Rafael Di Benedetto. Emozioni che lasciano segni

Il 18 novembre presso la sala della Chiesa di San Carlo al Corso situata nell'omonima piazza, Corso Vittorio Emanuele II a Milano viene inaugurata la mostra personale di Rafael Di Benedetto, "Emozioni che lasciano segni".  

La mostra è una tappa importante del processo di sviluppo artistico di Rafael e testimonia la possibilità di realizzare contesti inclusivi in cui le persone, anche con disabilità, possono coltivare i propri sogni e sviluppare competenze.

Rafael è un ragazzo di 24 anni affetto da autismo. Vive a Vermezzo dove ha frequentato le scuole dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado presso l'Istituto Comprensivo "Gianni Rodari" di Vermezzo. È qui che ha incontrato la Prof. Maria Carmela Suppa, docente di Arte e Immagine. Nel corso della scuola secondaria ha dimostrato interesse per la pittura e presentato, con l'esame di terza media, alcuni dei lavori pittorici realizzati
durante il percorso scolastico, allestendo una propria mostra.
La disabilità di Rafael non ha influenzato l'insegnante nel riconoscerne le potenzialità artistiche e nella scelta di impegnarsi a valorizzarle e coltivarle. In parallelo con gli studi intrapresi da Rafael l'insegnante ha continuato a seguirlo in vari corsi con ragazzi provenienti da diverse realtà.

Negli ultimi anni Rafael frequenta i corsi tenuti dalla Prof. Suppa presso l'Oratorio di Cusago, paese dove la docente porta avanti l'attività di insegnamento affiancandola alla carriera artistica, esposta in varie mostre personali.
Alla crescita artistica di Rafael si affianca nel tempo la sua crescita personale e la possibilità di sperimentare nuove interazioni sentendosi parte del gruppo, anche collaborando a spiegare ad altri le tecniche apprese.

La mostra che sarà inaugurata il 18 novembre è il risultato di un lavoro decennale.
L'artista lavora sui segni partendo, in genere, da un soggetto naturale, come la texture della superficie di un limone. Trasformata in un piano pittorico in segni che raccontano le sue emozioni.
Sceglie prevalentemente le diverse tonalità di colore blu che ricordano vedute e paesaggi vissuti in prima persona. A volte sceglie tonalità più calde, sollecitate da altri stati emotivi.
Questa mostra ben rappresenta Rafael e il suo talento nella pittura e simbolicamente si salda con la prima mostra dei lavori presentati all'esame di terza media.... leggi il resto dell'articolo»