I Tesori d'Italia, la mostra che celebra Agrigento, Capitale della cultura italiana per l'anno 2025, fino al 6 gennaio 2025 l'esposizione a Villa Aurea della Valle dei Templi, è un viaggio nel patrimonio culturale e artistico attraverso le opere di 20 regioni italiane. Il progetto di una mostra dedicata a capolavori d'arte identitari di ogni regione d'Italia, dal Medioevo alla contemporaneità, nato in occasione delle celebrazioni di "Agrigento capitale italiana della cultura 2025".
Oltre 60 opere di grandi artisti originari di tutte le 20 regioni in 7 secoli di arte italiana sono i protagonisti della mostra I Tesori d'Italia – I grandi capolavori, aperta fino a dicembre 2025 a Villa Aurea della Valle dei Templi di Agrigento, città designata Capitale della cultura italiana per l'anno 2025. La mostra, a cura di Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano, promossa dal Parco Archeologico di Agrigento, prodotta da Consorzio Progetto Museo e patrocinata dal Ministero della Cultura, per 18 mesi esalterà la grandezza del patrimonio artistico e culturale nazionale ammirato in tutto il mondo, all'interno di uno dei siti culturali e archeologici più prestigiosi d'Italia e Patrimonio Unesco.
La grande mostra rappresenta un ambizioso viaggio nella storia dell'arte italiana, dalle origini alla contemporaneità, lungo 18 mesi. Si articola in 3 differenti allestimenti che, a rotazione, presenteranno oltre 60 opere, tra dipinti e sculture, provenienti dai più importanti musei civici, regionali e nazionali e da importanti collezioni private, a testimonianza di una coesione civile e culturale attraverso le stratificazioni e la varietà dell'arte italiana dal XV al XXI secolo, dalle origini alla contemporaneità.
Il progetto si realizza in tre mostre differenti: da luglio a novembre 2024; da dicembre 2024 a maggio 2025 da giugno a dicembre 2025.
La prima fase del progetto, in programma da luglio a novembre 2024, vero e proprio red-carpet in vista delle celebrazione 2025 di Agrigento capitale della cultura italiana, rappresenta un excursus storico temporale in cui protagoniste sono le opere di: Domenico Cagini (Sicilia), Pietro Cavaro (Sardegna), Nicolò dell'Arca (Puglia), Marco Cardisco (Calabria), Michele Tedesco (Basilicata), il Battistello (Campania), Antonio Finelli (Molise), Perugino (Umbria), Carlo Maratti (Marche), Giacomo Balla (Lazio), Saturnino Gatti (Abruzzo), Giovan Battista Langetti (Liguria), Bernardo Strozzi (Liguria), Guido Cagnacci (Emilia-Romagna), Vitale da Bologna (Emilia-Romagna), Lippi-Botticelli (Toscana), Bartolomeo Montagna (Veneto), Luigi Bonazza (Trentino-Alto Adige), Pierpaolo Pasolini (Friuli-Venezia Giulia), Adolf Wildt (Lombardia), Giovanni Girolamo Savoldo (Lombardia), Sodoma (Piemonte) e Italo Mus (Valle d'Aosta).... leggi il resto dell'articolo»
Le opere provengono da: Polo Museale di Salemi; Musei Nazionali di Cagliari; Fondazione Cavallini Sgarbi; Museo dell'Ottocento Pescara Fondazione Di Persio – Pallotta; Pinacoteca Civica "F. Podesti" di Ancona; Galleria Nazionale d'arte moderna e contemporanea di Roma; Museo Nazionale d'Abruzzo; Museo della città di Rovereto; Museo Nazionale di San Matteo di Pisa; Museo Civico di Viterbo; Mart di Rovereto; Archivio Bonsanti Gabinetto Vieusseux; Gallerie dell'Accademia Venezia; Museo Regionale Castello Gamba della Valle d'Aosta.
La mostra è stata pensata per essere architrave narrativo di Agrigento Capitale della Cultura 2025 e mira ad evidenziare anche il virtuoso rapporto del Sistema culturale italiano, che coinvolge e valorizza la relazione con il sistema privato. Nel suo complesso, quindi, l'esposizione sarà un racconto di autori, fasi storiche, grandi e piccoli musei, storiche collezioni e sistemi territoriali. La filosofia del progetto troverà, poi, piena realizzazione nella fase cruciale del 2025, con l'esposizione di opere raccolte grazie alla collaborazione tra il Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana e la Direzione generale Musei del Ministero della Cultura, sulla base di un Protocollo d'Intesa siglato tra le parti. Saranno i venti Presidenti di Regione a compore, invece, il Comitato d'Onore della Mostra, realizzando così un tavolo istituzionale senza precedenti.
I Tesori d'Italia – I capolavori dell'arte gode del patrocinio di: Ministero della Cultura; Regione Siciliana Assessorato dei Beni Culturali e dell'Identità siciliana; Parco Valle dei Templi di Agrigento; Città di Agrigento.
Così il Co-Curatore della mostra Pierluigi Carofano descrive il progetto espositivo "A prima vista, il criterio di selezionare le opere sulla base dell'appartenenza territoriale, del luogo di nascita di un artista, potrebbe sembrare banale, soprattutto tenendo presente la ricchezza e la varietà del nostro patrimonio scaturita dai continui spostamenti degli artisti per motivi di studio e di lavoro. In verità il comitato scientifico si è mosso su principi "meno meccanici", pensando ad un percorso in cui i contenuti culturali e sociali di un'opera, in tutta la loro estensione, prendono forma in un manufatto che gli abitanti di un preciso territorio riconoscono come proprio. Certamente, agli occhi colto un approccio come questo potrebbe sembrare scivoloso o quanto meno semplicistico.
Semplicemente, si potrebbe riassumere il criterio di scelta nella frase: "un artista per ogni regione d'Italia".
Abbiamo ritenuto tuttavia di poter fornire un punto di vista (e come tale soggettivo) delle principali emergenze dell'arte italiana, nelle sue varie epoche, forti anche della tradizione di una storiografica che, prese le mosse da Muratori, Lanzi, Milizia e Cicognara, ha visto mano a mano succedersi nell'Ottocento lo studio e la valorizzazione dell'appartenenza delle varie realtà regionali locali grazie soprattutto all'azione catalogatoria di Cavalcaselle, Certamente, il manufatto che definiamo arte è innanzitutto un prodotto umano, comprensibile solo in relazione a tutti gli altri prodotti dell'uomo storico.
Tutte le opere d'arte, sia nel loro aspetto estetico, sia in quello ideologico-culturale, sono il prodotto di un tempo e di un luogo precisi e per tale ragione affondano le radici nel contesto socio-economico e politico in cui vengono prodotte.
Autentici capolavori sono l'Allegoria della Vita (1650) di Guido Cagnacci della Fondazione Cavallini Sgarbi, opera esposta nell'ultima mostra monografica dedicata all'artista, la monumentale Sacra Conversazione (1542) del Sodoma, una magnifica pala d'altare che raramente si sposta dal Museo Nazionale di San Matteo di Pisa dove è conservata, poi il Sant'Agostino (c. 1530) di Pietro Cavaro, proveniente dal Museo Nazionale di Cagliari e la grande pala d'altare (1672) di Carlo Maratti dalla Pinacoteca Civica di Ancona. Un prestito prestigioso è poi l'Annunciazione (1529) di Savoldo dalle Gallerie dell'Accademia di Venezia"
Mostra: I Tesori d'Italia
Villa Aurea
Apertura: 26/07/2024
Conclusione: 06/01/2025
Organizzazione: Consorzio Progetto Museo
Curatore: Vittorio Sgarbi e Pierluigi Carofano
Indirizzo: Via Panoramica dei Templi - 92100 Agrigento
Orario: tutti i giorni 8.30 - 19.30
Per info: WhatsApp +39 331 528 0088 | +39 0922 621 611
Sito web per approfondire: https://www.mostreinsicilia.it/it/