Maestri del Disegno Italiano

  • Quando:   26/09/2024 - 30/10/2024
  • evento concluso

DisegnoMostre a MilanoMilano


Maestri del Disegno Italiano
Alberto Fremura -Inaugurazione cm. 51 x 37 -tecnica mista

La mostra dal titolo "Maestri del Disegno Italiano" è promossa dallo STUDIO BOLZANI di MILANO, punto di riferimento significativo nella planimetria artistica di una città fortemente europea come Milano.

L'esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea, che firma anche il testo, dal titolo "MAESTRI DEL DISEGNO ITALIANO" riunisce opere di quaranta artisti che hanno trovato nel disegno la cornice più adatta del loro operare.

Scrive Carlo Franza: "La collezione di disegni dello Studio Bolzani di Milano, una parte certo rispetto alla sua totalità, è una raccolta di opere su carta di autori italiani dal Settecento fino a oggi. Lezione storica della mostra è dimostrare, attraverso il disegno, inteso come opera su carta in senso ampio (matita, gouache, tempera, pennarello, biro, collage), l'importanza storica e l'originalità dei movimenti artistici italiani durante più secoli. La mostra si pone come una specie di atlante per orientarsi nel mondo del disegno italiano, non solo cronologicamente ma anche per temi trasversali ai decenni e ai diversi movimenti artistici novecenteschi.

Si intitola "Maestri del Disegno Italiano" e spazio sulla ricerca artistica dietro ogni disegno, quasi un "Disegnare un secolo". Come spesso è avvenuto durante la sua storia plurimillenaria, il disegno spesso è stato relegato a un ruolo sussidiario, ma non è così. E sicuramente per questo esilio continua a prosperare alle radici dell'albero della graphis. Opere scelte, per sottolineare il ruolo essenziale del disegno all'interno dell'arte italiana di più secoli con l'idea di formare una cultura intorno a questo mezzo espressivo, prima di tutto italiano, che ancora manca. Il disegno così fondamentale per tutti gli artisti soprattutto dell'Otto-Novecento, è in assoluto la prima forma esternata dell'idea dell'artista, e dunque il grado di libertà espressiva e di immediatezza è senza paragoni.

A volte, il disegno ha coinciso con lo schizzo per qualche altra creazione successiva, ma non bisogna identificarlo con il bozzetto preparatorio perché nella maggior parte dei casi il disegno non rimanda ad altro da sé, è opera autonoma. Il disegno nasce sempre come pratica personalissima, come dialogo con sè stessi e le proprie idee, e non tutti gli artisti hanno presentato i loro disegni alle mostre, pur essendo per loro fondamentali. Sappiamo dagli artisti che, proprio per il grande valore attribuito a questa pratica, essi stessi abbiano preferito tenerla per sé in quanto di grande immediatezza. Il disegno come mezzo di estrema autenticità è un bene prezioso per l'artista, da custodire con parsimonia. Un disegno non si corregge, ed è inizialmente concepito per un solo spettatore, vale a dire l'artista stesso. Rappresenta l'artista messo a nudo e proprio in questo risiede la sua specificità, molti disegni sono nati come opere d'arte autonome, non in funzione di un dipinto o di una scultura, e sono veri capolavori spesso di maggior forza espressiva rispetto a tele o altro. ... leggi il resto dell'articolo»

Questa mostra è un parziale studio di ben due secoli di arte italiana, e scoprire quanto pittori e scultori tenessero al disegno e lo considerassero di valore pari al loro mezzo espressivo d'elezione. Il disegno italiano si conosce poco, come se non fosse una ricchezza speciale del nostro patrimonio artistico. Cos'è un disegno? Il disegno è stato laboratorio di idee visuali, lo studio su carta di un prototipo, la summa dei pensieri dell'artista, supporto ove scarabocchiare schizzi e bozze poi maturati in lavori definitivi. Ecco perché Petrarca, nella sua raccolta di dialoghi filosofici De remediis utriusque fortunae, collocava la graphis alla base dell'albero genealogico delle arti visive perché "a dire il vero, pittura e scultura sono una sola arte", osservava il padre dell'umanesimo. "Benché distinte, hanno origine da una sola fonte: l'arte del disegno" (De remediis, 1.41).

La selezione degli artisti della mostra non ha seguito automaticamente i nomi noti dell'arte italiana, ma coloro che hanno dato al disegno un contributo fondamentale, in parte conosciuti, in parte quasi ignoti, in parte dimenticati; l'evoluzione della pratica del disegno attraverso i quaranta artisti selezionati. All'interno della collezione hanno un posto di rilievo gli splendidi disegni di grandi come Giovanni Fattori, G. Carnovali Piccio, Cristoforo De Amicis, Giorgio Soavi, Angelo Crescimbeni, Marcello Dudovich solo per citarne alcuni.

Tra i contemporanei ecco Maurizio Bottoni, Mario Donizetti, Marisa Settembrini, Agostino Zaliani, Teodoro Cotugno, Paolo Canciani, Alberto Fremura, Alessandro di Vicino Gaudio, Bruno Chersicla e altri ancora.

Nei disegni si noterà ogni fase all'interno dell'evoluzione dello stile di un artista e non solo quella più nota, o più richiesta; si è sempre cercato di raccontare, dove possibile, una carriera, dagli inizi alle opere tarde. Nel disegno è insita la grande fragilità della carta e proprio in ciò risiede la sua forza e la sua bellezza. Apprezzarlo può essere immediato. II disegno è il primo segno di creazione, di partecipazione alla vita da parte dell'artista, che si trasforma in emozione per chi lo coglie, e rappresenta un accesso privilegiato all'idea che l'ha generato. Un concentrato di grandi nomi per leggere i maestri che hanno affrontato i fermenti della modernità. Si è partiti da disegni molto belli e significativi, veri capolavori, e ne è venuto fuori un panorama sintetico e degno.

L'Italia è il paese dove si è inventata l'idea del disegno, sicchè il disegno ha una sua continuità, in un rapporto continuo e costante con l'Europa. E' un viaggio suggestivo che abbraccia maestri di epoche, scuole e stili diversi ma tutti sostenuti sempre da quella qualità disegnativa innata che deriva da una tradizione secolare ininterrotta. Il ricchissimo contesto italiano coinvolge tutti, artisti maggiori e minori, costituendo una koinè che, se ben letta, pare un piccolo - o grande – Rinascimento" .

Biografia del curatore
Carlo Franza è uno Storico dell'Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Nato ad Alessano (Lecce) nel 1949, è vissuto dal 1959 al 1980 a Roma dove ha studiato e conseguito tre lauree all'Università Statale La Sapienza (Lettere, Sociologia e Filosofia); dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Allievo e Assistente di Giulio Carlo Argan. Professore Straordinario di Storia dell'Arte Moderna e Contemporanea, già Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università Estere (Università della Slesia, Università di New York). Docente nell' Executive Master "Diplomatic, Economic and Strategic Perspectives in Global Scenarios" alla School of Management dell'Università LUM nella Villa Clerici sede del Campus di Milano, Docente nel Master di Fotografia (ARD&NT Institute di Milano - Accademia di Belle Arti di Brera e Politecnico di Milano) dell'Accademia di Brera e Politecnico di Milano e nel Master Universitario in Management dei Beni Culturali allo Ied di Milano. E' Consulente Tecnico del Tribunale di Milano per l'Arte Moderna e Contemporanea. E' stato indicato dal "Times" fra i dieci Critici d'Arte più importanti d'Europa. Giornalista, Critico d'Arte dal 1974 a "Il Giornale" di Indro Montanelli, poi a "Libero" fondato da Vittorio Feltri e diretto da Maurizio Belpietro. Nel 2012 riprende sul quotidiano "Il Giornale" la collaborazione giornalistica come opinionista, unitamente alla sua Rubrica "Scenari dell'arte", divenendo una delle Firme più lette. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001 al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali.

E' fondatore e direttore del Mimac della Fondazione Don Tonino Bello. Fa parte del Comitato Scientifico di importanti Archivi per l'Arte (Archivio Arturo Vermi- Milano). Dal 2022 è nel Comitato di indirizzo della Scuola di Giornalismo Walter Tobagi presso l'Università degli Studi di Milano. E' Giudice aggregato (dal 2022 al 2025) in Corte d'Assise d'Appello di Milano. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d'Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, il Premio delle Arti-Premio della Cultura nel 2000 (del quale è oggi Presidente di Giuria) e il Premio Salento Arte - Città di Tricase nel 2008 (del quale è oggi Presidente di Giuria), il Premium International Florence Seven Stars per la docenza universitaria e il giornalismo nel 2017 (del quale è oggi Presidente di Giuria). Nel 2013 ha vinto il Premio "Berlino" per il Giornalismo e la Critica d'Arte. Nel 2016 ha vinto a Roma-Sala Vanvitelliana il Premio ARTECOM- onlus per il Giornalismo, la Docenza Universitaria e la Critica d'Arte. Nell'ottobre 2020 gli viene assegnato a Roma nella Biblioteca Vallicelliana il Premio Artecom-onlus come Protagonista della Cultura 2020.

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Mostra: Maestri del Disegno Italiano

Milano - Studio Bolzani

Apertura: 26/09/2024

Conclusione: 30/10/2024

Organizzazione: Studio Bolzani

Curatore: Prof. Carlo Franza

Indirizzo: Galleria Strasburgo, 3 - 20122 Milano

Inaugurazione: giovedì 26 settembre 2024, ore 18.00

Orari: Da martedì a sabato ore 9,30-13 / 14,30-19,00 - domenica e lunedì chiuso

Per info: Tel. 02 76001335 – studiobolzani@libero.it

Sito web per approfondire: https://www.studiobolzani.com/



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