Sergio Farina. Unica

La mostra si articolerà attraverso venti Monotipi di medio-piccolo formato in bianco e nero realizzati nel 2022, protesi a immortalare frammenti di un corpo di donna, rappresentati con chiara cifra espressionista.

Dal Testo di Rossana Corti in Catalogo:

“È inabitato il mondo che non trattiene il senso del respiro e la profondità dell’anima in un cuore nascosto. Quel che conta è una parte dimezzata, inganno dello sguardo, porta che conduce a ciò che È e Resta.

Esiste un principio per tutto ciò che viene creato e spesso s'intreccia con la volontà di portare alla luce un racconto. E di poterlo poi osservare, composto, a distanza da sé, per vederlo davvero e quindi comprenderne il peso. Vedere, con occhi nuovi, attraverso il distacco.

Venti Monotipi, di medio-piccolo formato, in bianco e nero, protesi a immortalare frammenti di un corpo di donna, sempre acefalo, quasi sempre ridotto a un torso nudo visto frontalmente. Delle opere realizzate con una chiara cifra espressionista, fortemente drammatica. Questo è il primo sguardo sui Monotipi realizzati da Sergio Farina.

Poi si va oltre la conta delle stampe, ben impresse sulla carta dal torchio e si interroga la sostanza delle forme... E si rintraccia una focalizzazione dello sguardo laddove viene racchiuso il pneuma, il principio della vita nel respiro animante.

Quanto pesa quel cuore racchiuso e solo intuito...? Quanto una piuma o quanto quello di colui che lo sente, vedendolo...?

È lì. In ogni piega che contorce il corpo, che pare difendersi e sottrarsi, in un raccoglimento fetale o in un accenno di fuga. Senza alcun intento erotico.

Nulla è stato scelto per caso da Sergio Farina: né la tecnica ibrida, tra calcografia e pittura, del Monotipo, adatta ad inseguire la vita per istanti; né la posizione delle immagini delle opere nel Catalogo presente. Tutto è voluto, tutto segue la sua volontà di dare un peso ai segni, alle distanze e ai vuoti."