Joan Fontcuberta. Cultura di polvere inaugura la stagione espositiva al Museo Fortuny di Venezia, ospitando dal 24 gennaio al 10 marzo 2024 le dodici light box realizzate da Joan Fontcuberta: esito del dialogo dell'artista catalano con le straordinarie collezioni storiche dell'ICCD di Roma, Istituto nato a fine Ottocento come Gabinetto Fotografico per documentare il patrimonio culturale con fini di tutela e catalogazione. Una mostra che a Venezia, al Museo Fortuny rievoca il profondo legame di questo luogo con la fotografia, dalle sperimentazioni di Mariano Fortuny y Madrazo al suo ricchissimo archivio qui custodito, poi centro d'avanguardia della fotografia negli anni Settanta e Ottanta.
Nel progetto nato nell'ambito del programma ICCD Artisti in residenza a cura di Francesca Fabiani, Fontcuberta ha scelto di operare su alcune lastre fotografiche deteriorate provenienti dal Fondo Chigi, punto di partenza per una serie di sperimentazioni visive e linguistiche. Rampollo di una delle casate nobiliari più ricche e potenti della storia, il principe Francesco Chigi Albani della Rovere (1881-1953), naturalista e fotografo amatoriale, nel corso delle sue sperimentazioni approda spesso a soluzioni sorprendenti che ben dialogano con l'intelligenza provocatoria e ironica di Fontcuberta. Un incontro di personalità che dalla polvere d'archivio – evocata dal titolo che rimanda alla celebre opera di Marcel Duchamp e Man Ray del 1920 Élevage de poussière – ha prodotto nuove opere in una prospettiva contemporanea.
Attraverso un procedimento di tipo surrealista che consiste nel prelievo/appropriazione di elementi già dati – in questo caso un frammento della lastra – Fontcuberta ha compiuto il suo atto creativo, restituendo immagini quasi astratte eppure reali; paesaggi poco plausibili, assolutamente non manipolati, che appaiono nel display delle light box. I materiali su cui ha lavorato l'artista, se da un lato perdono memoria, dall'altro acquisiscono nuova fisionomia attraverso i tanti segni che il passare del tempo vi ha lasciato: graffi, lacune e, talvolta, batteri e funghi proliferati grazie all'ambiente chimicamente accogliente dell'emulsione di gelatina ai sali d'argento. Nuovi paesaggi che si sommano al soggetto originario della fotografia, visibile in controluce.
Come spiega l'autore: "Questo lavoro analizza l'agonia materiale della fotografia. La fotografia è un dispositivo di memoria legato alla materia. Il suo deterioramento materiale genera una fotografia paradossalmente "amnesica", senza più memoria.
La mostra è promossa dall'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma in collaborazione con Fondazione Musei Civici di Venezia.
Il progetto è vincitore del PAC2021 – Piano per l'Arte Contemporanea promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Le opere in mostra sono entrate a far parte delle collezioni di fotografia contemporanea dell'ICCD e sono presentate nell'omonimo libro d'artista Joan Fontcuberta. Cultura di polvere, edito da Danilo Montanari Editore con testi di Francesca Fabiani, David Campany e Joan Fontcuberta e con la grafica di TomoTomo.
Joan Fontcuberta (Barcellona, 1955) è tra le figure più autorevoli nel panorama della fotografia contemporanea. Artista, docente, saggista, curatore e scrittore, ha dato avvio alla sua multidisciplinare carriera negli anni '70 affiancando alla ricerca artistica i diversi impegni in ambito didattico, teorico e curatoriale.... leggi il resto dell'articolo»
Da sempre pone al centro della propria indagine la presunta veridicità della fotografia, l'ambiguità tra vero e falso, il tema dell'autorialità e dell'autorevolezza, il potere affabulatorio delle immagini e la loro proliferazione, con un approccio critico e sperimentale e con un'attenzione particolare al tema dell'archivio. L'archivio fotografico come massimo esempio di concentrazione e accumulazione di immagini, ma anche come deposito di materiale, carta, negativi, lastre, album, possibile di nuove riletture (e manipolazioni).
Numerosi i volumi pubblicati, fra cui: Il bacio di Giuda. Fotografia e verità (1997); La (foto)camera di Pandora. La fotografi@ dopo la fotografia (2010); La furia delle immagini. Note sulla postfotografia (2016); Contro Barthes. Saggio visivo sull'indice (2023).
Ha realizzato mostre personali al MoMA di New York, all'Art Institute di Chicago, alla MEP di Parigi, allo IVAM di Valencia, al London Science Museum, al Museum Angewandte Kunst di Francoforte per citarne alcuni. Le sue opere sono presenti nelle collezioni del Metropolitan Museum di New York, del MoMA di San Francisco, del Museum of Fine Arts di Houston, della National Gallery of Art di Ottawa, del Folkwang Museum di Essen, del Centre Pompidou di Parigi, dello Stedelijk Museum di Amsterdam.
In Italia ha realizzato il progetto di arte pubblica Curiosa Meravigliosa per il Palazzo dei Musei di Reggio Emilia (2022). Promotore e fondatore di numerose iniziative fotografiche, nel 1979 ha curato la Conferenza Catalana di Fotografia e nel 1982 ha co-fondato la Primavera fotografica di Barcellona. Nel 1996 è stato direttore artistico del festival Les Rencontres de la Photographie d'Arles e nel 2015 curatore del Mois de la Photo a Montreal.
Molti i riconoscimenti tra cui: Medaglia David Octavious Hill dalla Fotografisches Akademie GDL in Germania, 1988; Chevalier de l'Ordre des Arts et des Lettres in Francia, 1994; premio UK Year of Photography and Electronic Image Grant Award dall'Arts Council of Great Britain, 1997; Premio Nazionale della Cultura della Generalitat de Catalunya nel 2011, Premio Hasselblad nel 2013; Dottorato Honoris Causa alla Sorbonne Université nel 2022.
Francesca Fabiani
Da oltre 30 anni attiva nel mondo della promozione culturale, soprattutto in ambito fotografico, è oggi coordinatrice dell'Area Fotografia e curatrice dei progetti di fotografia contemporanea dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la documentazione a Roma. È stata responsabile per la fotografia al MAXXI, avviando la costituzione delle collezioni e curando la programmazione del museo sulla fotografia. Dal 1989 ha curato e/o organizzato mostre presso istituzioni come il MAXXI, la Galleria Nazionale d'Arte Moderna, la Biennale di Venezia, la Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Cà Pesaro a Venezia, il Festival di Spoleto, il CIVA di Bruxelles, l'Istituto italiano di Cultura di Parigi, l'Accademia di Francia a Roma-Villa Medici, l'Istituto Moreira Salles di Sao Paulo e Rio de Janeiro, il Centro Culturale Recoleta di Buenos Aires, il Centro RossPhoto a San Pietroburgo, il MMAM di Mosca, l'IIC di Los Angeles. Ha curato numerose pubblicazioni e ha fatto parte di giurie e comitati tra cui Photo London; Prix Carmignac a Parigi; Prix Pictet, London; Visible White Photo Prize; Premio Fondazione Fotografia, Modena; Premio Internazionale Gabriele Basilico, Milano. È invitata come lettrice di portfolio in festival come Les Rencontres de la Photographie d'Arles o il SiFEST a Savignano. Insegna a Fondazione Modena Arti Visive ed è membro del Consiglio Direttivo della SISF_Società Italiana per lo Studio della Fotografia.
Mostra: Joan Fontcuberta. Cultura di polvere
Venezia - Museo Fortuny
Apertura: 24/01/2024
Conclusione: 10/03/2024
Organizzazione: Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione di Roma con Fondazione Musei Civici di Venezia
Curatore: Francesca Fabiani
Indirizzo: S. Marco 3958 - 30124 Venezia
Opening su invito: 23 gennaio 2024 dalle 15.00 alle 22.00 (ultimo ingresso ore 21.00), alla presenza di Joan Fontcuberta, della curatrice e del direttore ICCD.
Orario: 10.00 – 18.00 | chiuso martedì
Per info: +39 041 5200995 | fortuny@fmcvenezia.it
Sito web per approfondire: https://fortuny.visitmuve.it/
Altre mostre a Venezia e provincia
Arte contemporaneamostre Venezia
Biagio Gibilterra | Sono andato all'indietro seguendo i sogni. Dove i sogni finiscono
La project room della Galleria Ca' Pesaro presenta una selezione del ciclo di opere realizzate dall'artista Biagio Gibilterra dal 2021 al 2024.
Veneto, Venezia
Arte contemporaneaSculturamostre Venezia
On and Beyond
On and Beyond mira a esplorare le sfumature e complessità del multiforme universo della scultura dei nostri giorni.
Veneto, Venezia
Arte contemporaneamostre Venezia
Forma e Movimento
Lo Spazio SV - Centro Espositivo San Vidal ospita fino al 4 febbraio 2025, "Forma e Movimento", una mostra collettiva.
Veneto, Venezia
Arte contemporaneamostre Venezia
Roberto Matta 1911-2002
Ca' Pesaro dedica a Roberto Matta, artista cileno, la prima mostra istituzionale in Italia: autore poliedrico, pittore e disegnatore, architetto e scultore, fortemente politico. Dal 24 ottobre 2024.
Veneto, Venezia
Arte contemporaneamostre Venezia
Margarida Alves. Diaphanous Matter | In collaborazione con Jorge Camões
SPARC* - Spazio Arte Contemporanea, Venezia, presenta Diaphanous Matter di Margarida Alves, in collaborazione con Jorge Camões.
Veneto, Venezia
Ingresso gratuito
Arte contemporaneamostre Venezia
Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose
A Palazzo Grassi, Pinault Collection dedica un grande progetto espositivo all’artista franco-italiana Tatiana Trouvé (nata nel 1968 a Cosenza, in Italia).
Veneto, Venezia
Arte contemporaneamostre Venezia
Vito Campanelli. Arousal, o del risveglio
"Arousal, o del risveglio" è il titolo della personale dell'artista Vito Campanelli presso la Galleria Spazio Malvasia.
Veneto, Venezia
Ingresso libero
Arte contemporaneamostre Venezia
Nicola Samorì. Petrae Fidei | Vittore Carpaccio 1516 - Nicola Samorì 2024
Un dipinto dell'artista romagnolo Nicola Samorì sostituisce temporaneamente il capolavoro cinquecentesco di Vittore Carpaccio.
Veneto, Venezia
Arte contemporaneaInstallazionimostre Venezia
Marco Rossi. Al di là del velo
Marco Rossi, artista multidisciplinare, torna a Venezia con la mostra personale Al di là del velo, ospitata presso CREA - Cantieri del Contemporaneo.