Con la loro mutevolezza e inafferrabilità hanno influenzato pittura, fotografia, poesia, letteratura, meteorologia e strategia militare; vapore acqueo condensato intorno a particelle come lo ioduro d'argento – usato per le prime fotografie, nel cloud-seeding o nel programma di ricerca atomica Manhattan – le nuvole sono la fonte di ispirazione per nuvolario, nuovo progetto di OHT [Office for a Human Theatre] che sabato 12 ottobre 2024 viene presentato al Teatro Cavallerizza in prima assoluta nell'ambito della sedicesima edizione del Festival Aperto di Reggio Emilia.
Concepito come una nuvola, dunque incline al mutamento, nuvolario a ogni rappresentazione apparirà diverso, cambiando formato e linguaggi, contenuti e composizione delle sue parti.
Lo studio di ricerca teatrale del regista e curatore Filippo Andreatta presenta la prima assoluta del suo nuovo lavoro in una versione musicale che sarà la prima di una serie sempre diversa per forma, linguaggi e contenuti, in una scena minimale dove si materializza l'aria del palcoscenico.
Filippo Andreatta ha scelto una versione musicale, capace di "trasformare in nuvole" Music for 18 Musicians [Mf18M], capolavoro del compositore minimal statunitense Steve Reich, eseguito per l'occasione dall'ensemble Sentieri selvaggi, punto di riferimento per l'esecuzione della musica minimalista in Italia, invita a spostare il punto di vista osservando ciò che è inafferrabile.
Music for 18 Musicians inizia con una serie di pulsazioni che si moltiplicano diventando un vortice sonoro mozzafiato che utilizza l'aria e la respirazione per modularsi e riverberare. Il respiro delle voci femminili diventa misura del ritmo, creando una vertigine sonora, una poliritmia di inspirazioni ed espirazioni, un continuo movimento d'aria. Declinata nelle sue diverse mutazioni, dalle nuvole al respiro, l'aria, è un agente trasformativo che nello spettacolo manifesta tutta la sua invisibilità e visibilità.... leggi il resto dell'articolo»
Materializzando l'aria del palcoscenico, nuvolario rivela la natura fisica delle nuvole attraverso una tecnologia che reagisce alla temperatura, all'umidità, ai movimenti e alle parole; lo spettacolo diventa la riproduzione artificiale di un elemento naturale ma anche la trasmissione della sua evanescenza e fragilità.
Creando una tassonomia delle forme dell'aria, tra cirri, nuvole, respiri, fiati e nubi, nuvolario è una ricerca sul potere effimero e trasformativo del teatro che ci invita a guardare all'insù, omaggiando la potenza visiva delle nuvole nella più semplice delle azioni teatrali: vedere quello che non c'è, un teatro d'aria.
La nuova opera di OHT è una performance fatta di variazioni, sovrapposizioni e leggeri sfasamenti. Portando in scena la dinamica ritmica di Reich, restituisce al teatro l'aria, all'orchestra il suo spazio, al pubblico il ritmo, il battito del cuore. Le nuvole sono il raro momento in cui l'atmosfera si materializza e, in nuvolario, diventano lo stratagemma per riportare il teatro alla sua originaria evanescenza.
nuvolario è Una coproduzione Festival Aperto / Fondazione I Teatri, Romaeuropa festival, Sagra Malatestiana
Prossime date
20 ottobre, ore 21.00 Teatro Argentina, Roma, Romaeuropa festival
30 ottobre, ore 21.15 Teatro Galli, Rimini, Sagra Malatestiana
Fondato nel 2008, OHT [Office for a Human Theatre] è lo studio di ricerca del regista teatrale e curatore Filippo Andreatta, il cui lavoro si occupa di paesaggio e di politica personale sottilmente affrontata nello spazio pubblico e privato. OHT crea lavori che sradicano la gerarchia della visione e dell'ascolto. Spettacoli, performance, installazioni e formati non convenzionali realizzati in contesti urbani e non; la lettura di Frankenstein intorno a un falò al 79° parallelo nord nell'arcipelago delle Svalbard, la messa in scena di un campanile abbandonato attraverso i tintinnabuli di Arvo Pärt, la roulotte parassita di Little Fun Palace che ha viaggiato in Europa e Nord America dando vita alla Scuola Nomadica che si muove tra montagne, paludi e altre aree rurali contaminando le arti performative con le scienze naturali e sociali.
residenza artistica Centrale Fies, teatro alla Cartiera Rovereto con il contributo di MiC, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro di Trento e Rovereto.
Versione musicale
musica di Steve Reich / Music for 18 Musicians eseguita da ensemble Sentieri selvaggi
regia, scena e scrittura Filippo Andreatta collaborazione drammaturgica Veronica Franchi video CGI Francesco D'Abbraccio (Lorem) assistente alla regia Sara Thaiz Bozano direttore di scena Cosimo Ferrigolo
luci Filippo Andreatta, Bianca Peruzzi
sviluppo e comunicazione Anna Benazzoli fotografie Giacomo Bianco
creative producer Chiara Boitani amministrazione Lucrezia Stenico
sviluppo internazionale Job Rietvelt
animale guida yún (云)
produzione Office for a Human Theatre [OHT]
co-produzione Fondazione I Teatri / Festival Aperto Reggio Emilia, Romaeuropa festival, Sagra Musicale Malatestiana
residenza artistica Centrale Fies, teatro alla Cartiera Rovereto
con il contributo di MiC, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro di Trento e Rovereto
Versione installativa
regia e scena Filippo Andreatta
canzone "The Pure and the Damned" by Oneothrix Point Never, Iggy Pop
suono Francesco D'Abbraccio (Lorem) assistente regia Sara Thaiz Bozano
collaborazione drammaturgica Veronica Franchi video CGI Francesco D'Abbraccio (Lorem)
direttore di scena Cosimo Ferrigolo luci Filippo Andreatta, Bianca Peruzzi
consulenza musicale Davide Tomat animale guida yún (云)
sviluppo e comunicazione Anna Benazzoli fotografie Giacomo Bianco
creative producer Chiara Boitani amministrazione Lucrezia Stenico sviluppo internazionale Job Rietvelt
produzione Office for a Human Theatre [OHT]
co-produzione Fondazione I Teatri / Festival Aperto Reggio Emilia, Romaeuropa festival, Sagra Musicale Malatestiana
residenza artistica Centrale Fies, teatro alla Cartiera Rovereto
con il contributo di MiC, Provincia Autonoma di Trento, Fondazione Caritro di Trento e Rovereto
nuvolario
Music for 18 musicians
Reggio Emilia - Teatro Cavallerizza
Apertura: 12/10/2024
Conclusione: 12/10/2024
Organizzazione: OHT [Office for a Human Theatre]
Curatore: Filippo Andreatta
Indirizzo: Viale Antonio Allegri, 8/a - 42121 Reggio Emilia
Sito web per approfondire: https://www.oht.art/it/