
Per la prima volta a Milano, il MUDEC ospita fino al 27 marzo 2022 un progetto espositivo interamente dedicato al processo evolutivo artistico che portò Mondrian dalla tradizione del paesaggio olandese allo sviluppo del suo stile unico, che l’ha reso inconfondibile e universalmente celebre.
La mostra, prodotta da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, promossa dal Comune di Milano-Cultura e con il patrocinio del Consolato dei Paesi Bassi a Milano, è stata realizzata grazie alla collaborazione del Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di opere di Mondrian al mondo, e che ha prestato sessanta opere, scelte tra quelle di Mondrian, degli artisti della Scuola dell’Aja e dei designer De Stijl.
In mostra anche due opere di Mondrian provenienti dal Museo del Novecento di Milano – un esempio delle poche opere dell’artista presenti in collezioni italiane - e un quadro neoplastico proveniente dal National Museum of Serbia di Belgrado. Con il concept del direttore del Kunstmusem Benno Tempel e con la curatela di Daniel Koep, Head of Exhibitions, e di Doede Hardeman, Head of Collections,
il percorso prende vita e si snoda attraverso sezioni tematiche. Una chiave di lettura visuale e dunque immediata dell’evoluzione stilistica dell’artista, utile alla comprensione delle stesse opere interamente astratte del suo ultimo periodo. Filo conduttore su cui si esplica il confronto tra le opere del primo periodo “figurativo” a quelle del periodo “astratto” è quello del paesaggio, con confronti tra le sue opere e quelle dei pittori della “Scuola dell’Aja”, un gruppo di artisti operanti nella città olandese tra il 1860 e il 1890, ampiamente influenzati dal realismo della scuola di Barbizon, e secondo la cui maniera Mondrian aveva cominciato a dipingere.
Una sezione della mostra è dedicata a “De Stijl” (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg e attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innovò arte, architettura e design, con opere - tra gli altri - di Gerrit Thomas Rietveld.... leggi il resto dell'articolo»
LA MOSTRA
I dipinti di Piet Mondrian (1872-1944), per i quali il maestro olandese è celebre quale indiscusso pioniere dell’arte “astratta”, sono in realtà il risultato di una lunga ricerca di equilibrio e di perfezione formale, di una progressiva evoluzione stilistica che ha il suo punto di partenza nel naturalismo e nell’impressionismo e che passa poi via via attraverso il post-impressionismo, i fauves, il simbolismo e il cubismo. In tale contesto, una parte centrale, benché meno nota, della sua produzione è la pittura di paesaggio: immagini che raffigurano in particolare aspetti caratteristici della natia Olanda. Prevalenti in tutta la prima fase della sua carriera di artista, i paesaggi vengono successivamente affrontati da Mondrian con una varietà di stili e di tecniche che attestano non solo l’influenza di vari movimenti artistici, ma anche la sua ricerca di un’espressione personale.
MONDRIAN PRIMA E DOPO IL 1908 Dal 1892 al 1895
Mondrian ricevette una formazione artistica tradizionale presso la Rijksakademie van Beeldende Kunsten (l’Accademia Statale di Belle Arti) ad Amsterdam dove seguì corsi di disegno dal vivo, pittura di natura morta e teoria dell’arte. Nel tempo libero però si dedicò completamente alla pittura di paesaggio. Dopo il diploma, quando non era impegnato in lavori su commissione o dando lezioni di disegno per mantenersi, Mondrian disegnava i paesaggi appena fuori Amsterdam. Il piatto paesaggio olandese si presta bene alla ricerca dei contrasti. Con elementi enfaticamente verticali, come gli alberi e i mulini a vento, questi primi paesaggi mostrano come Mondrian giocasse con ritmo e ordine sulla tela già molti anni prima delle sue opere astratte. A partire dal 1900 Mondrian abbandonò progressivamente la rappresentazione fedele della natura, per sperimentare forme e colori. Utilizzando gli elementi verticali e orizzontali del paesaggio, Mondrian esplorò la possibilità di ridurre il mondo che lo circondava alla sua essenza assoluta: un ritmo di piani, colori e linee. Dal 1908 il lavoro di Mondrian divenne sempre più radicale e il suo bisogno di innovare si fece più evidente. Voltò le spalle ai paesaggi naturalistici e trovò ispirazione nella teosofia e nelle novità artistiche provenienti dall’estero. Sotto questi influssi, il suo lavoro attraversò diverse fasi. Mondrian dipinse molteplici variazioni di diversi temi, come il faro, il mulino a vento, i paesaggi marini e le dune. Di tela in tela, si avvicinava sempre più all’“essenza” dell’immagine. Nel 1912, per concentrarsi pienamente sull’innovazione nella sua pittura, Mondrian si stabilì a Parigi. Aveva quasi quarant’anni ed era uno dei pittori di paesaggio più noti nei Paesi Bassi, ma a Parigi agli inizi era un artista sconosciuto. Le opere dei suoi primi anni parigini sono grigie e influenzate dal cubismo di Pablo Picasso e Georges Braque. Questa direzione lo condusse alla fine a ridurre il suo linguaggio espressivo a nient’altro che linee rette, colori primari e piani rettilinei. Chiamò questo stile Neoplasticismo. Mondrian rimase nella tradizione della pittura realista olandese. Nelle sue prime opere fu un realista figurativo e come - amava dire - nelle opere più tarde, un realista astratto. Dichiarò nel 1942: “Per me non c’è differenza tra i primi e gli ultimi lavori: fanno tutti parte della stessa cosa. Non sento la differenza tra il vecchio e il nuovo nell’arte come tale, ma come continuità”. Esibendo dipinti che coprono tutte le fasi della carriera artistica di Mondrian e argomentandone il passaggio dalla pittura figurativa all’astrattismo, questo progetto presenta il maestro olandese come uno dei più importanti coloristi del suo tempo e uno dei maggiori maestri della pittura novecentesca. La mostra, dunque, invita il visitatore a scoprire i capolavori di Mondrian secondo una diversa e inusuale chiave di lettura. Quella di poter ammirare opere di Mondrian in Italia è un’occasione che capita di rado. Nei musei italiani d’arte moderna e contemporanea è scarso il numero delle opere dell’artista che pure è stato una figura centrale dell’arte internazionale del XX secolo, contribuendo a farne la storia. Le poche opere del maestro olandese conservate in Italia (il Faro a Westkapelle del Museo del Novecento a Milano ed esposto in mostra; la Composizione A della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma; Impalcatura, Oceano 5 e Composizione con grigio e rosso della Collezione Peggy Guggenheim a Venezia), se da una parte fanno rimpiangere ancor più tale lacuna, dall’altra, con la loro bellezza, costituiscono uno stimolo ulteriore ad allargare e ad approfondire la conoscenza dell’opera di questo artista, e dunque ad apprezzare meglio l’opportunità – pressoché unica a molti anni di distanza dall’ultima monografica a lui dedicata – che questa nuova mostra offre al pubblico italiano.
Mostra: Piet Mondrian. Dalla figurazione all'astrazione
Milano - MUDEC - Museo delle Culture
Apertura: 24/11/2021
Conclusione: 27/03/2022
Organizzazione: 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE
Indirizzo: via Tortona, 56 - 20144 Milano
Orari:
Lunedì 14.30 – 19.30
Martedì – mercoledì – venerdì – domenica 9.30 – 19.30
Giovedì – sabato 9.30 – 22.30
(ultimo ingresso: un'ora prima)
Biglietti:
ingresso singolo intero: € 14,00
ingresso singolo ridotto: € 12,00
disponibili altre formule di riduzione
Informazioni e prenotazioni:
+39 02.54917
ticket24ore.it
Il catalogo della mostra Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione è edito da 24 ORE Cultura ed è in vendita presso il bookshop della mostra, in tutte le librerie e online.
Sito web per approfondire: https://www.mudec.it/
Facebook: museodelleculture
Altre mostre a Milano e provincia
Arte contemporaneamostre Milano
On the Matter II
Con On the Matter II, dal 13 marzo al 31 maggio 2025, lorenzelli arte torna a far luce sulla fascinazione per la materia e sugli esiti delle sue declinazioni.
Lombardia, Milano
Ingresso libero
Arte contemporaneamostre Milano
Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli | 80 Artisti Contemporanei
Palazzo Reale Milano accoglie in anteprima internazionale un'esposizione straordinaria che mette in dialogo oltre 140 opere di 80 grandi artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Ritratti entro uno specchio convesso
La Fondazione Pini presenta "Ritratti entro uno specchio convesso", mostra a cura di Alessandro Castiglioni.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
FORMAE - Genesi dell'Ente | Installazione site-specific di Lorenzo Gnata
L'arte riparte al Gaggenau di Milano con la mostra "Pensum", che, a partire dal 12 settembre, esplora il rapporto tra pensiero e subconscio attraverso le opere di Marco Paghera.
Lombardia, Milano
Visite aperte al pubblico solo su appuntamento
Arte contemporaneamostre Milano
Rauschenberg e Il Novecento
Il Museo del Novecento ospita dal 5 aprile al 29 giugno 2025 la mostra Rauschenberg e il Novecento, un’importante esposizione che presenta oltre 70 opere.
Lombardia, Milano
Horst Beyer. Vertigo
Mercoledì 16 aprile inaugura presso MA-EC Gallery Vertigo, la mostra personale di Horst Beyer a cura di Roberta Bani.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Andrea Granchi. Paesaggi per caso
Lo spazio MADE4ART è lieto di presentare Paesaggi per caso, mostra personale dell'artista Andrea Granchi a cura di Vittorio Schieroni ed Elena Amodeo.
Lombardia, Milano
Arte contemporaneamostre Milano
Enrico Benetta Da Ros. Il Riflesso del Pensiero
La galleria Maiocchi15 inaugura mercoledì 9 aprile la mostra "Il Riflesso del Pensiero", esposizione personale delle opere di Enrico Benetta Da Ros.
Lombardia, Milano
Ingresso libero
Arte contemporaneamostre Milano
Dove le dune. Paesaggi erosi
Red Lab Gallery/Miele presenta la mostra "DOVE LE DUNE. Paesaggi erosi" a cura di Benedetta Donato, visitabile dall'11 aprile al 31 maggio 2024.