BIENALSUR presenta presso La Fabbrica del Vapore di Milano la mostra collettiva Invocazioni. Divenire Animale a cura di Benedetta Casini (BIENALSUR), realizzata con la co-produzione della Fondazione Garuzzo.
BIENALSUR arriva in Italia con un progetto espositivo che attraversa le città di Milano, Roma e Napoli e che analizza la relazione tra il corpo umano e i corpi non umani del mondo che abitiamo. Invocazioni. Divenire Animale è la prima mostra del progetto curatoriale "Invocazioni", sviluppato da Benedetta Casini in cinque differenti spazi tra Milano e Roma. Il termine "Invocazioni" che dà il titolo all'intero progetto è tratto dal testo della conferenza La Cultura y el Alma Animal, presentata da James Hillman nel 1994 a Caracas (Venezuela), in cui lo psicoanalista descrive l'invocazione come un richiamo a spiriti invisibili, un'offerta o una propiziazione che implica un decentramento del soggetto umano, suggerisce la necessità di appellarsi agli altri abitanti del mondo sfuggendo alle logiche antropocentriche, e incoraggia uno sguardo laterale "verso le ali (i fianchi), in un gesto anti-moderno che ignora l'ego, l'eroe, le intenzioni e la biografia della persona".
Gli artisti e le artiste al centro della mostra milanese, Marta Roberti (ITA), Lia Chaia (BRA), Elena Mazzi (ITA), Bruna Esposito (ITA), Gaia De Megni (ITA), Helena Hladilová (CZE/ITA), Valentina Furian (ITA), Bekhbaatar Enkhtur (MNG/ITA), Jonathas de Andrade (BRA), Calixto Ramirez (MEX), Michela de Mattei (ITA), Allora & Calzadilla (USA/CUB), Carla Grunauer (ARG), esplorano le potenzialità di un incontro sim-patico tra uomo e animale e di una ibridazione reciproca, il cui esito è la messa in discussione dell'essenza stessa dell'essere umano.
Invocazioni: il progetto espositivo di BIENALSUR in Italia
Nel segno delle tematiche globali di BIENALSUR, il progetto espositivo Invocazioni, a cura di Benedetta Casini, indaga la relazione fra l'uomo e il mondo. Le mostre di Milano e Roma costituiscono le tappe di un unico percorso concettuale che analizza la relazione tra il corpo umano e i corpi non umani del mondo che abitiamo: di volta in volta gli animali, il paesaggio naturale, l'elemento vegetale, le pietre come archivio di un tempo millenario. La maggior parte dei lavori esposti mette in discussione la separazione dicotomica fra soggetto e oggetto, in direzione di quel prospettivismo di ispirazione amerindia teorizzato dall'antropologo brasiliano Eduardo Viveiros de Castro, sorprendentemente affine al concetto di Anima Mundi ripreso da James Hillman nel tentativo di ripensare l'approccio psicoanalitico occidentale. Entrambi i pensatori criticano l'approccio della metafisica occidentale per cui "conoscere" vuol dire de-soggettivizzare l'altro, ridurlo a "oggetto", azzerandone l'intenzionalità: in questo processo di analisi, basato sulla pretesa di conoscenza assoluta, l'uomo ha ritirato l'anima dal mondo. Secondo l'approccio occidentale "conoscere è dis-animare [ritirare l'anima], sottrarre la soggettività dal mondo", dice Viveiros de Castro.
Al contrario, per gli sciamani delle Americhe conoscere implica attribuire a ciò che si cerca di comprendere il massimo dell'intenzionalità, "determinare l'oggetto della conoscenza come soggetto". Il mondo è infatti considerato come un luogo abitato da esseri animati (umani, animali, spiriti, oggetti, organismi naturali) dotati di prospettive e identità multiple che si intrecciano e si modificano a seconda dei punti di vista. Non esiste dunque una verità interpretativa a cui afferrarsi, un'oggettività funzionale a riaffermare le convinzioni identitarie del soggetto umano, ma un flusso di relazioni in divenire. Nelle pieghe dei diversi progetti espositivi si legge proprio questa urgenza di soggettivare il mondo, conferendo dignità significante ad esseri animati e inanimati, organismi con cui gli artisti selezionati propongono ibridazioni virtuose e dialoghi inaspettati, in uno spostamento dello sguardo antropocentrico e un'apertura alla possibilità di un pensiero non umano, ricettivo agli insegnamenti della natura e disposto a leggere la complessità del mondo attraverso un approccio sensoriale, fisico, mai meramente strumentale.... leggi il resto dell'articolo»
Invocazioni. Divenire Animale alla Fabbrica del Vapore a Milano
Il progetto in mostra alla Fabbrica del Vapore, dal titolo Invocazioni. Divenire Animale, riflette proprio su legame tra umano e animale, mettendo in dialogo una selezione di artisti che si propongono di abbandonare la prospettiva antropocentrica per scivolare in un processo di mutazione e ibridazione con altre specie animali.
Come spiega la curatrice Benedetta Casini: "La presenza non di rado provocatoria di animali vivi negli spazi espositivi ha segnato la storia dell'arte del XX secolo, attraverso progetti come i 12 cavalli vivi di Kounellis nella Galleria l'Attico di Roma o I like America and America likes me di Beuys, in cui l'animale era oggetto di sperimentazione artistica, secondo una logica strumentale pur sempre di matrice specista e antropocentrica. Al contrario, in questo progetto, il termine "divenire" presuppone l'abbandono di certezze identitarie di matrice umanistica e il contestuale esporsi a uno sconfinamento, a una contaminazione con l'altro non-umano, inteso come soggetto capace di produrre visioni del mondo".
È il corpo nella sua dimensione affettiva e sensoriale a essere interpellato come territorio di indagine, un corpo disposto a rinunciare alle prerogative umane che si esprimono tramite la postura, lo sguardo, o il discorso: così la figura antropomorfa nel dipinto di Carla Grunauer si piega mollemente su se stessa, abbandonando il sicuro orizzonte della postura eretta, per andare a esplorare il terreno "con il naso prima che con gli occhi". Nelle fotografie di Bruna Esposito sono invece occhi appartenenti a diverse specie di pesci ravvicinatissimi, a interpellare lo spettatore, invertendo la traiettoria dello sguardo. Nella videoproiezione di Allora & Calzadilla a prendere la parola sono i pappagalli Amazona Vittata in via di estinzione, mentre il lavoro di Jonathas de Andrade evoca le interazioni personali tra umani e non umani su cui si fondano le culture animiste, così come la violenza, spesso edulcorata da sentimentalismi di facciata, che opera costantemente all'interno di un sistema dominato dagli esseri umani. In alcuni casi gli artisti propongono ipotesi di contatto fusionale o di ibridazione fra i corpi (Marta Roberti, Valentina Furian, Bekhbaatar Enkhtur), che si muovono, osservano ed esplorano il mondo come cetacei, rettili o uccelli (Elena Mazzi, Helena Hladilova, Calixto Ramirez, Gaia de Megni). Non mancano infine prospettive che indagano criticamente il desiderio umano di dominare e addomesticare l'alterità animale, oggetto passivo di un'affettività unidirezionale (Michela de Mattei, Lia Chaia). Ad essere messe in discussione sono le gerarchie speciste dominanti, che tendono a relegare le specie non umane in una posizione di subalternità, negando loro la possibilità di affermarsi come soggetti a cui guardare per sviluppare le potenzialità di un pensiero non antropocentrico.
BIENALSUR: Per una cartografia transnazionale dell'arte contemporanea
BIENALSUR è una biennale internazionale d'arte contemporanea che si distingue per la natura innovativa e l'approccio globale. Sviluppata dalla UNTREF - Universidad Nacional de Tres de Febrero, Università pubblica argentina, e organizzata in collaborazione con la Fondazione Foro del Sur, BIENALSUR si è affermata come un modello innovativo di gestione culturale e cooperazione internazionale. Al direttore generale Aníbal Jozami e alla direttrice artistica Diana Wechsler, si affianca un Consiglio Internazionale di Curatela, un team di curatori e un piccolo team di produzione.
Fin dalla sua prima edizione nel 2017 BIENALSUR è un punto di incontro tra diverse culture, capace di sviluppare una rete istituzionale internazionale che unisce diverse aree geografiche. Il progetto si caratterizza per una modalità "diffusa", che non si limita ad un solo luogo espositivo, ma si espande su più città a livello globale, rendendo le attività accessibili da un pubblico ampio e diversificato che non deve spostarsi per visitare la biennale ma viene raggiunto dalla sua programmazione. BIENALSUR si sviluppa infatti in più latitudini: tra le città coinvolte figurano Buenos Aires, Milano, Santiago, Montevideo, Lima, Madrid, Roma, Parigi, Napoli, Miami e molte altre.
La quinta edizione di BIENALSUR ha preso il via il 26 giugno a Bogotá, in Colombia, con progetti presentati presso il Museo d'Arte Moderna di Bogotá (MAMBO - KM 4659) e il Museo della Banca della Repubblica (KM 4762). Il 5 luglio sono stati invece inaugurati i progetti espositivi presso il Muntref-Museo de la Universidad Nacional de Tres de Febrero, KM 0 di BIENALSUR, che si è successivamente espansa in territorio europeo con il progetto inaugurato il 9 luglio presso il Museo Nazionale Centro d'Arte Reina Sofia (KM 10048). In questa quinta edizione di BIENALSUR torna al centro della scena la questione ambientale, trattata in modo specifico, analizzando gli aspetti legati alle migrazioni, ai diritti umani, alle possibili prospettive future e modelli sociali alternativi. Nell'ambito della riflessione sulla crisi globale delle configurazioni socio-culturali stanno emergendo progetti che esaminano memoria, archivi e patrimonio, offrendo nuove interpretazioni della storia, narrazioni alternative e anti-canoniche.
BIENALSUR tra Roma, Milano, Napoli, Biella e Matera
Dal 12 novembre Roma diventa uno dei centri di BIENALSUR ospitando il progetto Invocazioni.
Inaugurano in contemporanea le mostre presso il Museo di Roma a Palazzo Braschi, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, con interventi di Matías Ercole (ARG) e Chiara Bettazzi (ITA), a cura di Benedetta Casini e Diana Wechsler; presso l'Ambasciata del Brasile a Roma - Galleria Candido Portinari con Pamela Diamante (ITA), Ettore Favini (ITA), Lia Chaia (BRA), Claudia Andujar (BRA), Paulo Nazareth (BRA), Maria Thereza Alves (BRA/ITA) a cura di Benedetta Casini; presso l'Ambasciata di Spagna a Roma con Florencia Caiazza (ARG), Jon Cazenave (ESP/Pais Vasco), Caterina Morigi (ITA), Juan Gugger (ARG), Veronica Bisesti (ITA), Matteo Guidi e Giuliana Racco (ITA/CAN), Jorge Yeregui (ESP), Karina Aguilera Skvirsky (USA/ECU), alfonso borragán (ESP), Valentina Furian (ITA), Estefanía Landesmann (ARG), Itziar Okariz (ESP/Pais Vasco) a cura di Benedetta Casini.
Il 13 Novembre il progetto apre anche negli spazi dell'Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone con Marc Vilanova (ESP), Lihuel Gonzalez (ARG), Jacopo Mazzonelli (ITA), Friedrich Andreoni (ITA/DEU), Giorgia Errera (ITA), Andreas Zampella (ITA) a cura di Benedetta Casini.
Fino a Gennaio 2026, BIENALSUR coinvolge inoltre diverse tipologie di spazi espositivi, non solo a Roma e Milano, ma anche a Matera passando per Napoli e Biella.
Dal 15 settembre all'11 novembre la Fondazione Pistoletto Cittadellarte Onlus e BIENALSUR offrono una residenza artistica all'artista argentina Ginevra Landini, selezionata tramite open call. L'artista parteciperà al programma UNIDEE articolato in dibattiti e incontri con curatori, artisti e professionisti, visite a studi aperti, mostre e a luoghi rilevanti per i temi connessi alla sua ricerca. Dal 3 ottobre al 30 gennaio sarà invece visitabile a Napoli il progetto espositivo di Pablo La Padula, a cura di Diana Wechsler, presso il MUSA - Museo Universitario delle Scienze e delle Arti dell'Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, in cui l'artista si confronta con le collezioni di anatomia del museo universitario tramite opere prodotte durante un periodo di residenza in loco. Il progetto ha aperto il percorso di BIENALSUR in Italia nel 2025 e costituisce un significativo contrappunto concettuale rispetto al percorso Invocazioni, previsto per le sedi di Milano e Roma. Il lavoro di Pablo La Padula e la proposta curatoriale si confrontano infatti con la condizione umana e con una storia scientifico-culturale focalizzata sull'"uomo". L'intervento dell'artista argentino introduce la dimensione della singolarità, presente, seppur in modo meno evidente, in alcune opere del XIX secolo della collezione del MUSA. Infine, presso la Fondazione SoutHeritage per l'arte contemporanea di Matera inaugurerà l'esposizione collettiva Superfici con: a cura di Angelo Bianco Chiaromonte, con la partecipazione di artisti italiani e internazionali che instaurano un dialogo con le superfici murarie e lapidee del padiglione della fondazione.
Il programma di progetti espositivi residenze d'artista e azioni performative, disegnato sulle basi delle relazioni istituzionali portate avanti negli ultimi anni, ha come obiettivo quello di mettere in relazione le ricerche artistiche di protagonisti del panorama estero con il contesto nazionale. In questa logica le attività, in linea con i temi curatoriali della quinta edizione di BIENALSUR, prevedono la collaborazione con i gruppi di lavoro delle istituzioni italiane partner così come il coinvolgimento di artisti italiani che dialogano con gli artisti internazionali selezionati tramite open call o invitati ad hoc dal team curatoriale di BIENALSUR.
Mostra: Invocazioni. Divenire Animale
Milano - Fabbrica del Vapore
Apertura: 23/10/2025
Conclusione: 27/11/2025
Curatore: BIENALSUR, Benedetta Casini
Indirizzo: Via Giulio Cesare Procaccini, 4 - 20154 Milano
Ingresso gratuito
Orari di apertura:
Mercoledì–Venerdì: 15:30–19:30
Sabato e Domenica: 10:00–19:30
Sito web per approfondire: https://www.fabbricadelvapore.org/
Altre mostre a Milano e provincia
Francesco Sbolzani. Messaggi dagli Alberi
Il 27 novembre 2025 ore 18.00, presso Palazzo Lombardia, Spazio N3, si terrà l'inaugurazione ufficiale della mostra "Messaggi dagli Alberi", dell'artista Francesco Sbolzani.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Gabriella Ciancimino. L'alba dei liberi
In mostra una serie di nuovi lavori di Gabriella Ciancimino, a fianco di opere che ripercorrono diversi momenti della sua produzione.
Lombardia, Milano
Fede e Guerra
Ambrosianeum e Memora presentano la mostra fotografica FEDE e GUERRA dal 27 ottobre 2025 al 5 aprile 2026 presso gli spazi di Ambrosianeum.
Lombardia, Milano
61° Wildlife Photographer of the Year - Milano
Dal 15 novembre 2025 al 25 gennaio 2026, da vedere a Milano il 61° Wildlife Photographer of the Year, la mostra di fotografie naturalistiche più prestigiosa al mondo.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneaMostre tematichemostre Milano
Fata Morgana: memorie dall'invisibile
Fondazione Nicola Trussardi e Palazzo Morando | Costume Moda Immagine annunciano Fata Morgana: memorie dall'invisibile,.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneaMostre tematichemostre Milano
Città. Voci e visioni | Immaginari urbani tra memoria e contemporaneità
BFF Gallery, dal 30 ottobre 2025 al 3 aprile 2026, presenta la mostra Città. Voci e visioni. Immaginari urbani tra memoria e contemporaneità.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneaInstallazionimostre Milano
Alice Zanin. Candy Eaters
Il Tempietto, collocato nella corte di Palazzo Citterio, ospita una installazione site-specific di Alice Zanin, a cura di Andrea Dusio.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Valerio Berruti. More than kids
Con sculture monumentali, installazioni, video e una vera e propria giostra sulla quale salire, Valerio Berruti ci conduce, attraverso la meraviglia delle sue opere.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Antonio Schiavano. FOTOMORFIA – La Metafisica del Corpo
Il Centro Civico G. Verdi di Segrate ospita la mostra fotografica FOTOMORFIA – La Metafisica del Corpo di Antonio Schiavano.









itinerarinellarte.it è un sito che parla di arte in Italia coinvolgendo utenti, musei, gallerie, artisti e luoghi d'arte.