SculturaMostre a Vercelli

Francesco Messina. Prodigi di bellezza. 120 opere a 120 anni dalla nascita

  • Quando:   19/12/2021 - 27/02/2022
  • evento concluso
Francesco Messina. Prodigi di bellezza. 120 opere a 120 anni dalla nascita
Francesco Messina: Estate (Summertime), 1989, marmo - cm 96 x 140 x 66 - courtesy Studio Copernico.

Vercelli. Tre sedi (ARCA, Palazzo Arcivescovile, ex Chiesa di San Vittore), 120 opere, per celebrare, a 120 anni dalla nascita, Francesco Messina, scultore certamente tra i maggiori dell’ultimo secolo, con la mostra “Francesco Messina. Prodigi di bellezza. 120 opere a 120 anni dalla nascita”, che sarà inaugurata il 18 dicembre ed aperta al pubblico gratuitamente dal 19 dicembre al 27 febbraio 2022.

A promuovere questa grandiosa retrospettiva sono il Comune e l’Arcidiocesi di Vercelli con la collaborazione della Fondazione Messina e di Nicola Loi Studio Copernico, Milano.

Le tre sedi accolgono grandi marmi, molti bronzi e ritratti di amici e colleghi – memorabili, tra i tanti, quelli di Lucio Fontana, Salvatore Quasimodo, Riccardo Bacchelli (con il monocolo), Alfonso Gatto, Arturo Tosi, Eugenio D’Ors, mentre tra le figure femminili, in particolare danzatrici, il ritratto di Carla Fracci, Luciana Savignano e Aida Accolla. Non mancano opere dipinte di fascino assoluto, Lia Ranza, Isabella Ostini e Vittoria Leone. Tra le opere presenti nell’ARCA una sezione è dedicata ai cavalli, che ci ricordano immediatamente l’immagine del grande cavallo morente modellato nel 1966 per il Palazzo della Rai di Roma.

Nel Palazzo Arcivescovile e nell’ex chiesa di San Vittore trovano naturale collocazione (in ambienti di particolare suggestione, soprattutto la sede del vescovo di Vercelli dove nel salone è esposta la cronotassi dei ritratti di tutti i Vescovi appartenuti alla storia della Diocesi) le opere di carattere religioso, come uno dei bozzetti in bronzo della grande statua di Pio XII (San Pietro in Vaticano) e quello di San Filippo Neri, il Giobbe ignudo e inginocchiato del 1933, con l’umile corda che gli cinge i fianchi, o l’Adamo e Eva del 1956, fragili pur nella maestosa possanza dei corpi, che si stringono l’uno all’altra con lo sguardo interrogativo rivolto nella lontananza. Molte altre sono le opere a carattere religioso, come il cardinale Schuster, la deposizione memore della Pietà Rondanini, le bellissime formelle (bozzetto) in bronzo dorato per la Santa Caterina collocate sugli spalti di Castel Sant’Angelo a Roma.

La mostra conferma e svela una volta di più la maestria scultorea di Francesco Messina, non casualmente presente alle Biennali di Venezia del 1922, 1928, 1930, 1932, 1942 (sala personale, vincitore del premio internazionale di scultura), 1956 (sala personale). A Messina sono state dedicate importanti mostre personali (quella di esordio si tiene alla galleria Milano del 1929, presentata da Carlo Carrà) e collettive in tutti i continenti.... leggi il resto dell'articolo»

Francesco Messina – annota Sandro Parmiggiani, autore del saggio in catalogo – si colloca nella linea italiana della grande scultura del Novecento che, come scrive Antonio Paolucci, si dipana da Wildt, attraverso Arturo Martini, Marino Marini, Giacomo Manzù, Messina stesso, fino a Giuliano Vangi. Salvatore Quasimodo, amico di una vita, lo definì “spirito apollineo e meditativo”. Messina ha innestato tutta la sua opera sulla tradizione, da quella egizia, greco-romana e rinascimentale, arrivando all’Ottocento e ai suoi contemporanei. Nella sua opera si riscontra la fedeltà ad un rigore antico, ai suoi esiti più alti, e in questo sta anche la sua modernità. Questa fascinazione per le opere del passato può essere letta in filigrana in molte sculture della mostra e ci appare del tutto esemplare ciò che scrisse De Chirico nel 1938, nella presentazione dell’esposizione personale alla Galleria ‘La Cometa’ di Roma: ‘Le sculture di Francesco Messina, ovunque si trovino, fanno piacere a guardare, vivono con gli uomini e li consolano con la loro presenza’”.

L’esposizione è accompagnata da un prestigioso catalogo – monografia in coedizione tra Polistampa Firenze e Studio Copernico Milano.

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Mostra: Francesco Messina. Prodigi di bellezza. 120 opere a 120 anni dalla nascita

Vercelli

Apertura: 19/12/2021

Conclusione: 27/02/2022

Organizzazione: Comune e l’Arcidiocesi di Vercelli

Curatore: Marta Concina, Daniele De Luca e Sandro Parmiggiani

Indirizzo: Vercelli

ARCA, piazzetta S. Marco 1:

Orari di visita: giovedì-domenica dalle ore 10.00 alle ore 19

Palazzo Vescovile, piazza Alessandro d’Angennes, 5;

Orari di visita: giovedì-domenica dalle ore 14.00 alle ore 18

Ex Chiesa di San Vittore, largo d’Azzo: vista dall’esterno

L'ingresso alla mostra è gratuito.

Prenotazione obbligatoria, scrivendo una e-mail all'indirizzo di posta elettronica: mostre@gmail.com

oppure rivolgendosi al numero 3383473682, contattabile dalle 10 alle 19 dal giovedì alla domenica. Prenotazione anche in ARCA negli stessi orari.

Green pass obbligatorio

Sito web per approfondire: https://www.comune.vercelli.it/