
In occasione della 14ª edizione di MIA Photo Fair, a tema "Dialoghi", viene presentato in anteprima nazionale il progetto artistico "PACANOWSKA / PACANOWSKI – Due epoche, un dialogo" di Andrea Pacanowski, una ricerca artistica che supera i confini tra fotografia e pittura, tra passato e presente, tra memoria e reinterpretazione, che si sposa perfettamente con il tema della fiera.
Curato da Ilaria Caravaglio, il lavoro di Andrea Pacanowski si configura come una fusione alchemica tra due linguaggi artistici e due epoche storiche, legate da un sottile e profondo filo rosso: il sangue e l'arte. Il fotografo rende omaggio all'opera di Felicia Pacanowska (Łódź 1907 – Roma 2002), pittrice dell'École de Paris e sua parente stretta, reinterpretandone il lavoro attraverso un dialogo visivo che si fa ponte tra le generazioni.
Artista poliedrica Felicia Pacanowska ha attraversato il Novecento con un'arte che spazia dall'espressionismo al cubismo fino all'astrazione, mentre Andrea Pacanowski reinterpreta oggi il suo lavoro attraverso la fotografia, grazie anche alla collaborazione del graphic designer Stefano Zingaro. Il risultato è una fusione di forme, colori ed emozioni, in cui le opere della pittrice prendono nuova vita attraverso un innovativo processo di metamorfosi visiva.
Il progetto si articola in due sezioni principali:
- Un omaggio figurativo, in cui corpi femminili si intrecciano con i lavori della Pacanowska, donando loro una nuova dimensione narrativa.
- Una reinterpretazione astratta, dove l'intervento fotografico di Pacanowski trasforma il linguaggio pittorico in un'esperienza visiva immersiva e tridimensionale.
"PACANOWSKA / PACANOWSKI" non è solo un tributo, ma un esperimento artistico che sfida i confini tra pittura, grafica e fotografia, tra memoria e contemporaneità, restituendo una visione rinnovata dell'arte moderna.
L'anteprima, presentata da Liquid Art System, sarà visitabile dal 20 al 23 marzo 2025 presso SUPERSTUDIO PIÙ, Via Tortona 27, Milano.
Note biografiche
Andrea Pacanowski nasce a Roma nel 1962, in una famiglia dalla spiccata sensibilità artistica: il padre è architetto, la zia pittrice dell'École de Paris e la nonna scultrice. Su queste solide fondamenta, Andrea costruisce il proprio percorso formativo: dopo il diploma al liceo artistico, inizia a lavorare nello studio di Alberta Tiburzi, celebre fotografa italiana di fama internazionale.... leggi il resto dell'articolo»
Per oltre vent'anni, Pacanowski si dedica alla fotografia di moda, sviluppando il suo linguaggio creativo e lavorando sia in Italia sia all'estero, principalmente in Canada e negli Stati Uniti, con collaborazioni editoriali, pubblicazioni e campagne pubblicitarie.
Nel 2008, l'urgenza di dedicarsi pienamente all'arte si fa imprescindibile, dando avvio a un percorso di continua sperimentazione e ricerca tecnica. Questo lo porta a sviluppare una commistione tra fotografia e pittura, in un dialogo tra virtuale e reale che si concretizza in opere tridimensionali e uniche, dove il linguaggio fotografico è esasperato fino a evocare la pittura.
Pacanowski utilizza una tecnica assolutamente inusuale, realizzando fotografie senza interventi di post-produzione. Da questa scelta derivano soluzioni visive inedite, in cui l'immagine si trasforma in quadro. Questa tecnica, già complessa e articolata, è stata estesa alla trasposizione audiovisiva, integrando movimento, dinamismo e sonorità, come nella video-installazione Acquario, dove la ricerca della luce, la composizione delle forme e l'accostamento cromatico rivisitano la sua esperienza artistica nella fotografia.
Andrea Pacanowski debutta come artista a Parigi nel 2008 e partecipa a numerose collettive e fiere internazionali a New York, Miami, Singapore, Istanbul, Milano, Bologna e Roma. Nella capitale, nel marzo 2012, tiene la sua prima personale, All'infuori di me, al Museo di Roma in Trastevere, ottenendo un grande consenso di pubblico e critica. La mostra è stata successivamente ospitata a Napoli, Brindisi, in Sicilia e a Spoleto.
Attualmente, Andrea Pacanowski vive e lavora a Roma.
Félicia Pacanowska nasce nel 1907 a Łódź, in Polonia, all'interno di una famiglia di artisti. Dopo aver completato gli studi superiori nella sua città natale, viene ammessa alla Scuola di Belle Arti di Varsavia, dove ottiene il diploma in pittura e incisione cinque anni più tardi. Da quel momento, l'incisione su legno e rame, insieme alla pittura, diventano il fulcro della sua vita artistica.
Nel 1932 lascia la Polonia per unirsi al numeroso gruppo di pittori ebrei dell'École de Paris. Durante i primi mesi a Parigi, frequenta il Cabinet des Estampes et des Dessins del Louvre, approfondendo il suo studio delle arti grafiche.
La sua vita, tuttavia, è segnata da molte difficoltà. Nonostante le avversità, a partire dal 1935 viaggia in Italia e in Inghilterra. Trascorre anche alcuni mesi in Polonia, dove espone cinquanta stampe e monotipi all'Istituto d'Arte. Durante questa visita, rivede i genitori senza immaginare che sarà l'ultima volta, poiché entrambi verranno poi sterminati dai nazisti.
Nel 1935, Félicia si trasferisce a Roma per un anno, dove studia presso l'Accademia di Belle Arti e la Scuola dell'Arte della Medaglia. Tra il 1935 e il 1937, ritorna a Łódź, dove instaura un rapporto di amicizia con il poeta Moyshe Broderzon, di cui realizza un ritratto. Tornata a Parigi nel 1937, si dedica al perfezionamento della tecnica dell'acquaforte.
Con l'inizio della Seconda Guerra Mondiale, Félicia lavora come disegnatrice in una fabbrica di prodotti per l'aviazione. Durante l'occupazione, subisce le difficoltà della persecuzione e, nel 1942, riesce miracolosamente a sfuggire alla retata del Velodromo d'Inverno (Vel d'Hiv). Fino alla fine del conflitto, vive in condizioni estremamente precarie e pericolose. Tutte le sue opere e i suoi strumenti di lavoro vengono perduti, e deve affrontare l'estrema sofferenza di apprendere della morte dei genitori. Sarà la sua incrollabile volontà di lavorare a consentirle di superare questo periodo difficile. Dopo la guerra, visita Roma numerose volte, periodo durante il quale realizza numerosi ritratti, tra cui quelli di Chil Aronson e Ernest Nameyni.
Rientrata definitivamente a Parigi nel 1947, riprende la sua produzione artistica, dedicandosi alla pittura, al disegno, alle acqueforti, alle acquetinte e ai pastelli. Félicia considera queste espressioni artistiche come di pari valore. Nel 1954, riceve il premio Viarrego e, due anni più tardi, il premio di disegno Modigliani a Livorno. Nel 1958, entra a far parte della giuria del Salon d'Automne e del Salon Comparaison, per poi partecipare regolarmente a tutti i principali saloni parigini: Salon d'Automne, Salon des Indépendants, Salon de Mai, Salon des Réalités Nouvelles, Jeune Gravure Contemporaine, Estampes Contemporaine, Le Trait e altri.
Nel 1962, il Musée National d'Art Moderne e la Bibliothèque Nationale di Parigi acquisiscono alcune sue opere, riconoscendone il valore.
Nella sua produzione grafica come nella pittura, Félicia Pacanowska evolve da uno stile inizialmente figurativo verso forme sempre più astratte. Le sue incisioni, premiate in numerose occasioni, trovano spazio nelle collezioni pubbliche. La costruzione delle sue composizioni, sempre rigorosa, richiama spesso l'influenza cubista. I suoi lavori al bulino e all'acquaforte colpiscono per la purezza del tratto, l'equilibrata gestione del bianco e del nero, e una luminosità raffinata e sensibile.
Félicia Pacanowska si è spenta a Roma nel 2002, lasciando un'eredità artistica che continua a risuonare per la sua intensità e il suo virtuosismo.
Mostra: Pacanowska / Pacanowski
Due epoche, un dialogo
Milano - Superstudio più
Apertura: 20/03/2025
Conclusione: 23/03/2025
Curatore: Ilaria Caravaglio
Indirizzo: via Tortona 27 - Milano
Inaugurazione : 19 marzo 15.00 - 22.00 VIP CARD PLUS 17.00-22.00 Preview solo su invito
Orari: 20 – 21 – 22 – 23 marzo 11.00 - 20.00 - Ingresso al pubblico
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