
Dopo diverse tappe, arriva per la prima volta a Roma il progetto fotografico di Roberto Mirulla "Paesaggi ricomposti", con un intervento extra a conclusione del progetto, pensato nello specifico per questa mostra curata da Penelope Filacchione.
In quanti modi si può esplorare lo stesso punto di vista? Quante volte, scattando una foto, ci rendiamo conto che l'inquadratura è valida, ma forse lo sarebbero anche delle altre? E, ancora, soprattutto fotografando il paesaggio, l'acqua, il cielo, i riflessi, basta un momento perché cambi tutto. Il tempo di uno scatto, il tempo di uno sguardo, il tempo in cui il nostro cervello elabora l'immagine impressa sulla retina, e già lo scenario è cambiato. Si può, con la fotografia, cercare di superare l'ostacolo temporale, il margine del campo visivo, espandendosi all'infinito?
In un certo senso, è questa la ricerca di questo progetto di Roberto Mirulla.
Utilizzando un obiettivo decentrabile – normalmente utilizzato per la fotografia architettonica e urbanistica, che tradisce le origini e la formazione di Roberto Mirulla – ha iniziato a lavorarci nel 2019, pensando di concentrarsi su paesaggi romani. Ma la ricerca ha preso una strada imprevista, scoprendo nuove possibilità: così le vedute urbane sono state soppiantate da ampi squarci di cielo, di acqua, di spessori atmosferici, cercati e trovati in luoghi dove la mutevolezza si fa più affascinante e la ricerca dello scatto multiplo diventa quasi obbligo per l'ampiezza dello sguardo.
Un gioco di ricomposizioni fotografiche – rivelate volutamente dai margini "a vignetta" – rende improvvisamente tridimensionali e profondi quegli spazi, luoghi di contemplazione animati da una quiete vibrante e viva nella quale perdersi.
Dopo le precedenti tappe - tra cui Photofestival 18th, Milano (2023) - per questa ultima edizione della mostra, come un prestigiatore che ormai ha deciso di passare a un nuovo trucco, Roberto Mirulla ha deciso di svelarsi esponendo una installazione che mostri i 12 scatti originali ripresi all'isola d'Elba e il risultato finale della sovrapposizione digitale degli stessi: una soluzione anch'essa non univoca, ma basata su precise scelte del fotografo.... leggi il resto dell'articolo»
Un'operazione tanto più significativa in un'epoca in cui le IA sembrano destinate a prendere il sopravvento su ogni nostra possibilità creativa: non una scelta matematicamente corretta, ma una scelta emotiva ed evocativa – oltre che di pensiero - che rivendica il diritto creativo dell'occhio e della mente umani.
Note biografiche
Roberto Mirulla
Classe 1972, vive e lavora a Roma. Si appassiona di fotografia sin da ragazzo studiando inizialmente da autodidatta e poi specializzandosi attraverso la frequenza dell'istituto Cine TV Roberto Rossellini: i suoi riferimenti sono stati i fotoreporter dell'agenzia Magnum, Gabriele Basilico per la fotografia di paesaggio urbano e Luigi Ghirri per il suo personale sguardo sul paesaggio. Suoi maestri sono stati Mario De Biasi e Franco Fontana: oltre ad averne seguito i workshop, è entrato a far parte attivamente del gruppo di "Quelli di Franco Fontana", con i quali ha esposto in diverse collettive in tutta Italia.
Da vari anni si dedica a progetti fotografici - che espone sia in mostre personali, sia in collettive - e all'insegnamento della fotografia, orientato in modo particolare sul paesaggio urbano e la fotografia notturna.
Nel 2023 ha partecipato con una mostra personale al Fotofestival di Milano. Nello stesso anno ha pubblicato il suo libro fotografico "Paesaggi Ricomposti" (Silvana Editoriale), che sarà oggetto di un incontro speciale durante questa mostra.
Mostra: Roberto Mirulla. Paesaggi ricomposti
Roma - ArtSharing
Apertura: 29/03/2025
Conclusione: 12/04/2025
Curatore: Penelope Filacchione
Indirizzo: Via Giulio Tarra 64 - 00151 Roma
Inaugurazione: sabato 29 marzo ore 17-21
Orari: da martedì a sabato ore 17-20
Per info: artsharing.roma@gmail.com 338-9409180
Sito web per approfondire: https://artsharingroma.it/project/roberto-mirulla-paesaggi-ricomposti-29-marzo-1...
Facebook: https://fb.me/e/2rT2H0H3C
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