
Sabato 19 ottobre alle 21.00 al Teatro Astra di Vicenza va in scena la "Notte delle Voci" - progetto curato personalmente da Ermanna Montanari - con con Abdullah Miniawy, Ndox Electrique, Serena Abrami e Enrico Vitali, Mariangela Gualtieri, Danio Manfredini, Francesca Morello R.Y.F., Mara Redeghieri e Daniela Pes.
Il Ciclo di Spettacoli Classici si concluderà con un'ode collettiva alla notte, una catarsi festosa di suoni e canti diversissimi. A guidare il pubblico, artisti-viandanti di altissimo profilo, da Mariangela Gualtieri, poetessa e co-fondatrice del Teatro Valdoca fino a Danio Manfredini, attore, autore e regista, tre volte Premio Ubu.
È una lode. Una lode alla verticalità della notte. Là dove la voce si manifesta ancor più come origine, suono del mondo, un trasalire. Lode al profondissimo ascolto che apre le nostre orecchie e le fa gioire. È in questo itinerario che ci guideranno gli artisti e le artiste, viandanti della Notte delle voci, abitati da forme sonore diversissime, ognuno con una propria melodia, insieme, nell'emozione di una catarsi festosa, nel luogo più tradizionale, sul palco, che un "puro velo" unisce alla platea, dove emerge il cominciamento, il turbine luminoso di una molteplicità di canti, di miniature vocali.
In scena si esibisco la cantante sarda Daniela Pes, Targa Tenco per il suo album d'esordio Spira; la magnetica Mara Redeghieri, ex Üstmamò; Francesca Morello aka R.Y.F., voce dance punk che cerca di dare voce a ogni diversità; Abdullah Miniawy, artista egiziano icona di libertà e giustizia; il collettivo Ndox Èlectrique di François R. Cambuzat e Gianna Greco, composto da chitarra, basso, due voci e tre percussionisti, e la cantante alt-rock Serena Abrami con Enrico Vitali.
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Enigmatica come un oracolo greco, Daniela Pes si muove tra elegante e oscura elettronica e ambient dal respiro per creare un mondo sonoro in cui l'arcaico, il contemporaneo e il futuribile si avviluppano l'un l'altro come nella danza gravitazionale di due galassie in procinto di fondersi.
La magnetica Mara Redeghieri, ex Üstmamò, che nel suo ultimo tour Futura Umanità si è nuovamente fatta interprete canti anarchici e partigiani ma anche di voci di resistenze del nuovo millennio "che si mescolano ai nostri ricordi e risuonano, amplificandosi a vicenda attorno alle parole di libertà, autodeterminazione, giustizia sociale e dignità".
R.Y.F. (acronimo di Restless Yellow Flowers), voce dance punk della comunità queer e di "tutte le favolose creature della Terra", già co-autrice delle musiche dello spettacolo dei Motus Tutto Brucia e artefice di un electro-punk intriso di sovversione femminista. Deep Dark Blue è il suo ultimo album, un disco di sofferenza e guarigione che rafforza la carica destabilizzante dell'artista: "Deep Dark Blue è un album sottomarino, forse è un album addirittura abissale. Il sound è oscuro e attutito, come se ci trovassimo in una sorta di culla, una bolla blu per l'appunto, un cocoon di mare nel quale avvolgersi per rigenerarsi e raggiungere serenità, ma il cui involucro trasmette anche energia".
Abdullah Miniawy, artista egiziano icona di libertà e giustizia, scrittore, cantante, compositore e attore, le cui performance hanno calcato palcoscenici e luoghi prestigiosi a livello internazionale, tra cui il Festival d'Avignone, l'Institute of Contemporary Arts di Londra, il museo Haus Der Kunst di Monaco e il Louvre di Parigi, per citarne soltanto alcuni.
Il collettivo Ndox Èlectrique di François R. Cambuzat e Gianna Greco, sciamani di una trance di resistenza anti-coloniale. Ndox Électrique è infatti "un rituale di possessione delle cerimonie n'döep senegalesi. Selvaggio, oscuro e solare, femminile e potente, chiama gli spiriti a sfidare il mondo moderno con incantesimi, danze e percussioni ancestrali, chitarre elettriche e computer" che serve a decostruire l'esotismo e la visione stereotipata che il pubblico occidentale ha della musica africana per metterlo di fronte "alle musiche dei mondi reali, crudeli, selvagge, sfrenate e anche sanguinarie, perché per scacciare i demoni non saranno sufficienti le buone maniere ma un enorme volume sonoro in grado di provocare lo stato di trance".
E, infine, Serena Abrami e Enrico Vitali - già al fianco di Ermanna Montanari e Marco Martinelli nel progetto Don Chisciotte ad ardere – componenti della band alt-rock Leda ma attivissimi anche, fra musica e teatro, nello studio attorno alla vocalità e al concetto di "paesaggio sonoro".
Una catarsi festosa di suoni e canti diversissimi, dunque, ma anche di immagini, grazie alle creazioni visive realizzate dal vivo dall'eclettico artista visivo Stefano Ricci.
Notte delle voci
Vicenza - Teatro Astra
Apertura: 19/10/2024
Conclusione: 19/10/2024
Organizzazione: Teatro Comunale CIttà di Vicenza
Curatore: Ermanna Montanari
Indirizzo: Contrà Barche, 53 - 36100 Vicenza
Biglietti: Intero: 30,00 € | Over 65: 25,00 € | Under 30: 20,00 € acquistabili tramite la biglietteria online, presso la biglietteria del Teatro Comunale in Viale Mazzini 39, la sera di spettacolo, al botteghino, a partire da un'ora prima dell'inizio.
Info: +39 0444 324442
Sito web per approfondire: https://www.tcvi.it/it/