
Il Mart di Rovereto dedica all'opera e all'universo creativo di Italo Cremona una mostra antologica che ripercorre l'intera produzione dell'artista. A cura di Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Elena Volpato, la mostra è frutto della collaborazione con la GAM di Torino, che ha ospitato la prima tappa del progetto espositivo dal 24 aprile all'8 settembre.
Il notturno è uno dei temi della pittura di Italo Cremona, una condizione espressiva, esistenziale e filosofica che produce sogni, incubi, apparizioni, immagini fantastiche. Tutto il resto è profonda notte è la frase con cui Cremona aveva concluso uno dei testi di Acetilene, rubrica che negli anni Cinquanta firmava per Paragone, la rivista di Roberto Longhi.
Pittore-scrittore, intellettuale poliedrico ed eccentrico, nei dipinti e negli scritti Italo Cremona ha indagato la Zona ombra (titolo di un suo libro edito da Einaudi nella serie bianca dei Coralli): un territorio capiente, dove il buio entra in contatto con la luce attraverso lampi vividi o barlumi; attraverso il chiarore di una lampada ad acetilene (il lume usato un tempo da minatori e speleologi) o la scia di una stella cadente, come nel romanzo distopico La coda della cometa.
Tutto il resto è profonda notte è dunque un titolo-insegna, la chiave scelta per tracciare un percorso espositivo dedicato all'intero arco della pittura di Italo Cremona, dalle prime prove giovanili di metà anni Venti fino alle opere della prima metà degli anni Settanta, dalle nature morte prossime alle atmosfere del Realismo magico alla visionarietà del "surrealista indipendente", come amava definirsi.
La mostra raccoglie un centinaio di dipinti e una selezione di disegni e di incisioni e documenta la più alta qualità pittorica dell'artista, rileggendo nel presente l'originalità del suo immaginario.
A partire dal nucleo di opere appartenenti alle collezioni del Mart, Composizione con lanterna, 1926 e La Libra, 1929, e della GAM, l'Autoritratto nello studio del 1927, Metamorfosi del 1936-1937 e Inverno del 1939-1940 acquisiti dalla Fondazione Guido ed Ettore De Fornaris, l'antologica conta su una serie di prestiti da musei e prestigiose collezioni pubbliche come i Musei Civici "Luigi Barni" di Vigevano (con Dialogo tra una conchiglia e un guantone da scherma del 1930 e un coeso nucleo di dipinti visionari degli anni Quaranta-Cinquanta), l'Accademia Albertina di Belle Arti e i Musei Reali - Galleria Sabauda di Torino.
Grazie a una ricerca capillare, la mostra presenta numerose opere provenienti da collezioni private e prestiti da istituzioni come il Museo Casa Mollino (Ritratto di Carlo Mollino del 1928), l'Archivio Salvo (Autoritratto giovanile del 1926) e la Collezione Bottari Lattes (Vittoria sul cavallo di gesso, 1939).... leggi il resto dell'articolo»
Basata sullo studio e la rilettura dei materiali documentari, conservati nel Fondo Italo Cremona all'Archivio di Stato di Torino e in archivi privati, Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte è accompagnata dal catalogo edito da Allemandi, con saggi delle curatrici e un ricco corredo di immagini.
L'iter espositivo segue la progressione cronologica delle stagioni creative di Cremona, enucleando in alcune sale le sue costanti espressive: particolari attenzioni di natura iconografica e di natura poetica sulle quali l'artista si è trovato a tornare più volte.
Una sezione del percorso, eletta a cabinet des folies, è dedicata alla prolungata frequentazione del fantastico, del grottesco e del surreale, con una selezione di dipinti dove la pennellata sembra farsi sempre più esatta e nitida quanto più si avventura nell'espressione del bizzarro.
Nella sala delle facciate la visione si sposta sulle architetture torinesi, un motivo pittorico peculiare, sviluppato dall'artista lungo i decenni: apparentemente deserte d'ogni presenza umana, dipinte in realtà come quinte di un segreto teatro cittadino, le facciate silenziose dei palazzi e delle case alludono sempre a uno spazio ulteriore.
La natura più idiosincratica dell'ampia produzione di nudi è accostata ponendo in evidenza le prove in cui il tradizionale esercizio accademico scivola verso una visionaria produzione di epifanie, apparizioni di alterità, piccole allucinazioni che non distinguono più la realtà del corpo della modella dalla segmentazione pittorica dei suoi dettagli.
Intervallando le immagini oniriche o perturbanti, le armi improprie dei disegni e delle incisioni, con il senso più epidermicamente pittorico del suo operare – con la forza plastica dei suoi anni Venti e Trenta, l'intensità lirica dei suoi anni Quaranta, l'esattezza disegnativa impressa sull'emozione cromatica dei suoi anni Cinquanta – la mostra mette in evidenza gli aspetti più attuali e contemporanei dell'opera di Cremona e della sua figura di intellettuale irregolare, impegnato in numerosi ambiti creativi e affine, nel suo modo insolito di interpretare il Novecento, ad altre figure eccentriche di Torino come Carlo Mollino e Carol Rama.
La mostra si fonda sulla convinzione che il suo insegnamento pittorico e intellettuale abbia lavorato negli anni, nelle generazioni, molto più di quanto non si sia riconosciuto sinora.
Mostra: Italo Cremona. Tutto il resto è profonda notte
Rovereto - MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Apertura: 28/09/2024
Conclusione: 09/03/2025
Organizzazione: MART - Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto
Curatore: Giorgina Bertolino, Daniela Ferrari, Elena Volpato
Indirizzo: Corso Bettini, 43 - 433806 Rovereto (TN)
Biglietti:
Biglietto unico 3 sedi Mart, Casa Depero, Galleria Civica, valido due mesi dalla data di emissione.
Intero: 15 €
Ridotto:10 €
Gruppi, giovani dai 15 ai 26 anni e over 65 anni: 10 € Biglietto famiglia: 22 €
Gratuito fino ai 14 anni
Amici del museo: ingresso gratuito
Orari:
mar, mer, gio, dom: 10.00-18.00
Ven, sab 10.00-19.30
lunedì chiuso
Sito web per approfondire: https://www.mart.tn.it/
Facebook: https://www.facebook.com/martrovereto
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