Paolo Masi. A Modo Mio

Presso le sale espositive del DAV - Dipartimento di Arti Visive di Soresina (CR) è allestita la mostra “A Modo Mio” dell'artista fiorentino Paolo Masi, unanimemente considerato tra gli ultimi giganti del nostro panorama artistico.

L'esposizione, patrocinata dal Comune di Soresina, curata da Anthony Molino e da Francesco Mutti e in collaborazione con FerrarinArte, presenterà una panoramica ricca ed esclusiva sulla produzione del geniale artista toscano, tra opere storicizzate, inedite e sperimentali.

Non un'antologica, però, bensì uno squarcio aperto sulla personalità fiera e complessa di un uomo che da sempre procede spedito nella propria ricerca basata sulla sensazione vibratile della materia pittorica. Quella di Masi è però una fierezza dall'umanità incrollabile: scrive a proposito Anthony Molino che nelle sue opere si ritrova “un senso della misura dell’uomo, di quella sua fierezza che non si sbriciola nel penoso e sterile orgoglio di chi vuole stagliarsi contro il mondo ad ogni costo, di chi per affermare il proprio io deve necessariamente sminuire quello dell’altro”. Ancora Molino chiarisce, nel suo breve saggio introduttivo, come “uno dei meriti indiscussi di Masi, come testimonia la assoluta disinvoltura con la quale si confessa, è la corrispondenza fra la versatilità dell’artista e la plasticità dell’uomo e del suo pensiero, in quanto capaci, sempre, di rinnovarsi”. Artista in grado in quasi sessant'anni di carriera di far proprio il concetto di sperimentalismo - nella misura in cui in Masi possa essere definito “esistenzialità” - egli arriva all'oggi con un dinamismo tale che lascia sconvolti. Masi è il nostro presente molto più di quanto non lo sia stato sincronicamente in passato; e rappresenta la punta di diamante di un'analisi artistica sulla materia pittorica che accoglie come non mai la curiosità del neofita, la certezza dell'appassionato, la volontà dello studioso di saperne di più.