scovare connessioni tra i materiali che hanno nutrito l'immaginario del Lazzaretto nell'ultimo anno di sperimentazione sul binomio ordinario/mostruoso. Tra libri e annotazioni visive, fanno capolino i mostri rimuginanti di Andrea Fiorino: sculture policrome e polimateriche, bestie mutanti e corpi informi, spigolosi o molli esposte in un bestiario che si espone in modo ordinato, una scultura a anco all'altra per aiutarci a identicarli, perché ciò che ha un nome fa meno paura e possiamo avvicinarci e ascoltare che storie e mirabilia hanno in serbo per noi.
3. ELISABETTA CONSONNI Plutone esploso
Laboratorio sulle orbite corporee
Date e orari:
Giovedì 7 novembre | ore 17.30-19.00
La pratica di Plutone esploso è un esperimento laboratoriale che coinvolge una collettività di persone nell'esplorazione di un paesaggio fatto di interazioni tra centri cinetici, una serie continua di sviluppi concentrici punteggiati da incontri reali e potenziali di corpi nello spazio alla ricerca di equilibrio e cooperazione.
Attraverso il laboratorio, vogliamo incorporare individualmente e collettivamente un discorso sull'essere agenti nella tessitura di paesaggi di relazioni.
La pratica si lega alla visione della performance site-specic Plutone che segue il laboratorio.
4. ELISABETTA CONSONNI Plutone
Performance site-specic
Date e orari:
Giovedì 7 novembre | ore 19.30
Plutone è una composizione coreograca che esplora e provoca le relazioni centrifughe e centripete di tre corpi in movimento orbitale e costante nello spazio, una riessione sulla cooperazione e la delicata fragilità dell'armonia, sulle musiche della compositrice Aftab Darvishi. L'interazione tra i corpi in movimento genera un paesaggio ipnotico e celeste, una serie di evoluzioni concentriche punteggiate da incontri eettivi e potenziali, tensioni attrattive e repulsive. Il paesaggio coreograco di Plutone è un paesaggio armonico, un sistema di precisi contrappesi e distanze: i corpi in movimento sono infatti al tempo stesso centro gravitazionale e satelliti, legati l'un l'altro da una duplice e dialettica dipendenza. Nessuno prevale, nessuna forza si impone sull'altra pena uno scontro sico o una rottura dell'armonia.
Plutone, astronomicamente, ruota ai margini del sistema solare come pianeta non pianeta ma al contempo ha una densità tale che inuenza la rotazione di Urano e Nettuno. Ha un periodo orbitale di 248 anni, quindi impiega tanto tempo prima di avvicinarsi. Plutone, astrologicamente, rappresenta il potere in tutte le sue forme soprattutto quelle occulte, magiche, nascoste, quelle che chiedono all'io di lasciar andare tutti i bisogni di apparire, tutte le illusioni di potere sugli altri e tutte le false strutture e i falsi obiettivi. Plutone è individualità nella collettività. Plutone deve distruggere per rigenerare.
Plutone vuole essere una critica astratta alle gerarchie e alla prevaricazione come elementi costitutivi dell'organizzazione sociale e allo stesso tempo una rappresentazione contemplativa di un nuovo modello dove individualità planetarie e collettività sistemiche si compenetrano l'una con l'altra trasformando il conitto in energie cinetiche trasformative. Un'utopia possibile, un ordine simbolico paritario e collaborativo, generato attraverso il ltro del femminile come posizionamento antitetico alla dualità oppositiva dei rapporti di potere.
6. ANNALISA METTA
Tutti i paesaggi sono perduti
Talk
Date e orari:
Venerdì 8 novembre | ore 18.00-19.30
Tutti i paesaggi, sempre, ovunque, che si voglia o no, che piaccia o no, cambiano continuamente, sono operati e operano se stessi. Poiché continuamente si trasformano, altrettanto continuamente svaniscono, ossia incessantemente vengono meno per farsi altro, si dissolvono per diventare altrimenti, spariscono e nascono. Per questo i paesaggi continuamente si perdono, poiché sono instabili e transitori. Non è una dichiarazione di resa, ma il riconoscimento di un'evidenza che ha il sapore e il senso di un rilancio, perché il perdersi è, in fondo, un eterno e inesausto cominciamento. Perciò i paesaggi si perdono e ci chiedono di pronunciarci sulla dierenza tra generazione e degenerazione, tra ciò che è degradante e ciò che è qualicante, tra la ne e l'inizio. Dire che tutti i paesaggi sono perduti signica ammettere che nessuno lo è mai del tutto, perché nessun paesaggio è mai nito, esaurito, esausto, ma è sempre dentro un processo trasformativo in cui non vi è mai ne ma solo mutazione, in cui ogni ne è sempre il principio di qualcosa. Tutti i paesaggi sono perduti, perciò sono immortali.
7. GIULIA DEVAL
Reasons why I hate my voice
Laboratorio sull'esplorazione fonetica umana e non umana
Data e orario:
Venerdì 8 novembre | ore 20.00-22.00
Perché odiamo la nostra voce e siamo perturbati dal riascoltarla?
Attraverso una serie di esercizi a contatto con le nostre voci, brainstorming e doppiaggio, il laboratorio esplora alcune abitudini nascoste nei processi di fonazione che accomunano le diverse lingue e specie, i nostri gusti sulle voci e le implicazioni culturali che essi rivelano.
Reasons why I hate my voice nasce dalla ricerca condotta da giulia deval per la scrittura di PITCH, performance lecture sul ruolo dell'intonazione vocale nella comunicazione umana e non umana e stimola una riessione collettiva sul mezzo stesso delle nostre conversazioni. Questa ricerca è la vincitrice del Premio Lydia 2024, promosso da Fondazione Il Lazzaretto e curato da Claudia D'Alonzo, con il contributo della Fondazione Lydia Silvestri e in collaborazione con il PAC Padiglione d'Arte Contemporanea.
8. JESUS CISNEROS
Abitare la maschera
Laboratorio di disegno per non-illustratori
Data e orario:
Sabato 9 Novembre | ore 11.00-17.00
Laboratorio di lavoro con la maschera, avvicinandoci alla sua estetica e tradizione. Ricorderemo la sua storia culturale così come i contatti e le tracce nelle avanguardie artistiche e nel design.
La maschera, legata alla danza, ha nelle culture indigene un profondo senso di trasformazione e di comunicazione con la natura. Ci parla di un mondo uido e in movimento, non intrappolato in categorie.
Lavoreremo in bianco e nero, in un'esperienza di lavoro individuale e collettivo che esplorerà al massimo le possibilità formali del tema, così come quelle concettuali e simboliche, in un processo che seguirà passi successivi per raggiungere un risultato nale.
9. ANDREA MARINELLI Skreen 2020
Perfomance musicale/visiva
Data e orario:
Sabato 9 novembre | ore 19.30
Schermi, schermi, schermi, Skreen 2020. Lo spazio dello schermo ridenisce il mio spazio visivo. Piazza Duomo è spezzettata nella mia memoria tra quel giorno al Novecento ed i 16 centimetri del sele al Mc, tra la foto dalla Aperol su Zero ed il videopromo dell'impresa di pulizie Sant'Ambrogio che, in copertura, piazza una bella droneview di guglie e madonnina. Spezzettata. Panorami Skreen. Intimi Skreen. Lo specchio è obsoleto, nella sostanza più che nella forma. Il usso di pelle scomposta, compressa, pixelata è la mia identità morbida e aettuosa come un Tinderclik. Il viso mio è diorme sullo schermo e per imitazione mi deformo. Mi faccio un sele e mi trasformo instantly in un mostro allargato, in uma maschera digitale di me, gli occhi diventano piccolissimi, ho un corno a destra, un lobo-amaca, un naso che va sui pattini, ho un sopracciglio come City-Life e il gargarozzo sballaccia come la metro a Cimiano. Le cere di Medardo Rosso si sciolgono sugli schermi digitali, la follia del viso deforme è una deformità che porta in seno follia.
Skreen 2020 è un'azione audiovisiva, una re-visione del rapporto tra tecnologia, corpo e spazio. Marinelli spacca la magia del digitale e ne riutilizza i cocci sparsi tra stampe, modding vettoriale, schermi e camere dal vivo. La musica è spezzata, prende il usso dell'attesa, della frenesia degli scroll, delle immagini ltrate. Ne emerge un mostro generato dalla diormità: un sele, una maschera, nickname divisi da underscores, info-emozioni e il poligono dello schermo come oracolo delle nostre identità.
10. NICOLETTA CINOTTI
Le parti nascoste
Laboratorio esperienziale di mindfulness e reparenting
Data e orario:
Domenica 10 novembre | ore 10.00-15.30
Ognuno di noi fa i conti con il desiderio di essere visti e con il desiderio di non essere visti. Spesso vogliamo mostrare il meglio e nascondere quelle parti di noi che colleghiamo alla vergogna. Invertire questo processo, nascondere le maschere e mostrare i mostri, ci restituisce il diritto a essere noi stessi. Un diritto che possiamo condividere con altri e fare, dei nostri mostri una bandiera: la bandiera della vulnerabilità come vessillo della nostra umanità.
11. NOURA TAFECHE Horror pleni - Parata Opera d'arte partecipata
A chiudere il Festival, l'artista Noura Tafeche ci invita a mettere in piazza i nostri mostri e a sventolare con orgoglio le bandiere delle nostre paure individuali e collettive. Il pubblico parteciperà alla scomposizione dell'installazione Horror Pleni, creando nuove alleanze intorno alle bandiere create e portandole nello spazio pubblico con una festosa parata per esibirle e celebrarle, anche attraverso un sano, disinibito, bizzarro orgoglio.
Data e orario: Domenica 10 novembre | ore 16.00
Festival della Peste! 2024
Milano - Fondazione Il Lazzaretto
Apertura: 06/11/2024
Conclusione: 07/11/2024
Organizzazione: Fondazione Il Lazzaretto
Indirizzo: Via Lazzaretto - Milano
Per info:
Le iniziative del Festival della Peste! sono aperte a tutte e tutti, a ingresso libero su registrazione. Le iscrizioni saranno aperte al pubblico a partire dal 21/10 su ilfestivaldellapeste.com
Sito web per approfondire: https://www.ilfestivaldellapeste.com/