Ragusa Foto Festival 2024

  • Quando:   30/08/2024 - 30/09/2024
  • evento concluso

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Ragusa Foto Festival 2024

'Prendersi una pausa', l'invito della dodicesima edizione del Ragusa Foto Festival dal 30 agosto al 30 settembre 2024. In Sicilia, nel quartiere più antico del capoluogo ibleo, si svolge la dodicesima edizione del Ragusa Foto Festival, prima manifestazione internazionale siciliana dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione dei giovani talenti. Il suggestivo borgo barocco di Ibla, quartiere più antico di Ragusa, patrimonio Unesco, può considerarsi lo scenario ideale per l'edizione 2024 dal titolo 'Prendersi una pausa', diretta da Stefania Paxhia, ideatrice e fondatrice, e dal direttore artistico Massimo Siragusa, fotografo e docente Ied, con la collaborazione del comitato scientifico e di una rete di partner culturali locali e nazionali.

Il Festival, com'è ormai tradizione, apre con la formula delle giornate inaugurali: tre giorni di seminari, workshop, letture, premiazioni e talk che da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre accompagnano il vernissage delle 15 esposizioni – 13 personali e 2 collettive – ospitate per un mese in 4 location dell'antico quartiere barocco per promuovere, attraverso la fotografia, una riflessione su una tematica più che mai attuale.

In questi anni la tensione continua generata dalla velocità che contraddistingue la modernità è diventata ormai un aspetto significativo della vita contemporanea. E sta determinando una trasformazione profonda nel rapporto sia tra gli esseri umani che tra l'uomo e la natura. Siamo alla perenne ricerca del tempo che sembra sfuggirci. Potersi concedere una pausa non significa restare immobili. Al contrario, una pausa molte volte è il punto discriminante, il momento che dà valore a tutto il resto. "Ogni pausa è cielo in cui mi perdo" scriveva il poeta modicano Salvatore Quasimodo, premio Nobel per la letteratura.

Quest'anno Ragusa Foto Festival parte proprio da questi versi per offrire, grazie alla diversità degli sguardi degli autori selezionati quest'anno, nuovi 'cieli' e nuovi orizzonti in cui potersi perdere.

Tra gli autori in mostra troviamo una selezione di foto di Ferdinando Scianna, primo fotografo italiano a far parte della prestigiosa agenzia Magnum, il cui fil rouge è il momento intimo e universale del dormire. Il progetto a quattro mani di Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino, dedicato al gioco della Tombola, ci permette di scoprire l'opera di due grandi autori contemporanei, tra i più interessanti e innovativi, che interpretano il senso di un gioco antico, quello della cabala del nostro tempo. Simona Ghizzoni, artista che centra il suo lavoro sull'autoritratto partendo dalla necessità di un percorso di isolamento, esprime una riflessione sul proprio essere e il desiderio di voler pensare ad un nuovo futuro.... leggi il resto dell'articolo»

Novità di questa edizione è la residenza d'artista di Mario Cresci, volta a realizzare un progetto frutto della sua interazione con il territorio e con le cartografie della Sicilia raccolte nella prestigiosa Collezione della Fondazione 'Cesare e Doris Zipelli' della Banca Agricola Popolare di Ragusa, testimonianza della lettura geopolitica dell'Isola tra il Cinquecento e l'Ottocento.

Oltre al progetto di Mario Cresci, la Sicilia è protagonista con altri due lavori inediti. Il primo è "Sicilia" il progetto di Loredana Nemes voluto da Fondazione Sylva, appena finito di realizzare, sul legame tra gli alberi e l'uomo. L'artista, in una serie di dittici, celebra l'importanza della relazione che rivestono gli alberi per la nostra vita e del legame che ogni persona ritratta ha instaurato con uno specifico albero. Il secondo progetto che vede la Sicilia protagonista è il lungo lavoro di Umberto Coa, realizzato con il contributo del giornalista Massimiliano Macaluso, che ha documentato la realtà sociale e culturale dell'Isola attraverso la mappatura dei piccoli campi di calcio. Un modo per farci riflettere sul ruolo del gioco del calcio come momento identitario del Paese.

Le immagini inedite di Luca Campigotto, fotografo veneziano che ha fatto del viaggio la sua poetica, ci spingono a riflettere sull'equilibrio precario che si instaura nella relazione tra l'uomo e la natura. Così come la sequenza distopica delle immagini di Marco Zanta, che ci fa vedere un mondo proiettato verso un futuro inquietante eppure apparentemente in perfetto equilibrio. Sono fotografie di spazi animati da azioni sospese.

Uno dei più amati e apprezzati fotografi di scena italiani, Angelo Raffaele Turetta, mette in mostra la storia degli ultimi trent'anni del cinema italiano, osservato con uno sguardo magico e surreale, che rappresenta i momenti di pausa dietro le quinte di tante pellicole di successo italiani e internazionali.

Viola Pantano, giovane artista affermata ed eclettica, ha realizzato, in esclusiva per il Festival, un progetto incentrato sul dialogo tra fotografia e azione performativa. La mostra sarà realizzata per favorire il coinvolgimento diretto degli ospiti che la visiteranno.

Infine, come ulteriore novità della dodicesima edizione, lo spazio espositivo dedicato all'Editoria Indipendente italiana. Una realtà in rapida espansione che si sta affermando per le grandi capacità creative e per la qualità delle proposte editoriali. Saranno presenti oltre 25 Case Editrici italiane che offriranno uno spaccato della loro produzione contemporanea.

"Il nostro impegno nel diffondere e valorizzare la fotografia contemporanea e interagire con il territorio continua con un'edizione, la dodicesima, che si caratterizza per la presenza di progetti inediti realizzati in cui s'intrecciano la creatività e l'ingegno sia di autori affermati che giovani fotografi. Come tradizione - commenta Stefania Paxhia direttore del Ragusa Foto Festival - anche la Sicilia è protagonista delle opere in mostra, continuando a manifestare la vitalità e l'innovazione della produzione fotografica contemporanea libera e aperta al dialogo oltre i confini artistici e geografici".

Il clou del festival saranno come sempre le mostre dislocate tra Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, la Chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri e all'interno del Giardino Ibleo, che vedranno alternarsi autori affermati e giovani talenti per rappresentare e riflettere sulle molteplici interpretazioni del tema della dodicesima edizione.
"Quest'anno la scelta degli autori invitati a partecipare è stata individuata con il desiderio di offrire all'osservatore diversi punti di vista sul tema "Prendersi una Pausa", che fossero espressione della sensibilità e della visionarietà degli artisti coinvolti. Un percorso artistico innovativo che possa aiutare a comprendere meglio chi siamo e la realtà che ci circonda grazie alla fotografia contemporanea che, più a suo agio negli spazi di una galleria d'arte che nelle pagine dei rari magazine rimasti in vita, ha trasformato il proprio linguaggio unendo creatività, capacità di analisi, introspezione e ricerca", spiega il direttore artistico Massimo Siragusa.

Workshop

"Rallentare lo sguardo, cercare la meraviglia" è il titolo del workshop diretto dal fotografo Angelo Raffaele Turetta, da giovedì 29 al sabato 31 agosto. I partecipanti saranno guidati, attraverso momenti di riflessione in aula alternati con altri di lavoro sul campo, a realizzare un racconto fotografico compiuto su Ragusa e i suoi abitanti.
Il progetto migliore, realizzato durante i giorni di workshop, sarà pubblicato in una fanzine realizzata da Phaos Edizioni che sarà consegnata durante l'ultimo fine settimana fine del Festival, sabato 28 settembre.

Premi

Letture Portfolio e Premio Miglior Portfolio 2024 

Sabato 31 agosto e domenica 1 settembre, all'Antico Convento dei Cappuccini a Ibla, fotografi professionisti ed emergenti avranno la possibilità di poter ricevere consigli e suggerimenti utili al proprio percorso autoriale e potranno far valutare il proprio lavoro da esperti del settore fotografico e photo editor di importanti testate nazionali e internazionali. I partecipanti alle letture potranno quindi concorrere alla selezione per il Premio Miglior Portfolio 2024, un premio di 500 euro e la possibilità di esporre il proprio progetto alla prossima edizione del Festival.

I lettori presenti quest'anno sono: Benedetta Donato, curatrice indipendente e direttrice "RCA Romano Cagnoni Award", presidente della giuria del Premio Miglior Portfolio, Tiziana Faraoni photo editor de L'Espresso, Irene Allison, giornalista e curatrice, Paola Sammartano, Corrispondente per l'Italia del quotidiano internazionale "L'oeil de la Photographie" e Luca Santese, fotografo del collettivo "Cesura Lab".
Le letture sono già prenotabili online al seguente link www.ragusafotofestival.com/letture-portfolio/

Premio YPIA #4

Lo scorso aprile si è aperta la call della 4a edizione di Young Photographers from Italian Academies, YPIA #4, premio nato per valorizzare i giovani studenti di fotografia, destinato a tutte le istituzioni italiane di livello terziario per promuovere i lavori degli studenti di corsi di fotografia che evocano il tema dell'edizione 2024 del Festival.
Patrocinato dalla SISF, Società Italiana per lo Studio della Fotografia, il Premio è realizzato e prodotto in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catania. I vincitori verranno decretati da una giuria accademica sulla base della qualità espressiva e della ricerca artistica dei lavori. I 12 progetti finalisti verranno annunciati durante le giornate inaugurali del Festival, e tra essi anche i primi 4 classificati ai quali Ragusa Foto Festival produrrà la mostra collettiva che sarà inaugurata sabato 28 settembre a Palazzo La Rocca (fino al 27 ottobre 2024). Oltre la mostra, un premio di 500 euro sarà riconosciuto al primo fra i 4 classificati.

Books Corner

Nel giardino Ibleo di Ibla, all'ingresso dell'Antico Convento, sarà allestito un corner dedicato ai libri curato da Zaziebooks di Paolo Contino, partner culturale del Festival, tra le poche librerie in Italia dedicata alla fotografia contemporanea con sede a Modica.

Le giornate inaugurali

Nelle giornate inaugurali – dal 30 agosto al 1 settembre – saranno presenti a Ragusa fotografi, autori, critici e addetti ai lavori che attraverso seminari, presentazioni, workshop, visite guidate, dibattiti, letture e premio portfolio approfondiranno temi e nuove dinamiche del linguaggio fotografico. Il ciclo di seminari offrirà diversi momenti di confronto e spunti di riflessione sia durante le giornate inaugurali sia negli altri fine settimana del mese di settembre:
Sabato 31 agosto: "Cinema e fotografia in dialogo" con Angelo Turetta e Danilo Armione docente e critico di cinema;
Domenica 1 settembre: presentazione dei libri degli autori Irene Alison, Carmelo Nicosia, Annette Schreyer;
Sabato 21 settembre: "L'occhio del pollo. Il futuro della fotografia nell'epoca dell'intelligenza artificiale" con Michele Smargiassi;
Domenica 1 settembre: premiazione dei vincitori del Premio Miglior Portfolio, dei finalisti di YPIA Call 2024 e del miglior progetto realizzato durante il workshop diretto da Angelo Turetta.
Il programma delle giornate inaugurali è in corso di definizione. Per gli aggiornamenti consultare il sito e i canali social ufficiali.

Tutte le mostre di Ragusa Foto Festival 2024

Mario Cresci - Residenza d'artista per Fondazione Zipelli

Un nuovo progetto di Mario Cresci per interrogarsi sull'attualità e complessità del patrimonio culturale delle Mappe Storiche della Collezione Zipelli.

Ferdinando Scianna - Dormire, forse sognare

In mostra una selezione di immagini che raccontano l'uomo colto nel suo momento più intimo e indifeso.

Scianna (Bagheria, Palermo, 1943) è fotografo e scrittore. Dopo aver intrapreso gli studi di Lettere e Filosofia nell'università di Palermo, inizia a realizzare le prime mostre nella sua città d'origine dove incontra Leonardo Sciascia, scrittore siciliano, con il quale nasce una profonda amicizia. Trasferitosi a Milano, inizia a collaborare con importanti giornali e riviste nazionali. Il suo lavoro lo porterà all'estero dove pubblicherà Les Siciliens (Francia) e conoscerà Heny Cartier-Bresson che lo farà entrare come primo fotografo italiano nella Magnum Photos (1982). Scianna continua ancora oggi il suo lavoro di vera e propria narrazione degli eventi della vita e della società degli uomini con la stessa passione e serietà che lo hanno contraddistinto in passato.

Mario Cresci - Residenza d'artista
Un nuovo progetto di Mario Cresci, chiamato in residenza a Ragusa grazie a Fondazione Cesare e Doris Zipelli, per interrogarsi sull'attualità e complessità del patrimonio culturale delle Mappe Storiche della Collezione Zipelli. 

Bio. (Chiavari,1942). È tra i primi in Italia della sua generazione ad applicare e coniugare la cultura del progetto alle sperimentazioni sui linguaggi visivi. Fin dagli anni Settanta è autore di opere eclettiche caratterizzate da una libertà di ricerca che attraversa il disegno, la fotografia, il video, l'installazione, il site-specific. Nel 2004 realizza la sua prima antologica, Le case della fotografia. 1966-2004, alla GAM (Torino), mentre nel 2017 riassume i suoi cinquant'anni di attività artistica nella mostra La fotografia del No. 1964-2016 alla GAMeC (Bergamo). Dal 2010 al 2012 realizza il progetto Forse Fotografia: Attraverso l'arte; Attraverso la traccia; Attraverso l'umano con una mostra itinerante nei musei di Bologna, Roma, Matera, e pubblica per i tipi di Allemandi Edizioni il catalogo omonimo, un volume ricco di testi critici e immagini sul suo lavoro. Partecipa alla Biennale di Venezia nel '71, '79 e '93 (in Muri di carta. Fotografia e paesaggio dopo le avanguardie). Dal '74 alcune sue fotografie fanno parte della collezione del MoMA (New York, USA). Molti lavori sono raccolti in diverse collezioni d'arte e fotografia contemporanea di note collezioni museali permanenti. Insegna all'Università ISIA.

Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino – Tombola

La tombola napoletana come momento di convivialità e di tradizione, raccontato in un progetto a quattro mani. Un dialogo, quasi fosse anche questo un gioco, tra le straordinarie fotografie di Antonio Biasiucci e il segno artistico di Mimmo Paladino, uno dei maggiori esponenti della Transavanguardia.

Antonio Biasiucci. Antonio Biasiucci, Dragoni (Caserta) 1961. Insegna "Fotografia come linguaggio artistico" all'Accademia di Belle Arti di Foggia, Accademia di Belle Arti di Napoli e all'Università Iulm di Milano. Nel 2012 fonda il Lab per un laboratorio irregolare, un percorso per giovani fotografi a cui trasmettere un metodo di costante approfondimento e critica del proprio lavoro. Fin dagli inizi, la sua ricerca si sviluppa come un viaggio dentro gli elementi primari dell'esistenza. Numerosissime le mostre personali e le partecipazioni a mostre collettive, a festival e rassegne nazionali e internazionali. Ha collaborato inoltre a diversi progetti editoriali, e partecipato a importanti iniziative culturali di carattere sociale. Biasiucci è stato invitato fra gli artisti del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia del 2015. Molte sue opere fanno parte della collezione permanente di musei e istituzioni, in Italia e all'estero. Ha ottenuto importanti riconoscimenti, fra cui nel 2016 Premio Cultura Sorrento, nel 2020 la menzione d'onore per il libro "Molti" in occasione del "Premio Bastianelli"; nel 2021 riceve il "Premio Amato Lamberti" e il "Premio Gli Asini di Goffredo Fofi".

Mimmo Paladino. Domenico Paladino, anche noto come Mimmo nasce a Paduli, nei pressi di Benevento, nel 1948. Artista, pittore, scultore e incisore italiano è tra i principali esponenti della Transavanguardia italiana, movimento artistico teorizzato e promosso da Achille Bonito Oliva nel 1980, che individua un ritorno alla pittura dopo le varie correnti concettuali sviluppatesi negli anni Settanta. Le sue opere sono collocate in permanenza in alcuni dei principali musei internazionali, tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.

Simona Ghizzoni - Isola

Un progetto che racconta, attraverso immagini di staged photography, autoritratto e documentazione quotidiana, della necessità di trovare una nuova connessione tra la terra, la natura e le proprie radici.

Simona Ghizzoni (1977) è fotografa e attivista visuale per i diritti delle donne. La sua produzione ruota attorno a due grandi filoni, che spesso si intersecano: la dimensione sociale della donna e la dimensione privata dell'autoritratto.
Mentre le sue immagini sono spesso di ispirazione sociale, Ghizzoni tende ad impiegare una narrazione personale e partecipativa, a volte anche fantastica, che nasce dall'intimo rapporto che crea coi soggetti. Nelle serie di autoritratti l'elemento ricorrente è un viscerale rapporto con l'ambiente, che che alterna autobiografia e finzione.
Due volte insignita del World Press Photo per i suoi lavori sulla condizione femminile, il suo lavoro è stato ampiamente presentato in mostre personali e collettive, tra cui il Centro Nobel per la Pace di Oslo, Paris Photo, PhotoEspana, Auditorium di Roma, Athens Photo Festival, Ex-Mattatoio Roma, Fotografia Europea, Museo di Roma Palazzo Braschi, Fondazione Bevilacqua La Masa. Nel 2022 è stata presidente di giuria per l'Europa al World Press Photo. Ghizzoni è TEDX speaker e tiene regolarmente lectures e lezioni in varie scuole ed Università europee. Co-fondatrice di MAPS Images, in Italia è rappresentata da MLB Gallery.

Luca Campigotto - Waterviews

Una selezione di immagini in cui la fluidità dell'acqua cattura lo sguardo di chi osserva le foto. Vedute ampie di paesaggi che, grazie allo sguardo dell'autore, sembrano trasformarsi in luoghi immaginari, quasi fossero troppo perfetti per considerarli reali.

Luca Campigotto (Ve, 1962) dopo la laurea in storia moderna si dedica alla fotografia di paesaggio realizzando progetti in tutto il mondo. Ha pubblicato diverse monografie, tra cui: Atlante sentimentale, 2024; American Elegy, 2021; L'ora blu, 2019; Matera, 2019; Disoriente, 2018; Venezia, storie d'acqua, 2018; Iconic China, 2017; Les règles de la vision, 2016; Teatri di guerra, 2014; Gotham City, 2012; My Wild Places, 2010; Le pietre del Cairo, 2007; Venezia, immaginario notturno, 2006; Molino Stucky, 1998; Venetia Obscura, 1995.
Da trent'anni il suo lavoro è oggetto di attività espositiva in Italia e all'estero. Sue opere sono conservate in musei e istituzioni internazionali, tra cui: Maison Européenne de la Photographie, Parigi; Canadian Centre for Architecture, Montreal; The Progressive Collection, Cleveland; The Margulies Collection at the Warehouse, Miami; The Raymond J. Learsy Art Collection, New York; The Hearst Collection, New York; Fidelity Art Collection, Londra; MAXXI, Roma; Fondazione MAST, Bologna; UniCredit Group, Milano; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino; Collezione Metropolitana, Napoli; Civico Museo d'Arte Moderna e Contemporanea, Varese; Fondazione Cassa di Risparmio, Modena; Galleria Civica, Modena; Museo della Fotografia, Cinisello Balsamo; MAG, Riva del Garda. Nel 2014 ha vinto il premio Hemingway per il miglior volume fotografico. Nel 2023 ha vinto il premio BDC La nuova scelta italiana.

Angelo Raffaele Turetta - Cronache dalla Finzione

Uno dei più amati e apprezzati fotografi di scena italiani. Il mondo del cinema raccontato con uno sguardo visionario e surreale.

Dopo l'Accademia di Belle Arti, Angelo Raffaele Turetta inizia fotografando l'avanguardia teatrale negli anni '70/'80. Dal 1982 lavora con l'Agenzia Contrasto come ritrattista e reporter, seguendo in prevalenza temi sociali e di attualità nazionali (con particolare attenzione alla città di Roma) e internazionali. Ha lavorato nelle terre della camorra.
Ha sviluppato un ampio progetto di reportage sul cinema italiano. Insegna fotogiornalismo all'Istituto Europeo di Design e workshop per scuole e associazioni fotografiche. Collabora, tramite Contrasto con periodici italiani e stranieri e come fotografo di scena nel cinema. Nel 2001 ha vinto il 1° premio al World Press Photo (art section) e varie volte il CliCiak per il suo lavoro sul cinema.

Marco Zanta – This is the way it is

Una sequenza distopica del nostro contemporaneo. Scene e mondi congelati in una relazione sospesa, come in attesa di qualcosa che sembra prossimo a venire.

Marco Zanta (Treviso, 1962). Ha iniziato ad occuparsi di Fotografia con i critici Paolo Costantini e Italo Zannier. La sua ricerca si muove all'interno della rappresentazione degli spazi urbani, con una forte attenzione rivolta all'architettura e ai siti industriali. All'attività espositiva ha sempre affiancato l'insegnamento scolastico, collaborando con diversi istituti universitari a Venezia. Nel 2023 il suo volume It's all one song ha vinto il Premio Hemingway 2023. Suoi lavori fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche e private, tra cui: Collezione Unicredit-Milano, Centro Canadese d'Architettura-Montreal, Fondazione Forma-Milano, Museo della Fotografia-Charleroi, Fondo Fotografia Europea-Reggio Emilia.
Ha collaborato con numerosi studi di architettura per i quali ha realizzato monografie e servizi, tra questi con John Pawson Studio, Afra e Tobia Scarpa, Alberto Campo Baeza, Boris Podrecca. Sybarite, Heinz Tesar, Modus Architects, Studiomas. L'attività di ricerca è confluita in numerosi volumi di Storia della Fotografia e di Storia dell'Architettura, Rumore Rosso (Charta, 2000), UrbanEurope (Contrasto, 2008), It's all one song (Hartmann Books, 2022). Le sue immagini sono state presentate in gallerie e istituzioni internazionali tra le quali Maison Européenne de la Photographie a Parigi, Museo d'Arte Contemporanea di Shanghai, Fondazione Forma a Milano, CCA di Montreal, Espace Contretype di Bruxelles, Triennale di Milano, Maison de l'Architecture di Marsiglia, MAST a Bologna.

Loredana Nemes – Sicilia

L'artista, in una serie di dittici, celebra l'importanza della relazione che rivestono gli alberi per la nostra vita e del legame che ogni persona ritratta ha instaurato con uno specifico albero. Sono le immagini di una Sicilia insolita che si snoda in una serie di ritratti-dittici tra l'uomo e il proprio albero feticcio.

Nata in Romania nel 1972, Loredana Nemes ha inizialmente studiato tedesco e matematica ad Aquisgrana prima di dedicarsi esclusivamente alla fotografia nel 2001. Da allora vive a Berlino e lavora a serie fotografiche che la accompagnano per un periodo di tempo più lungo e che spesso integra con poesie.
Le sue opere sono presenti in numerose collezioni come il Folkwang Museum Essen, la Berlinische Galerie, la Collezione della DZ Bank Art Foundation Frankfurt am Mai, il Museum für Kunst und Gewerbe Hamburg e sono state esposte a livello internazionale, tra cui alla KunstHausWien, Oppelvillen Rüsselsheim, Fotomuseum Winterthur, Kunsthaus Kollitsch Klagenfurt, Deichtorhallen Hamburg, Berlinische Galerie Berlin.

Editoria Indipendente. Identità e innovazione

Una mostra dedicata all'Editoria Indipendente, con la presenza di 25 piccole Case Editrici che offriranno uno spaccato della loro produzione. Un modo per riflettere sulla trasformazione del linguaggio editoriale contemporaneo e sul ruolo del libro fotografico al giorno d'oggi.

Viola Pantano – Anemos

Una mostra che mette in relazione lo spazio espositivo, visto dall'artista come teatro di una performance, e le immagini del racconto visivo.

Talento multiforme che spazia dalla danza alla performance, dall'installazione alla fotografia e alla videoarte, Viola Pantano è un'artista italiana. Inserita da Exibart tra i "222 artisti emergenti su cui investire" dal 2008, è attiva sulla scena internazionale. Le sue opere sono state esposte in numerose gallerie, sedi istituzionali e spazi museali come le Tese di San Cristoforo dell'Arsenale di Venezia, il Museo del Novecento di Milano, Palazzo Merulana, l'Istituto di Cultura di Vienna e Praga, il Castello Cavour di Torino, lo Stadio di Domiziano di Roma e la Residenza Reale Villa della Regina di Torino.
Dal 2010 è interprete della compagnia di danza contemporanea [RITMI SOTTERRANEI], con la quale si è esibita su numerosi palcoscenici in Italia, Francia, Danimarca, Lituania, Corea del Sud e Cina. Dal 2020 è docente di "nuove tecnologie dell'arte" e in workshop collaterali presso lo IED Istituto Europeo del Design di Roma. Dal 2022 ha presentato diverse installazioni pubbliche come l'opera d'arte pubblica "Anti-social Car" e collabora attivamente con qwatz, contemporary art platform a Roma, 2007.

Umberto Coa - Stadi di Sicilia

Il calcio come momento identitario di una nazione, raccontato in una serie di immagini di piccoli e piccolissimi campi di gioco siciliani.

Umberto Coa è fotografo documentarista, diplomato alla Fondazione Studio Marangoni nel 2016. Vive tra Milano e Palermo e collabora con Parallelozero. Nel 2017 è selezionato per il programma di fellowship dell'agenzia Parallelozero. Nel 2018, riceve una borsa di studio per una Masterclass Magnum Photos guidata da Alex Majoli, in collaborazione con la Triennale di Milano e Milano Photoweek. Ha esposto il suo lavoro in vari festival di fotografia in Italia e in Europa, inclusi Fotografia Europea 2018 e Circulation(s) 2019.

Memoria Iblea - a cura di Alfredo Corrao, fotografo responsabile Beni Culturali del MIC
La mostra racconta com'è stato vissuto il tempo libero nel ragusano dagli anni '60 agli anni '90, è dedicata alla memoria di Giuseppe Leone e presenta il progetto finanziato dal PNRR per raccontare com'è stato vissuto il tempo libero nel ragusano durante l'arco di trent'anni.

Miglior Portfolio 2023

In mostra il progetto vincitore e i progetti con menzione, finalisti delle letture portfolio dell'edizione 2023 del Festival.

Alessandro Cristofoletti – 'Uniti da ciò che separa'
Ciro Battiloro - Le Petit Souffle
Claire Power – La montagna

Alessandro Cristofoletti – 'Uniti da ciò che separa'

Bolzano, 1983, Cristofoletti inizia a fotografare nel 2008, quando si laurea in Scienze dei Beni Culturali presso l'Università di Trento, diventando poi autore di testi e immagini. Cerca immagini insolite e surreali, in cui i piani dialoghino tra loro per costruire uno slancio narrativo. Ogni suo progetto ha al centro una storia che rappresenta ciò che spesso si trova al di fuori o al di qua dell'inquadratura: tensioni e distensioni, punti di contatto e attrito tra soggetti che convivono e interagiscono nella stessa realtà.

Claire Power – La montagna

Laureata in Letteratura Inglese, Claire Power (Napoli, 1989) si avvicina alla fotografia durante gli studi. Successivamente consegue un master in Fotografia e Culture Urbane e un diploma in Giornalismo Narrativo.
Nel 2021, termina il Laboratorio Irregolare curato da Antonio Biasiucci. Il suo lavoro fotografico si concentra sulla relazione tra l'ambiente e i suoi abitanti, approcciando idee di comunità, simbolismo e immaginazione collettiva.

Ciro Battiloro - Le Petit Souffle

Ciro Battiloro (Torre del Greco, 1984) è un fotografo italiano con base a Napoli. Ha studiato filosofia all'Università "Federico II". Utilizza un approccio molto intimo e attraverso la vita quotidiana affronta tematiche sociali più generali. La sua ricerca degli ultimi anni si è concentrata su alcune marginalità urbane del Sud Italia. Nel 2015 è stato selezionato per la seconda edizione del LAB, Laboratorio Irregolare creato da Antonio Biasiucci, e per le residenze artistiche: Bocs Art, Up-Urban People, Tremplin Jeunes talent. Le sue opere sono state pubblicate in diverse riviste ed esposte in diversi musei, gallerie e festival: Galleria Lia Rumma, Galleria del Cembalo, SMMAVE Centro per l'Arte Contemporanea, Galerie vom Zufall und vom Glück,Planches Contact, Festival de photo MAP Toulouse, In Cadaques, Helsinki Photo Festival, Cortona on the Move Festival, IMP Festival-Mese Internazionale del Fotogiornalismo. Il suo libro Silence is a Gift è stato pubblicato da Chose Commune.

Young Photographers from Italian Academies YPIA #4 2024

In mostra dal 29 settembre al 29 ottobre le opere dei 4 vincitori tra i 12 finalisti del contest Young Photographers from Italian Academies, YPIA #4, ideato e prodotto in collaborazione con l'Accademia di Belle Arti di Catania e rivolto a tutti gli istituti di fotografia in Italia.

Il Festival si avvale del supporto di un comitato scientifico composto da: Aldo Bonomi sociologo, direttore Aaster Centro di ricerca socio economica, Milano; Mirja Cartia AD Gruppo Il Sole 24 Ore, Milano; Nello Scavo, inviato speciale di Avvenire, Milano; Benedetta Donato curatrice e direttore del RCA Romano Cagnoni Award, Genova; Donata Pizzi, fotografa e collezionista; Rosario Antoci, artista e docente di fotografia dell'Accademia di Belle Arti di Catania; Alfredo Corrao fotografo e responsabile Beni Culturali del MIC; Velasco Vitali, artista.

Ragusa Foto Festival è prodotto dall'Associazione APS ANTIRUGGINE e patrocinata dal Ministero della Cultura, ed è realizzato con il contributo dell'Assemblea Regionale della Regione Sicilia e degli Assessorati ai Beni Culturali e all'Identità Siciliana e del Turismo della Regione Sicilia, di Fondazione Sicilia, del Libero Consorzio Comunale già Provincia regionale di Ragusa, e del Comune di Ragusa, di Fondazione Cesare e Doris Zipelli, di Ricca IT srl, di Ghibli Solutions srl e di Banca Agricola Popolare di Ragusa, di Sony in qualità di partner tecnico.

Partner culturali: Aaster Consorzio di Ricerca sociale di Milano; ICCD del Ministero dei Beni Culturali; SISF Milano Società Italiana per lo Studio della Fotografia; Fondazione Sylva, Magazzini Fotografici di Napoli; Accademia di Belle Arti Catania; Consorzio Universitario di Ragusa.

Partner di territorio: Slow Food; CCN Antica Ibla; I Banchi Ristorante; Camera di Commercio del Sud Est.

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Ragusa Foto Festival 2024

Ragusa - evento diffuso

Apertura: 30/08/2024

Conclusione: 30/09/2024

Organizzazione: APS Antiruggine, Stefania Paxhia

Curatore: Direttore artistico Massimo Siragusa

Indirizzo: Palazzo Cosentini, Corso Mazzini - 97100 Ragusa

Giornate inaugurali: 30 agosto e 1 settembre

Per info: info@ragusafotofestival.com