PriamArt. Enrico Merli

Sotto la direzione artistica di Luciano Caprile, ritorna la rassegna artistica a Savona, PriamArt, con la mostra personale di Enrico Merli.

La decima edizione di PriamArt è organizzata da Pietro Bellantone di EventidAmare, Associazione Culturale Liguria – Ungheria e Consolato Onorario di Ungheria per la Liguria e patrocinata da Regione Liguria, Provincia e Comune di Savona e Consolato Generale di Ungheria in Milano. L'inaugurazione è per sabato 6 maggio 2023 (ore 16) nel Salone della Sibilla. L’ingresso è libero e gratuito.

Pietro Bellantone, presidente delle Associazioni EventidAmare e Liguria-Ungheria, commenta: In questi anni, dal 2012, siamo riusciti a concretizzare una lunga e proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale di Savona, che ci ha consentito di esporre, in locali meravigliosi, opere di compianti Maestri del passato, italiani e magiari.

Luciano Caprile, il noto critico d’arte, presenterà e illustrerà, il giorno dell’inaugurazione, le opere degli artisti partecipanti.
L’inaugurazione di sabato 6 maggio comincia alle ore 16 con l’introduzione di Pietro Bellantone e prosegue con gli interventi di un delegato del Comune di Savona, del console onorario di Ungheria per la Liguria Giuseppe Michele Giacomini e del curatore e critico d’arte Luciano Caprile.

Luciano Caprile, curatore di PriamArt e critico d’arte:
Il racconto pittorico di ENRICO MERLI si avvale di una luce che sembra essere suscitata dallo stesso incedere del pennello sulla tela che si nutre dello stesso fare per una rappresentazione quasi teatrale. In “Sera a Portofino”, un olio su tela del 2022 si osserva la messa in scena delle case sul mare che dividono il paesaggio tra una immediata accensione di riverberi e un sognante retroterra. La stessa emozione e la stessa sorpresa si rinnovano in altri scorci che sorprendono Genova o il mutevole e declinante fascino di un prato (“Antola”). Anche in “Libertà” dello stesso anno le atmosfere del racconto (un cavallo in corsa che sembra voler bucare la tela verso l’osservatore) scaturiscono dallo stesso processo di sorpresa e di emozione. La sua è pertanto una scelta d’approccio che abbraccia tanto la natura quanto i sentimenti espressi dalle stesse immagini che parlano di persone: ce lo dice la bimba perplessa, protagonista de “La scolaresca che non c’è più”.... leggi il resto dell'articolo»