A un anno dalla scomparsa dell’autore, il Museo di Fotografia Contemporanea dedica una mostra a Francesco Radino, uno dei maestri della fotografia italiana contemporanea e un grande amico del Museo.
NEL CORSO DEL TEMPO. Fotografie di Francesco Radino nelle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea, allestita al primo e secondo piano dal 18 giugno al 23 settembre 2023, presenta 70 fotografie selezionate da Roberta Valtorta, tra le oltre 500 presenti nelle collezioni del Museo, conservate in otto differenti fondi fotografici, che datano dal 1970 al 2014.
L’insieme restituisce lo sguardo attento e delicato con cui l’autore per molti anni ha indagato il paesaggio antropizzato, la città, l’industria, l’architettura, gli oggetti, gli animali, gli alberi, ogni elemento della natura. In particolare, sono conservate nelle collezioni del Museo le fotografie realizzate in Cina (1971), in Irlanda per incarico del Touring Club Italiano (1973) e quelle dedicate all’ambiente rurale della Lucania, terra d’origine del padre (1981), oltre ad alcune serie realizzate nell’ambito di alcuni degli importanti progetti di committenza pubblica a cui ha partecipato, come Archivio dello spazio (Provincia di Milano 1990-1997), Osserva.Te.R. (Regione Lombardia 1999-2000), Paesaggio prossimo (Provincia di Milano 2006-2007), Tramsformazioni (Museo di Fotografia Contemporanea 2005-2008).
Arricchisce la mostra, una sezione (28 fotografie inedite) dedicata all’ultimo lavoro del fotografo, realizzato in Sicilia nell’autunno 2021 e gentilmente messe a disposizione dagli eredi per questa occasione espositiva. Il lavoro, al quale Cristina Omenetto ha dato il titolo di Viaggio in Sicilia, è dedicato all’archeologia e alle forme dell’antico messe a confronto con quelle della natura. Le fotografie siciliane sono il primo nucleo di un’ampia ricerca che Radino avrebbe condotto su tutto il patrimonio archeologico italiano.
L’AUTORE
Francesco Radino (Bagno a Ripoli, Firenze, 1947 - Milano, 2022) ha percorso e approfondito diversi linguaggi della fotografia documentaria, dal reportage degli esordi - con attenzione al lavoro, alla vita politica e sociale, alle altre culture - a una fotografia più lenta e riflessiva, soprattutto legata al tema del paesaggio e sviluppata con particolare attenzione alle trasformazioni in atto nel territorio, a un tipo di ricerca di stampo più sperimentale dedicata alle forme e alle materie.
Figlio di due pittori, Vincenzo Radino e Olga Milani, negli anni ha elaborato una ricerca particolarmente attenta ai dettagli e agli aspetti materici degli oggetti e del paesaggio naturale e antropizzato, in un continuo studio sulle forme, organiche e astratte, e sulle sostanze di cui si compone la realtà visibile. A una particolare cura nel bilanciamento armonioso delle parti che compongono le scene riprese, Radino ha sempre sposato una sapiente pratica di stampa, sia del bianco e nero analogico sia, più tardi, del colore digitale.
Le vicende professionali e artistiche insieme hanno visto il fotografo lavorare a Milano, la sua città d’adozione, e in molte parti d’Italia e del mondo (Cina, Irlanda, Islanda, Svezia, Giappone, Stati Uniti, Grecia, Palestina) e sviluppare una sensibilità aperta a diverse culture, in particolare quelle orientali, e un’idea di fotografia non rigida né appartenente a un genere, ma applicabile a molti aspetti della vita e dell’ambiente in cui viviamo. Amante della natura, del mare e della montagna, pescatore, camminatore, giardiniere, cuoco, Radino ha dimostrato con la sua fotografia ma anche con il suo stile di vita che tutto, nel mondo, è interessante e merita di essere guardato e sperimentato.
Maestro di molti giovani, avvicinabile a molti fotografi e di molti amici (Cesare Colombo, Gianni Berengo Gardin, Gabriele Basilico, Mario Cresci, Luigi Ghirri) ma anche un po’ diverso e appartato, libero e mutevole nelle sue scelte, nel tempo ha cambiato in modo spontaneo i suoi oggetti d’attenzione e i modi per costruire l’immagine, anche studiando travasi formali da una fotografia a un’altra, da un soggetto a un altro. La realtà è comunque indescrivibile - ci insegna Francesco Radino - e la fotografia è solo un tentativo di accedere al significato e al mutare delle cose, di capire le analogie e i rimandi che indicano, in fondo, che il mondo è uno solo, unica è la materia di cui si compone.... leggi il resto dell'articolo»
Le sue ultime pubblicazioni entrambe a cura di Roberta Valtorta saranno disponibili presso la Biblioteca specialistica e il bookshop del Museo: la monografia Francesco Radino. Fotografie/Photographs 1968-2018, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2019 e Vincenzo e Francesco Radino. Dialogo familiare, Silvana Editoriale, Cinisello Balsamo 2021, dedicata alla sua opera fotografica messa a confronto con l’opera pittorica del padre.
Le opere in mostra sono conservate nella collezione del Museo di Fotografia Contemporanea nei seguenti fondi fotografici: Lanfranco Colombo / Regione Lombardia, Archivio dello spazio / Città metropolitana di Milano, Collezione Fine / Museo di Fotografia Contemporanea, Osserva.Te.R. / Museo di Fotografia Contemporanea, Paesaggio Prossimo / Città metropolitana di Milano, Francesco Radino_Metrotranvia / Museo di Fotografia Contemporanea, Raccolta antologica / Museo di Fotografia Contemporanea
Mostra: Nel Corso del tempo. Fotografie di Francesco Radino nelle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea
Cinisello Balsamo - Museo di Fotografia Contemporanea
Apertura: 18/06/2023
Conclusione: 17/09/2023
Organizzazione: Museo di Fotografia Contemporanea
Curatore: Roberta Valtorta
Indirizzo: Villa Ghirlanda, Via Giovanni Frova, 10 - 20092 Cinisello Balsamo (MI)
Inaugurazione: sabato 17 giugno 2023, ore 18
Orari: mercoledì, giovedì, venerdì ore 16-19 sabato e domenica ore 10-19 | Ingresso gratuito
Per info: E info@mufoco.org T +39 02 6605661
Servizio educativo
VISITE GUIDATE E LABORATORI tutti i giorni su appuntamento
E servizioeducativo@mufoco.org T +39 02 66056631
Sito web per approfondire: https://www.mufoco.org/
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