Immagini del No. Il reenactment
Le fotografie di Anna Candiani e Paola Mattioli

A coronamento del reenactment al MAMbo, mercoledì 11 dicembre 2024 presso la Sala conferenze del museo, si terrà una giornata di studio dedicata alla mostra e alle tematiche femministe ad essa associate, curata da Cristina Casero, docente dell'Università di Parma e direttrice dello CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, ente che conserva le stampe originali dell'intero progetto fotografico, che dialogherà con la curatrice dell'esposizione Valentina Rossi e con altri studiosi di fotografia.

Nel 2025 è prevista la pubblicazione di un volume, curato da Cristina Casero e Valentina Rossi ed edito da Silvana Editoriale, il quale approfondirà questioni, emerse anche negli ultimi anni, legate alle tematiche affrontate dalla mostra.

Il progetto espositivo nasce dalle ricerche condotte nell'ambito del PRIN La fotografia femminista italiana. Politiche identitarie e strategie di genere, uno studio realizzato da Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Università di Parma e Sapienza Università di Roma, che, nell'arco di due anni, ha raccolto materiale prezioso sul femminismo italiano dagli inizi del Novecento agli anni Ottanta. Inoltre il progetto è in collaborazione con CSAC Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell'Università di Parma, FAF - Fotografia Arte Femminismi e Associazione culturale Others.

Biografia Paola Mattioli
Nata nel 1948, vive e lavora a Milano dove ha studiato filosofia e si è laureata con una tesi sul linguaggio fotografico. Fin dagli anni Settanta esplora ambiti teorici e politici che vanno dall'interrogazione sul vedere al linguaggio, alla differenza femminile, dal lavoro operaio ai sedimenti della storia.

Ha esposto sue fotografie in numerose mostre personali e collettive. Tra le principali: Immagini del no, 1974; Donne allo specchio, 1977; Cellophane, 1979; Ritratti, 1985; Statuine, 1987; Ce n'est qu'un début, 1998; Trieste dei manicomi, 1998; Un lavoro a regola d'arte, 2003; Regine d'Africa, 2004; Consiglio di Amministrazione, 2006; Arte dell'altro mondo, 2006; Alfabeti 2007; Sguardi nella città, 2011; Ieri oggi Milano, 2015; Emergenza Libertà, 12 foto dall'archivio di Paola Mattioli, 2019; ESSERE Umane. Le grandi fotografe raccontano il mondo, 2021; Storie di fili, 2022; Quattro stanze. Quattro storie, 1922; Fotografia Italiana, Mappe, percorsi e linguaggi, 2024; Fotografia e Femminismi, 2024.

Tra le pubblicazioni: Ungaretti (All'insegna del pesce d'oro, 1972); Ci vediamo mercoledì. Gli altri giorni ci immaginiamo (Mazzotta,1978); Donne irritanti (Federico Motta Editore, 1995); Fabbrico (Skira, 2006); Dalmine (Skira, 2008); Una sottile distanza (Electa, 2008), L'infinito nel volto dell'altro (Mimesis, 2023); Cristina Casero, Paola Mattioli, sguardo critico di una fotografa, 2016 (Postmedia Books, 2016).

Biografia Anna Candiani

Anna Candiani (Milano, 6 settembre 1940 – 26 luglio 2017) è stata una fotografa nella scena culturale milanese degli anni Settanta. Si è sempre occupata di fotografia e dopo la Facoltà di Lettere all'Università Statale di Milano ha cominciato a sviluppare il suo lavoro in quattro filoni principali: la documentazione delle manifestazioni femministe, la rappresentazione del lavoro femminile e domestico, l'esplorazione dell'infanzia e dell'educazione negli asili e l'intreccio dei contesti sociale e naturale nella serie di immagini realizzate a Scanno, in Abruzzo. Negli anni successivi ha esplorato culture e paesaggi lontani, intraprendendo lunghi viaggi in India, Africa e America Latina. A Milano negli anni Settanta fonda la "comune delle Viaggiatrici", uno spazio per artiste e fotografe.