
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre annuncia l'apertura del primo capitolo della mostra a cura di Eva Fabbris Gli anni. Episodi di storia dell'arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi, un progetto espositivo concepito come un formato in progress.
Gli anni propone un dialogo tra la collezione del Madre e importanti collezioni pubbliche e private, principalmente della città di Napoli. Attraverso opere emblematiche, la mostra evoca momenti e produzioni artistiche di rilievo avvenute in questo territorio, raccontando una storia collettiva e celebrando la memoria condivisa.
Per questo primo capitolo, per esempio, viene esposta nelle sale del museo l'opera di Carlo Alfano Delle distanze dalla rappresentazione (1968-1969), originariamente mostrata nel 1969 presso la galleria Modern Art Agency di Lucio Amelio e acquisita nella collezione del Madre con finanziamento della regione Campania nel 2013. Nel percorso di mostra, Nord, Sud, Est, Ovest giocano a Shanghai è stata invece concepita e presentata nel 1989 da Luciano Fabro presso il Museo di Capodimonte, che collabora ora a questa mostra in veste di prestatore, così come il Parco Archeologico di Pompei, che concede in prestito una delle fotografie scattate da Luisa Lambri presso la Casa di Giulia Felice nel 2020, nel contesto del progetto Pompeii Commitment. Altra presenza di assoluto rilievo è una raccolta di fotografie realizzate da Nan Goldin tra Napoli e la costiera Sorrentina tra il 1986 e 1996, di cui tre sono in prestito dalla collezione del Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea. Il Madre ribadisce così il suo ruolo centrale nel promuovere la ricerca e la collaborazione in una autorevole rete inter-istituzionale.
Altrettanto importante vuole essere l'attenzione riservata alle collezioni private e alle gallerie della città che più profondamente hanno contribuito alla presenza di artisti sul territorio e alla conseguente realizzazione in loco di produzioni di rilievo internazionale.
Il titolo della mostra si ispira al celebre romanzo di Annie Ernaux, premio Nobel per la letteratura 2022. Nel suo libro, la descrizione di fotografie e memorie personali si trasforma in un affresco autobiografico e una cronaca corale e storiografica. In "Les années", Ernaux avverte che immagini e ricordi privati sono destinati a scomparire nel flusso della storia; questa mostra propone di considerare le opere d'arte come un antidoto al processo di oblio, evocato dall'autrice. La scomparsa delle immagini evocata nelle prime poetiche pagine del libro è stata punto di partenza per l'elaborazione del concept che ha portato alla definizione del logo di mostra da parte dello studio grafico Left Loft.... leggi il resto dell'articolo»
La narrazione proposta dalla mostra, scandita in momenti ed episodi, segue una struttura non cronologica che intende riflettere la natura fluttuante della memoria umana, offrendo al pubblico una visione dinamica che procede per scarti e rimandi. A testimonianza del processo di studio in continuo sviluppo su cui Gli anni è basato, ulteriori sale espositive e opere verranno integrate nel percorso espositivo dopo l'apertura, e altri capitoli espositivi faranno seguito al primo.
A conferma dell'attenzione da sempre rivolta dal Madre alla produzione artistica del presente, la mostra include anche due artisti che espongono a Napoli per la prima volta – Valerio Nicolai e Andrew Norman Wilson – e integra due "mostre nella mostra" le cui premesse metodologiche – rispettivamente 'curatela d'artista sulla collezione del Madre' ed 'esposizione d'archivio' – verranno riproposte anche nei successivi capitoli de Gli anni.
Federico Del Vecchio, artista campano, ha utilizzato la collezione del museo come materiale di ricerca per concepire il progetto espositivo La Chimera, che introduce le opere come costruzioni immaginative e simboliche che fondono elementi eterogenei per creare significati mutevoli; le opere della collezione permanente del museo Madre – Vettor Pisani e Luciano Caruso – entrano qui in dialogo con le opere di artisti di generazioni più giovani – Benni Bosetto, Helena Hladilová e Del Vecchio stesso.
Lācis/Benjamin, a standstill è un nucleo espositivo che approfondisce la relazione tra la regista, attrice e teorica lituana Asja Lācis e il filosofo tedesco Walter Benjamin, portando in dialogo tre opere dell'artista Dora García con un display di documenti a cura di Andris Brinkmanis e Valentina Di Rosa. Il museo Madre intesse un dialogo con l'Università di Napoli L'Orientale e il Goethe Institut Neapel, per celebrare il centenario dell'incontro tra i due intellettuali, avvenuto a Capri nel 1924. Il progetto esplora vicende fondamentali per l'evoluzione del concetto di Storia, la definizione di Napoli come "città porosa" e le ramificazioni del pensiero femminista.
In mostra le opere di Carlo Alfano (Napoli 1932 - 1990), Oli Bonzanigo (Milano, 1989), Benni Bosetto (Milano, 1987), Luciano Caruso (Foglianise, 1944 - Firenze, 2002), Federico Del Vecchio (Napoli, 1977), Maria Adele Del Vecchio (Caserta, 1976), Luciano Fabro (Torino, 1936 - Milano, 2007), Dora García (Valladolid, 1965), Nan Goldin (Washington, 1953), Helena Hladilová (Kroměříž, 1983), Mimmo Jodice (Napoli, 1934), Allan Kaprow (Atlantic City, 1927 - Encinitas, 2006), Luisa Lambri (Como, 1969), Mark Leckey (Birkenhead, 1964), Valerio Nicolai (Gorizia, 1988), Piero Manzoni (Soncino, 1933 - Milano, 1963), Francesco Matarrese (Molfetta, 1950), Ugo Mulas (Pozzolengo, 1928 - Milano, 1973), Hidetoshi Nagasawa (Tonei, 1940 - Ponderano, 2018), Vettor Pisani (Bari, 1934 - Roma, 2011), Ugo Rondinone (Brunnen, 1964), Andrew Norman Wilson (Medfield, 1983).
Gli anni: PUBLIC PROGRAM
Le opere esposte ne Gli anni diventano un palinsesto su cui costruire narrazioni storiografiche, storico-artistiche, politiche, antropologiche e sociologiche, in linea con una concezione del museo come luogo di produzione di pensiero trans- disciplinare. A partire da gennaio 2025, infatti, sono attivati due public program de Gli anni: il primo dedicato a vere e proprie lezioni di storia recente d'Italia, e il secondo a incontri focalizzati sugli artisti in mostra.
La rassegna Diari di un decennio che fugge a cura di Gennaro Carillo, avrà luogo dal 9 gennaio 2025 al 14 aprile 2025, presso la Sala Madre del museo. Con questa rassegna, strutturata in quattro tavole rotonde, il Madre intende dare vita a un ciclo di appuntamenti mensili che abbia come obiettivo quello di raccontare, o semplicemente evocare, la storia di un decennio attraverso l'approfondimento di un evento, un oggetto o una memoria collettiva in grado di restituire lo spirito del tempo. Il primo appuntamento previsto per il 9 gennaio 2025 e intitolato Petrolio. Una storia italiana tra realtà e finzione, vedrà in dialogo Luca Peretti, storico del cinema e delle culture italiane, docente presso l'Università di Warwick nel Regno Unito; Carmen Pellegrino, scrittrice e storica italiana; e Miguel Gotor, storico, politico e saggista italiano.
Con Gli Anni. Storie, Olga Scotto di Vettimo, docente dell'Accademia di Belle Arti di Napoli, darà vita a una serie di incontri e interviste con i principali protagonisti della mostra e della scena artistica del territorio.Alcuni incontri prenderanno la forma di conferenze, altri andranno invece a comporre le puntate di un podcast nel quale verranno raccolte voci e aneddoti che, partendo dalle opere presenti ne Gli Anni, racconteranno le storie delle opere e di chi le ha portate fin lì. La prima puntata de Gli Anni. Storie propone una conversazione tra Olga Scotto Di Vettimo e Flavia Alfano sul lavoro Delle distanze dalla rappresentazione (1968-1969) di Carlo Alfano.
Gli anni: DIDATTICA
In occasione de Gli anni il museo Madre lancia la sua nuova offerta formativa. Il programma educativo del museo Madre si reinventa elaborando nuovi laboratori e visite guidate rivolte a bambini, agli adolescenti, alle loro famiglie, ma anche alle scuole di vario ordine e grado, alle donne incinte e alle neomamme e a comunità specifiche del territorio. Ad arricchire l'offerta anche laboratori d'artista condotti da vari ospiti, tra cui artisti, scrittori e musicisti. Le attività, pensate e realizzate dagli artisti, verranno accompagnate e supportate dagli educatori del museo Madre, che, grazie alla loro consolidata esperienza, sapranno orientare al meglio il lavoro di tutti i partecipanti. Il nuovo programma educativo del museo Madre prevede, inoltre, l'inclusione stabile, nel percorso museale, di alcuni strumenti interattivi che accompagneranno la visita dei più piccoli all'interno degli spazi museali: mappe, schede interattive, giochi ed esercizi, rivolti a stimolare l'autonomia e il senso critico di chiunque vorrà portarli con sé durante la propria visita al museo.
Mostra: Gli anni
Episodi di storia dell'arte a Napoli dagli anni Sessanta a oggi
Napoli - museo Madre
Apertura: 19/12/2024
Conclusione: 19/05/2025
Organizzazione: museo Madre
Curatore: Eva Fabbris
Indirizzo: Via Luigi Settembrini, 79 - 80139 Napoli
Orari:
Monday, Wednesday, Thursday, Friday and Saturday
10 a.m. to 7:30 p.m.
Sunday
10 a.m. to 8 p.m.
Tuesday
Weekly closing day
Last admission is one hour before closing
Biglietti:
Full Price: € 8,00
Reduced: € 4,00
Madre is part of the circuit CampaniaArtecard
Sito web per approfondire: https://www.madrenapoli.it
Facebook: madrenapoli
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