Runo Lagomarsino. Nobody forgets nothing

  • Quando:   24/11/2023 - 13/01/2024
  • evento concluso

Arte contemporaneaMostre a MilanoMilano


Runo Lagomarsino. Nobody forgets nothing
Dettaglio, Runo Lagomarsino, No Remi, marmo, stagno, 60x60x60 cm, 2023 Courtesy l'Artista e Francesca Minini, Milano

Runo Lagomarsino con Nobody forgets nothing è in mostra presso la galleria Francesca Minini di Milano dal 24 novembre al 13 gennaio 2024. 

Runo Lagomarsino (1977, Lund, Svezia). Vive e lavora a Malmö, Svezia.
Linguaggio, geografia, storiografia sono temi che Lagomarsino rivisita nella sua pratica artistica, utilizzando materiali che spesso evocano ricordi o una relazione con qualcosa, per poi chiederci di riflettere sulle condizioni che consentono queste connessioni. Il lavoro di Lagomarsino mette in luce le lacune e le crepe nei nostri modelli esplicativi, evidenziando le fondamenta precarie del linguaggio. Con spostamenti precisi e poetici, costruisce attriti, fratture, punti ciechi da cui raccontare altre storie. Profondamente consapevole delle implicazioni concettuali di una vasta gamma di materiali e mezzi, Lagomarsino si muove senza soluzione di continuità tra collage, disegno, installazione, performance e video.

Tra le mostre personali recenti ricordiamo: We are here because you were there, Base/Progetti per l'arte, Firenze (2023), The Square Between the Walls, Lunds Konsthall (2021), The Faculty of Seeing, Moderna Museet, Stoccolma (2019) , Siamo l'uno l'aria dell'altro, Francesca Minini, Milano (2019), EntreMundos, Dallas Museum of Art, Dallas (2018), La Neblina, Galeria Avenida da India, Lisbona (2018).
Mostre collettive selezionate: The TV trampoline: from children's television to contemporary art and literature, Bildmuseet, Umeå (2022), The four cardinal points are three: the south and the north, CRAC Alsace, Altkirch (2022), Ninguém teria acreditado, Pina Estação, São Paulo (2021), Deep Sounding-Hystory as Multiple Narratives, daadgalerie Berlin (2019), BRASILE. Knife in the Flesh, PAC, Milano (2018), A Universal History of Infamy, LACMA, Los Angeles, (2017), La Terra Inquieta, Fondazione Trussardi, Milano (2017), Really Useful Knowledge, Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid (2014) e Under the Same Sun, Guggenheim Museum, New York (2014).
Ha inoltre partecipato alla Triennale di Guangzhou e alla Biennale di Gwangju (entrambe nel 2008); la Biennale di Venezia (2011 e 2015); la Biennale di Istanbul (2011); la Biennale d'Arte di San Paolo (2012); Prospettiva New Orleans (2017); la Biennale di Göteborg (2015 e 2021) e la Biennale degli Urali (2021). Nel 2019 gli è stato assegnato il Friends of Modern Museet Sculpture Prize ed è stato artista residente DAAD a Berlino.

Ser libre. Ya en su vientre mi madre me decía
"ser libre no se compra ni es dádiva o favor".
Horacio Ferrer, Libertango, 1974

Testo di Jacopo Crivelli Visconti... leggi il resto dell'articolo»

Paula piange, perché i gabbiani sono scappati tutti via. La mamma la prende in braccio. È uno sforzo, la pancia le comincia a pesare, è incinta, anche se questo non ci viene detto. Ma è così, molte cose non sono dette, molti fili che uniscono momenti ed episodi nel tempo e nello spazio restano sospesi, si perdono nel tempo, come lacrime nella pioggia, o come fumo. Siamo fumo anche noi, tutti.

I gabbiani volati via cercano un posto dove poggiarsi, ma non ce ne sono. Sempre più monumenti, parapetti e balconi sono coperti di punte su cui posarsi fa male. C'è sempre qualcuno che pensa che i gabbiani vanno tenuti lontani, sporcano tutto, portano malattie. Ci rubano il lavoro, non parlano la nostra lingua, se ne stanno per la strada a non fare niente, fanno paura, non dicono mai grazie. Se ne dovrebbero tornare da dove sono venuti, non ha senso che vengano a chiedere asilo qui, non abbiamo abbastanza da mangiare neanche per noi, figuriamoci per tutti questi uccelli.

Asilo ed esilio sono parole simili. L'asilo si sogna, si implora e a volte è concesso; l'esilio una volta era una condanna, oggi il più delle volte è una scelta. Ma una scelta che in realtà non è veramente una scelta, perché è l'unica alternativa alla fame, alla paura, alle minacce, alla morte. Quando è cominciata l'età dell'esilio? Da anni, da decenni, da secoli? Qual è il paese a cui senti di appartenere quando nasci lontano da dove chi ti ha portato dentro di sé vorrebbe essere?

Una lettera è intima, personale, riservata; una cartolina invece è quasi pubblica, chiunque la può leggere. Una cartolina è fatta per viaggiare. Magari per portare anche qualche notizia breve, fugace come il fumo, ma soprattutto per viaggiare, leggera. I suoi due lati hanno la stessa importanza, a prima vista si sarebbe portati a dire che l'immagine è il lato pubblico, e il retro, con i saluti, gli abbracci o i baci, è quello privato. Ma chi può dire veramente quale lato è pubblico e quale privato? La tragedia di chi cerca di attraversare lo stretto di Gibilterra di notte, su un gommone mezzo sgonfio, per esempio, è tanto privata quanto pubblica. L'età dell'esilio è l'età di un dramma in cui siamo implicati anche noi, tutti.

Il fumo di una sigaretta è etereo, si arrotola nell'aria e poi scompare, ma a volte va negli occhi, li arrossa, diventa una buona scusa: non sto piangendo, mi è andato il fumo negli occhi... Il bronzo che si fonde sul fuoco non fa tanto fumo, di solito lo si scioglie per farlo scivolare in uno stampo e dargli una forma precisa, ma può succedere di volerlo sciogliere proprio per fargliela perdere, la forma. Per trasformare il messaggio che una forma trasmette nel suo opposto: in una rivolta, o almeno una protesta, pubblica o privata che sia. Dicono che Cristoforo Colombo ammaccò un uovo per farlo stare finalmente dritto e fermo. C'è una certa giustizia poetica a vederlo deforme, mezzo caduto, a puntare ancora il dito verso l'America.

Ma l'America è lontana, dall'altra parte della luna. Così lontana che forse non esiste neanche, forse è solo un'idea, tanto astratta quanto un quadrato o un rettangolo. Quando Colombo disse che ci si poteva arrivare per un'altra strada non era neanche all'America che pensava, e comunque tutti risero, sembrava una provocazione, l'idea di un pazzo. Runo ed io ci siamo incontrati varie volte a metà strada. Lui andava e io tornavo, o viceversa, o forse nessuno dei due andava e nessuno tornava. Questo testo è un'altra tappa del viaggio, un testo scritto in prima persona, perché la prima persona è la più pubblica di tutte.

La tua iscrizione non può essere convalidata.
La tua iscrizione è avvenuta correttamente.

Utilizziamo Sendinblue come nostra piattaforma di marketing. Cliccando qui sotto per inviare questo modulo, sei consapevole e accetti che le informazioni che hai fornito verranno trasferite a Sendinblue per il trattamento conformemente alle loro condizioni d'uso

Mostra: Runo Lagomarsino. Nobody forgets nothing

Milano - Francesca Minini

Apertura: 24/11/2023

Conclusione: 13/01/2024

Organizzazione: Galleria Francesca Minini

Indirizzo: via Massimiano 25 - 20134 Milano

Inaugurazione: 23 novembre 2023, dalle 18.00 alle 21.00

Orario: martedì-sabato | 11.00-19.00

Per info: +39 02 26924671 | info@francescaminini.it



Altre mostre a Milano e provincia

SculturaArte del gioiellomostre Milano

VANITAS

Le gallerie BABS Art Gallery e BRUN Fine Art, in collaborazione con Unløck decoding art, presentano “VANITAS” negli spazi di Via Gesù 17 a Milano.

08/11/2024 - 19/12/2024

Lombardia

Milano

Fotografiamostre Milano

Alessandra Book. A song for our ancestors

Amy d Arte Spazio Milano di Anna d'Ambrosio, galleria di ricerca nel Brera District a Milano, inaugura "A song for our ancestors" di Alessandra Book a cura di Kamil Sanders.

05/11/2024 - 23/11/2024

Lombardia

Milano

Arte contemporaneamostre Milano

François Douady. Impressions

Prima personale dell'artista francese François Douady, la mostra "Impressions" a Manifiesto Blanco.

15/11/2024 - 14/12/2024

Lombardia

Milano

Ingresso libero

Arte contemporaneamostre Milano

RETI 2024

La mostra dal titolo RETI 2024 presenta dall'8 novembre al 2 dicembre 2024 le opere di tre artisti contemporanei a confronto con il lavoro di Rachele Bianchi.

08/11/2024 - 02/12/2024

Lombardia

Milano

Fotografiamostre Milano

Giovanni Maria Sacco

La mostra fotografica, presso Still Fotografia di Milano, presenta in anteprima 30 immagini tratte dalla nuova pubblicazione Metafisica Concreta di Giovanni Maria Sacco.

15/11/2024 - 31/01/2025

Lombardia

Milano

Ingresso libero

Fotografiamostre Milano

Deloitte Photo Grant

Il Mudec ospita la mostra della vincitrice o vincitore del prestigioso Photo Grant 2024 di Deloitte e le opere e fotografa brasiliana Fernanda Liberti, dal 9 novembre 2024 al 15 dicembre 2024 a Milano.

09/11/2024 - 15/12/2024

Lombardia

Milano

Ingresso libero

Arte contemporaneamostre Milano

Meriem Bennani. For My Best Family

Un nuovo progetto espositivo ideato dall'artista Meriem Bennani e commissionato da Fondazione Prada, è presentato nella sede di Milano dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025.

31/10/2024 - 24/02/2025

Lombardia

Milano

Arte contemporaneamostre Milano

Paolo Paradiso. Timeless

Giovedì 7 novembre 2024 alla Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano), inaugura Timeless, mostra personale dell'artista Paolo Paradiso.

07/11/2024 - 30/11/2024

Lombardia

Milano

Arte contemporaneamostre Milano

Marco Vignati. Sheer Pulses

Dal 29 ottobre al 17 novembre 2024, Galleria Lampo a Milano presenta "Sheer pulses", personale di Marco Vignati.

29/10/2024 - 17/11/2024

Lombardia

Milano

Ingresso libero su prenotazione