
"From Planet To Plate" è il tema scelto per la terza edizione di "Yeast Photo Festival 2024", il festival internazionale che unisce fotografia, cibo e arti visive per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente.
La terza edizione della kermesse dal 19 settembre al 3 novembre, diffusa sul territorio, si svolge nel Salento tra Matino e Lecce.
Malika Ayane e "Pupillo" dei Negramaro sono i protagonisti di due eventi di presentazione, che avranno luogo nei giorni giovedì 19 settembre e venerdì 20 settembre, rispettivamente al Palazzo Scarciglia di Lecce e in Piazza San Giorgio, a Matino, entrambi alle ore 18:00. Sabato 21 sarà la volta dell'artista sonoro Arrogalla.
I Dj set con Arrogalla e Pupillo sono riservati ai possessori di Yeast Photo Festival pass e su invito.
Fil rouge della manifestazione una riflessione che parte dal consumo alimentare per capire il suo impatto in termini di produzione e sostenibilità ambientale e sociale.
I nostri piatti, parafrasando Claude Lévi Strauss, sono il linguaggio attraverso il quale la società traduce inconsciamente la sua struttura. Non abbiamo spesso consapevolezza di quello che mangiamo. Ignoriamo che dietro un frutto trendy come l'avocado vi siano storie di criminalità organizzata e sfruttamento delle risorse idriche. Che la carne che consumiamo e che spesso importiamo dal Brasile abbia esiti devastanti sull'ambiente, alimentando la crisi climatica, che a sua volta costringe a sperimentare nuove colture tropicali in Sicilia. Che le filiere e i sistemi di produzione generano conseguenze non solo a livello climatico, ma anche sulla salute pubblica.
Il cibo che consumiamo racconta un intero sistema tecno-sociale che contamina ogni angolo del pianeta, alterando il complesso rapporto tra uomo e ambiente. Sono alcune delle riflessioni che ci consegnano i 15 progetti di Yeast Festival.... leggi il resto dell'articolo»
Un panino, una pizza, il "finger food" di un aperitivo. Gesti quotidiani e banali, eppure il cibo che consumiamo ogni giorno produce impatti spesso enormi sul mondo, in termini di sostenibilità climatica e sociale. Dietro mode e tendenze, come quella dell'avocado (che richiede una quantità d'acqua 12 volte superiore a quella necessaria per un pomodoro), troviamo storie di resistenza, di difesa delle risorse e dei diritti.
Cosa avete mangiato oggi? A colazione, a pranzo, a cena, e come spuntino? E ieri? Da dove avete preso gli ingredienti? Dal mercato, dal supermercato, dal ristorante o dal vostro giardino? Sono stati cucinati freschi o trasformati?
"Domande – spiega la Direttrice artistica del festival Edda Fahrenhorst – che ci invitano a riflettere sul nostro cibo quotidiano e sulla sua provenienza. Siete consapevoli che una salsiccia implica l'uccisione di un animale? Sapete che i pesticidi agricoli sono spesso utilizzati per garantire una crescita stabile di cereali e ortaggi? E che in alcune parti del mondo c'è chi lotta per l'acqua necessaria a far crescere un avocado? Questi fatti non solo aumentano la nostra consapevolezza riguardo al cibo, ma sollevano anche importanti questioni sociali e ambientali. Per questo motivo, la terza edizione di Yeast Photo Festival è intitolata "From Planet to Plate".
La manifestazione - diretta da Flavio & Frank, Veronica Nicolardi e curata da Edda Fahrenhorst - quest'anno intende infatti esplorare i diversi aspetti del consumo alimentare quotidiano, per capire come anche il semplice gesto del mangiare impatti sul mondo sia in termini di produzione che di dinamiche ambientali e sociali.
Lo fa attraverso la forza creativa e generativa di artisti e curatori, con le loro storie ribelli che sprigionano energia visionaria (Yeast, "lievito" in inglese, intende evocare fermento culturale) connessa alla terra, all'etica del lavoro e al rispetto per la natura.
Concetti da cui muove la nuova identità visiva che accompagna la terza edizione del festival: linee orizzontali per rappresentare i vari strati della Terra, che irradiata dai raggi del sole (le linee bianche verticali) genera piante, cibo e la stessa vita, illustrata dalle linee oblique a ventaglio.
Tra i progetti in programma quello della fotografa e artista visiva Alessia Rollo, che presenterà una produzione originale - prodotta dal festival - interamente realizzata nel territorio che ospita la manifestazione.
Terza edizione che conferma le collaborazioni con la Masseria Le Stanzie a Supersano e con ArtWork. Quest'ultima permetterà l'esposizione di due mostre del festival a Lecce, presso il Chiostro dell'Ex Seminario e Palazzo Scarciglia.
Alle sedi delle passate edizioni si aggiungono le due nuove nella provincia di Lecce: Castrignano dei Greci, nel Palazzo de Gualtieris, le cui origini rimontano all'età Romana, grazie alla collaborazione con Kora - Contemporary Arts Center; e Ràcale, all'interno della millenaria chiesa di Santa Maria La Nova e annesso convento.
Il cuore della manifestazione rimane a Matino, ma come spiegano gli organizzatori, in linea con le precedenti edizioni, si continua a lavorare per creare un evento sempre più articolato e diffuso sul territorio.
Nei giorni di inaugurazione, dal 19 al 22 settembre 2024, si svolgeranno letture portfolio, visite guidate, talk, masterclass, incontri formativi per aziende e dj-set. Un insieme di iniziative per favorire la contaminazione culturale: il palco di Yeast infatti accoglierà esperti di fotografia, food, sviluppo sostenibile e musicisti, con l'obiettivo di coinvolgere un pubblico sempre più ampio.
Il Festival è organizzato dalle associazioni culturali Besafe e ONTHEMOVE.
Partnership con Mia Photo Fair
La rinnovata partnership con MIA Photo Fair nell'ambito del premio IRINOX SAVE THE FOOD porta nel circuito espositivo di Yeast Photo Festival il progetto vincitore della call Welcome to Yesterday del fotografo russo Alexander Yegorov.
Un'interpretazione poetica e visiva della tradizione di riunirsi per mangiare in compagnia, un'opportunità di connessione e condivisione, un momento in cui non c'è posto per il conflitto. Le tavole imbandite con gli avanzi e le stoviglie nelle sue immagini diventano simbolo di positività, rappresentando il passato e nutrendo la speranza per il futuro.
Le giornate formative
Un tassello centrale di Yeast Photo festival 2024 è rappresentato dalle giornate formative in programma per il mese di ottobre, tutte dedicate alla sostenibilità (ambientale, sociale ed economica) delle attività imprenditoriali. Al centro del dibattito, inevitabilmente, gli assetti organizzativi, le policy aziendali e gli strumenti di programmazione e rendicontazione della sostenibilità, declinata secondo il paradigma dei fattori «ESG».
La prima giornata formativa - Sostenibilità nelle imprese: il fattore environmental.
Economia circolare, transizione 5.0, greenwashing - affronterà il tema degli accorgimenti e dei protocolli posti a tutela dell'ambiente da parte delle imprese nello sviluppo del loro business, riservando particolare attenzione agli investimenti, anche pubblici, finalizzati a veicolare la transizione ecologica, alle politiche ambientali d'impresa e alla comunicazione della sostenibilità verso enti pubblici e privati.
Sostenibilità nelle imprese: il fattore social. Sfruttamento dei lavoratori e screening della filiera produttiva è il tema della seconda giornata formativa dedicata allo studio delle strategie aziendali atte a garantire il rispetto delle politiche sociali all'interno delle imprese, con particolare attenzione ai presidi di tutela dei diritti dei lavoratori lungo tutta la supply chain.
Durante la terza ed ultima giornata - Sostenibilità nelle imprese: il fattore governance. Gli assetti organizzativi a garanzia della legalità e della sostenibilità - sarà analizzata la portata degli adeguati assetti organizzativi aziendali, utili a garantire una governance sana e oculata, garante della sostenibilità e della continuità d'impresa.
Gli speaker coinvolti saranno illustri professionisti - avvocati, commercialisti, ingegneri, docenti universitari, esponenti aziendali - legati dalla comune esperienza maturata, ciascuno nel proprio settore, nella gestione della sostenibilità.
La direzione scientifica delle giornate formative è affidata a Michele Bonsegna, avvocato penalista del foro di Lecce, specializzato nel ramo del diritto penale d'impresa e dell'organizzazione aziendale, e Luigi Tarricone, giurista d'impresa e della sostenibilità.
Besafe Associazione Culturale nasce da una costola di Besafe Studios Coworking: quattro professionisti artigiani operanti nel settore della comunicazione visiva che, dal 2013, producono eventi culturali distinti per la loro natura innovativa, e che nel 2020 hanno dato vita al progetto Yeast Stories. Nel 2021 hanno dato vita al progetto Yeast - HUMAN BIODIVERSITY.
L'associazione culturale ONTHEMOVE nasce nel 2010 con l'obiettivo di diffondere e promuovere la fotografia contemporanea alla ricerca di nuove visioni e forme originali di comunicazione visiva. Dal 2011 organizza il festival internazionale di fotografia Cortona On The Move, oggi punto di riferimento internazionale.
Organizzato dalle associazioni culturali Besafe e ONTHEMOVE
Gli artisti e le opere
Il tema della salute è al centro del lavoro di Pablo E. Piovano, che ha documentato l'impatto degli agrofarmaci. In The Human Cost - esposto a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino (Lecce) - il fotografo documentarista argentino in tre anni ha esplorato il Nord, il Centro e le coste dell'Argentina, percorrendo 15mila km. Il risultato della sua ricerca è un reportage che mette a fuoco e denuncia le gravi conseguenze sulla salute umana dovute all'uso degli agrofarmaci, come il glifosato. In mostra per la prima volta in Italia l'intero corpus fotografico.
Dove viene prodotto il nostro cibo? E come viene distribuito nel mondo? In Food for Thoughts - in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino, - il fotografo e regista Kadir van Lohuizen segue l'intero processo in Kenya, Stati Uniti, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Cina e Paesi Bassi, suo Paese d'origine, e indaga sull'impatto che il nostro consumo alimentare ha sull'ambiente, sulla salute pubblica e sull'economia.
Il progetto di Seif Kousmate, Waha واحة, (oasi in italiano, in collaborazione con ArtWork, pure in mostra per la prima volta in Italia nel Chiostro dell'Antico Seminario a Lecce), artista visivo cresciuto nel Sud del Marocco, vuole approfondire la conoscenza della vita intorno alle oasi. Un lavoro, frutto di una ricerca durata 4 anni, che attraverso nuovi processi e narrazioni visive mira a comprendere il complesso rapporto tra l'uomo e il suo ambiente.
Ambiente che nel Centro America è sottoposto all'enorme pressione delle coltivazioni estensive dell'avocado. Un frutto protagonista della domanda mondiale, oggi presente nei nostri piatti. Il regista tedesco Axel Javier Sulzbacher è andato nella regione dei Michoacán in Messico (una delle principali aree di produzione), documentando in Green Shades - In mostra per la prima volta in Italia, esposto a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino - non solo la devastazione delle foreste, abbattute per far posto ai campi, ma le infiltrazioni dei cartelli della droga, attratti dagli enormi profitti generati dal commercio dell'oro verde.
Coltivazioni tropicali che stanno crescendo rapidamente anche in Sicilia, proprio come conseguenza dell'adattamento ai cambiamenti climatici. Uno dei temi protagonisti di Tropicalia (in collaborazione con Cantina San Donaci e Masserie Le Stanzíe), progetto del duo fotografico Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni. Il progetto fotografico, tra i finalisti della categoria "Ambiente", è stato esposto a Milano (al Museo Diocesano) in occasione della mostra collettiva itinerante Sony World Photography Awards 2024. Per la prima volta a Yeast sarà presente come mostra personale, esposta a Masseria Le Stanzíe a Supersano (Lecce).
La produzione del cibo e le sue conseguenze sul clima vengono affrontate da Carolina Arantes in Holy Cow (a cura di Lars Lindemann, in mostra per la prima volta in Italia, a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino), che racconta come viene prodotta la carne che mangiamo oggi nel mondo, e da chi. Una bistecca su quattro infatti proviene dal Brasile, e quindi l'industria dell'esportazione di carne è di grande impatto per l'ambiente e l'alimentazione. L'anno scorso il mercato brasiliano della carne ha raggiunto il record di 9,75 miliardi di dollari e oltre 2,25 milioni di tonnellate di carne esportata. Una domanda trainata dall' ingresso dalla Cina, ma tra i quali figura anche l'Italia.
Il rapporto tra essere umano e natura è al centro anche del progetto, in mostra per la prima volta in Italia nella Macelleria Ex Nau a Matino, Mijn Duifje (my dove / my lovely) - A pact between a man and a bakery di Nynke Brandsma, fotografa e artista visiva olandese. Il suo lavoro parla di giudizi, di storie metropolitane nascoste, di sicurezza, di cibo, di possibilità, di ricerca e soprattutto dell'amore di una persona per un volatile.
In mostra per la prima volta in Europa e in Italia, a Palazzo Scarciglia (Lecce), anche Merci pour ton agréable visite, les jolies fleurs et les délicieuses fraises (Grazie per la piacevole visita, per i bei fiori e per le deliziose fragole che mi hai fatto assaggiare, a cura di Edda Fahrenhorst & Veronica Nicolardi, in collaborazione con ArtWork), di Sarah Boutin è un lavoro fotografico, sviluppato per più di due anni, con un approccio poetico-documentaristico all'interno del convento dell'ordine delle Suore della Carità del Québec. Qui, l'artista visiva e ricercatrice canadese ha avuto occasione di conoscere un'amica d'infanzia della nonna scomparsa, Jacqueline, una religiosa novantenne. I tre giorni trascorsi con lei nella casa di riposo del convento hanno dato a Boutin la possibilità di avvicinarsi a un tempo di serenità, scandito dalle attività del convento.
Reportage fotografici di denuncia, storie della crisi climatica, l'impatto dell'industria alimentare sul pianeta. E ancora storie che celebrano la resistenza indigena alla devastazione dell'ecosistema, come The Forest Knows (con il contributo di Comune di Racale e in collaborazione con OTM Company, progetto realizzato grazie a Fondazione Guglielmo Giordano e Aboca). È la vicenda del popolo Asháninka del villaggio di Apiwtxa, narrata attraverso gli scatti di Nicoló Lanfranchi, esposti nella Chiesa di Santa Maria La Nova a Recale (Lecce). I fondatori del villaggio, i fratelli Piyãko hanno piantato milioni di alberi, lottando per preservare il territorio e la cultura degli Asháninka. Un impegno che ha permesso di trasformare terre un tempo devastate in una rigogliosa foresta ricca di cibo, frutta e piante medicinali. Il villaggio di Apiwtxa ha così raggiunto la sicurezza alimentare e l'autonomia, e il suo popolo ha potuto mantenere un equilibrio tra il loro stile di vita, la loro cultura e la modernità.
A Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino si potrà ammirare il lavoro di Florian W. Müller che presenta CŪ, dove diversi organi e singole parti di un animale vengono artisticamente innalzate su un piedistallo e possono così entrare in dialogo con lo spettatore. Il progetto fotografico, che affianca l'immagine main del cuore, è stato realizzato in esclusiva per Yeast International Photo Festival ed è quindi un'anteprima assoluta.
L'impatto della crisi climatica sui vigneti di Château Palmer (fiume Garonna, Francia) è lo sfondo da cui prende le mosse Henrike Stahl con L'Arc Sera Parmi Les Nuages (L'arco sarà tra le nuvole, a cura di Inas Fayed), in mostra per la prima volta in Italia all'interno dell'Ex Oleificio Barone a Matino. La fotografa tedesca si è ispirata ai metodi naturali utilizzati dall'azienda: ad esempio, ha immerso le stampe nel vino o nell'acqua del vicino fiume Garonna. Infine, Stahl disporrà le stampe in una bottiglia di vino per poi riporla in cantina con gli altri contenitori: il suo messaggio è per posteri.
FEAST NO MORE Ipertrofia alimentare nella Collezione di Fotografia Vernacolare di Jean-Marie Donat (a cura di Krzysztof Candrowicz ed esposto a Palazzo Marchesale Del Tufo a Matino) propone la collezione di fotografie vernacolari di Jean-Marie Donat, con una selezione di immagini in mostra realizzata in esclusiva per Yeast Photo Festival. Vivaci scatti di mucche sorridenti e di galline divertite, ritratti su manifesti pubblicitari, esempio dalla narrazione capitalista della felicità consumistica. In apparenza semplicemente divertenti, le fotografie dissimulano una visione critica più profonda dell'industria alimentare.
Kateřina Sýsová propone Kukbuk (in collaborazione con Centro Ceco di Roma, Comune di Castrignano de' Greci e Kora Centro del Contemporaneo e il supporto di ECOSERVIS spol. s.r.o), una guida visiva alla cultura culinaria ceca. Le immagini, in mostra per la prima volta in Italia all'interno di Kora Centro del Contemporaneo a Castrignano de' Greci (Lecce), e composte in modo espressivo e sotto forma di sketch visivi, esplorano le usanze e le convenzioni tipiche della ristorazione ceca. Sýsová concepisce le proprie fotografie come opere che possono essere lette da molteplici punti di vista. In primo luogo come una sorta di puzzle visivo; inoltre, con l'umorismo visivo solleva questioni più ampie sull'influenza del passato sul presente, sul rapporto tra immagine e parola e sulle questioni di genere associate al piacere dell'osservazione.
Alessia Rollo con Don't Play With Food, esposto in outdoor a Matino (progetto commissionato da Yeast Photo Festival e quindi un'anteprima assoluta) vuole esplorare le diverse relazioni che il cibo può attivare, ma anche comprendere i vari aspetti di un luogo, le abitudini culturali e sociali, le questioni ambientali che passano attraverso il cibo.
Tra i progetti da segnalare ancora Welcome to Yesterday, prima personale in Italia del fotografo Alexander Yegorov, vincitore del Premio IRINOX SAVE THE FOOD, in collaborazione con MIA Photo Fair e Irinox. Il suo lavoro, esposto a Matino, rappresenta una elaborazione poetica e visiva sulla tradizione di riunirsi per gustare il cibo. L'incontro a tavola, per le diverse occasioni, è una parte importante della cultura. Non c'è posto per i conflitti quando si mangia insieme. In tale contesto, le fotografie degli avanzi sono la prova che qualcosa di positivo sta accadendo, l'artefatto del passato e la speranza per il futuro.
Letture portfolio
Sabato 21 settembre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 tornano le letture portfolio di Yeast Photo Festival, nella Sala Scuderie del Palazzo Marchese del Tufo, in Piazza San Giorgio a Matino (Le). Tutti gli iscritti avranno la possibilità di presentare i propri lavori a photo editor e professionisti nazionali e internazionali. Un'occasione per perfezionarsi e capire come muoversi nell'odierno panorama fotografico. Tutti gli incontri sono prenotabili a questo link.
I "lettori" di questa edizione sono Krzysztof Candrowicz, Curatore interdisciplinare, sociologo, ricercatore, facilitatore di progetti e attivista. Cofondatore e membro della Foundation of Visual Education e del Fotofestiwal di Lodz, ex direttore dell'Art Factory e del Lodz Art Center (Polonia). Claudio Composti, fondatore e direttore artistico di mc2gallery a Milano, galleria specializzata in fotografia e fondatore della piattaforma online Periscope Photoscouting per la scoperta e valorizzazione di giovani artisti fotografi, italiani e internazionali. Veronica Daltri ha lavorato come photo editor per la rivista Internazionale e ora al quotidiano il manifesto, dove oltre al giornale, segue la sezione di fotografia online. Collabora spesso con la casa editrice Rvm e altre realtà indipendenti.
Mike Gamio invece è uno dei due titolari dell'agenzia Fotogloria | Office for photographic collaboration, con sede ad Amburgo (Germania), specializzato in clientela del mondo della comunicazione aziendale, ciò grazie alla sua ottima rete di fotografi e registi. Lars Lindemann è un curatore, editor e direttore creativo. È stato membro di giuria in diversi concorsi fotografici nazionali e internazionali, tra i quali il Prix Carmignac du Photojournalisme e il World Press Photo, edizioni 2020 e 2021.
Mohamed Somji è il direttore di Gulf Photo Plus (GPP): si tratta di una galleria e di una organizzazione comunitaria con sede a Dubai che dal 2004 coltiva pratiche visive in ambito fotografico negli Emirati Arabi Uniti e nell'intera regione MENASA. È co-curatore del biennale BredaPhoto Festival nei Paesi Bassi. Jan von Holleben è fotografo e Direttore di Kids Photography, vive e lavora tra Parigi (Francia) e Berlino (Germania). I suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo e hanno vinto prestigiosi premi. Ha pubblicato più di 20 libri per bambini e libri d'artista, editi in 16 lingue.
Yeast Photo Festival 2024
From Planet To Plate
Matino - altri luoghi
Apertura: 19/09/2024
Conclusione: 03/11/2024
Organizzazione: Direzione di Flavio & Frank, Veronica Nicolardi
Curatore: Edda Fahrenhorst
Indirizzo: Palazzo Marchesi del Tufo, Piazza San Giorgio - 73046 Matino (LE)
Inaugurazione: dal 19 al 22 settembre
Biglietto: Intero 10 € | Ridotto 8 € gruppi di 10 persone paganti, studenti sotto i 26 anni, Over 65, accompagnatori disabili | Scuole 3€ | Gratuito Under 14, Disabili, Abitanti di Matino dietro presentazione di un documento di identità valido | Yeast Photo Festival riserva a tutte le classi delle scuole primarie e secondarie (primo e secondo livello) un biglietto speciale comprensivo di visita guidata.
I luoghi ed orari del festival
- Palazzo Marchesi del Tufo, Piazza San Giorgio, Matino | Lunedì chiuso, martedì-venerdì 16-19, Sabato e domenica 10-12.30 e 16-20
- Macelleria Ex Nau, Via Vittorio Emanuele II, Matino | Lunedì chiuso, martedì-venerdì 16-19, Sabato e domenica 10-12.30 e 16-20
- Aranceto, Via Vittorio Emanuele II, Matino | Lunedì chiuso, martedì-venerdì 16-19, Sabato e domenica 10-12.30 e 16-20
- Distilleria De Luca, Via Roma, Matino | Lunedì chiuso, martedì-venerdì 16-19, Sabato e domenica 10-12.30 e 16-20
- Masseria Le Stanzie, SP362 Km 32.900 Supersano – Cutrofiano
- Chiostro del Palazzo dell'Antico Seminario diocesano - P.za del Duomo, Lecce | Tutti i giorni 9-21
- Palazzo de Gualtieris - Sala Forni, Castrignano dei Greci (Lecce)
- Kora Contemporary Arts Center, Castrignano dei Greci (Lecce) | Lunedì chiuso, Martedì e mercoledì 10-18, Giovedì e venerdì 10-20, Sabato e domenica 18-22
- Chiesa di Santa Maria La Nova e annesso convento, Ràcale (Lecce) | Lunedì chiuso, martedì-venerdì 16-19, Sabato e domenica 10-12.30 e 16-20 (orari in attesa di conferma) - Palazzo Scarciglia, Lecce | Tutti i giorni 10-16 (orari in attesa di conferma)
Catalogo: Yeast Photo Festival 2024. A cura di Edda Fahrenhorst, edito da OTM Company srl, prezzo di vendita 15€
Sito web per approfondire: https://www.yeastphotofestival.it/