
La mostra mette in luce le peculiarità tecniche, l’abilità e l’eccentricità dei singoli artisti in relazione al mercato dell’immagine dell’epoca che richiedeva di trattare soggetti precisi, luoghi e volti ben noti al pubblico, temi e personaggi alla moda.
Scorci di ponti, cascate, quartieri di Edo, di Kyoto e delle province più lontane, insieme ai volti, all’eleganza dei kimono e alla sensualità delle donne più belle dell’epoca dipingono il quadro di una società e accompagnano l’osservatore, di allora come di oggi, nei luoghi e nelle località frequentati dai tre maestri e dai loro contemporanei.
Le opere di Hokusai, Hiroshige e Utamaro suddivise in cinque sezioni all'interno della mostra presentano i temi e i soggetti più rappresentati tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, intorno ai quali si svilupparono inevitabilmente rivalità, prima ancora che tra gli artisti, tra gli editori che producevano le opere e si contendevano i migliori pittori, incisori e stampatori per dar vita a serie di stampe sempre diverse, verticali, orizzontali, a forma di ventaglio o in formato di libro per soddisfare un mercato dell'editoria sempre più esigente e ampio.
Ognuno dei tre grandi maestri dell’ukiyoe, Hokusai, Hiroshige e Utamaro, si è distinto con una serie tematica specifica fino a renderla un best seller obbligando gli altri a cimentarsi sullo stesso soggetto alla moda per ricavarsi il proprio spazio sul mercato. In questo modo risulta chiaro ad esempio perché alle Trentasei vedute del Fuji di Hokusai (1830-32 circa) seguirono, a distanza di quasi vent’anni, anche Trentasei vedute del Fuji di Hiroshige (1852-58) e come queste ultime comprendano vedute simili che in qualche modo citano il maestro Hokusai (ad esempio proponendo la “Grande onda” con una simile inquadratura ma meno irruenta e drammatica).
Allo stesso modo è interessante notare come la serie più famosa di Hiroshige, le Cinquantatrè stazioni del Tōkaidō, edita inizialmente nel 1833-34, sia stata ripetutamente proposta dallo stesso autore con editori diversi e in formati diversi se non addirittura in collaborazione con altri artisti, e come il soggetto sia stato trattato anche da Hokusai in una serie di surimono (biglietti augurali) e silografie tra il 1804 e il 1811.... leggi il resto dell'articolo»
Queste immagini, in particolare le vedute del Giappone di Hiroshige, i 15 volumi di Manga di Hokusai, i volti delle beltà di Utamaro divennero punto di riferimento estetico per tutti gli artisti successivi: i fotografi giapponesi e occidentali affermatisi in Giappone nella seconda metà dell’Ottocento si rifecero ai colori, alle inquadrature e ai soggetti dell’ukiyoe per i loro scatti da proporre agli stranieri, confermando quelle immagini come “l’Immagine del Giappone” oltreoceano che conquistò e sconvolse il mondo artistico europeo, in particolare nella Parigi di fine Ottocento, trasformando e rivoluzionando la modalità pittorica degli impressionisti. Ciò che Monet, Van Gogh, Degas, Toulouse-Lautrec scoprirono nelle silografie giapponesi erano una freschezza e una semplicità di forme e colori che ricercavano da tempo.
Orari
Mar: 09:30 - 19:30
Mer: 09:30 - 19:30
Gio: 09:30 - 22:30
Ven: 09:30 - 19:30
Sab: 09:30 - 19:30
Dom: 09:30 - 19:30
Costo biglietto
*Audioguida inclusa_Intero € 12 / Ridotto € 10 studenti, gruppi, over 65, disabili e convenzioni / Ridotto Card Musei Lombardia Milano € 8 / Ridotto scuole € 6 (valido anche per gruppi organizzati da Touring e FAI) / Famiglie adulto € 10, ragazzi € 6 (per 1 o 2 adulti + ragazzi da 6 a 14 anni)
Mostra: Hokusai - Luoghi e volti del Giappone che ha conquistato l’Occidente
Palazzo Reale
Apertura: 22/09/2016
Conclusione: 29/01/2017
Organizzazione: Palazzo Reale
Curatore: Rossella Menegazzo
Indirizzo: Piazza del Duomo 12 - Milano
Sito web per approfondire: http://www.palazzorealemilano.it/wps/portal/luogo/palazzoreale
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