Il 28 settembre 2024, lo studio dell'artista Stefano Curto si apre per una serata straordinaria all'insegna dell'arte, della musica e della danza. Il pubblico avrà la possibilità di visitare lo studio Babylon, luogo dove nascono le opere uniche di Curto, in un'atmosfera coinvolgente e immersiva. Oltre 30 opere saranno esposte per questa occasione speciale, e sarà l'ultima possibilità per ammirarle in Italia prima che molte di esse lascino il paese per una personale a Parigi.
Il 29 settembre poi lo studio resterà aperto per il pubblico con ingresso libero a partire dalle ore 11:00.
Nato nel 1966 a Segusino, Curto ha esplorato molteplici dimensioni artistiche, dalla meditazione alla lavorazione del plexiglass con cristalli, creando opere che affascinano e interrogano su temi come l'universo e la spiritualità. Con esposizioni in luoghi prestigiosi, come il Museo del Vaticano e la Biennale di Venezia, Curto è riconosciuto a livello internazionale per le sue creazioni ispirate all'arte ottica e alle geometrie sacre.
Durante l'open studio, i visitatori potranno esplorare non solo le sue opere, ma anche partecipare a una serie di performance artistiche accompagnate dai sound di DJ Bleach e DJ Tricky e da proiezioni di cortometraggi come "L'Om e il Viandante". La serata prevede anche le performance dal vivo di artisti come Manuelle Thome (danza), Miroslav Gain – GINAH (tastiere solo), Ashman (chitarra acustica), Robmit.
Inoltre, verrà proiettato in anteprima il cortometraggio "Hockey Donkey", con la presentazione di Aurora Riponti e interventi di Danilo Riponti e Miro Graziottin, progetto sperimentale che unisce arte, tradizioni indiane di burattineria e musica contemporanea. Attraverso la collaborazione con 16 artigiani indiani, il film esplora temi universali come la coesistenza tra culture orientali e occidentali, celebrando ciò che unisce l'umanità.
Approfondimenti sull'artista
l'alchimia della luce e dei cristalli nell'arte contemporanea
Stefano Curto è un nome sempre più riconosciuto nel panorama dell'arte contemporanea internazionale. Le sue opere, caratterizzate da un uso innovativo di cristalli e plexiglass, non sono semplicemente delle composizioni visive, ma delle vere e proprie esperienze sensoriali che coniugano arte, meditazione e spiritualità. Curto esplora il concetto di luce in tutte le sue sfumature, fondendo estetica e riflessione filosofica, con risultati che sfidano i confini tra fisicità e misticismo. La sua arte è fortemente influenzata dai numerosi viaggi intrapresi, che hanno arricchito la sua visione del mondo e portato una dimensione cosmopolita e spirituale nelle sue opere, attraverso una fusione di culture e simbolismi universali.... leggi il resto dell'articolo»
Un'arte che dialoga con l'infinito
Tra le creazioni più iconiche di Stefano Curto spiccano opere come "The Infinite Black", ispirata ai cieli notturni della Mongolia, e "Sindone Nera", una rivisitazione potente del volto di Cristo. Quest'ultima è oggi parte della Collezione Pontificia del Vaticano, a dimostrazione della rilevanza spirituale e culturale che l'artista riesce a trasmettere attraverso la sua tecnica. Le opere di Curto evocano la complessità dell'universo cosmico e pongono al centro delle sue riflessioni concetti come l'infinito, il tempo e il caos.
Le sue opere, esposte in luoghi prestigiosi come il Museo del Vaticano, la Biennale di Venezia e la Halcyon Gallery di Londra, sono apprezzate per la loro capacità di trasformare lo spazio espositivo in una finestra verso l'infinito. La combinazione di luce, cristalli e forme geometriche ricorda le vetrate delle cattedrali gotiche, dove ogni riflesso diventa un simbolo carico di significato. Le installazioni di Curto fungono così da catalizzatori di meditazione, in cui la ripetizione delle forme e il riverbero della luce creano un'atmosfera ipnotica e contemplativa.
THETArt e il viaggio alchemico
Il cuore pulsante del lavoro di Stefano Curto è la collezione "THETArt", in cui l'artista utilizza cristalli di diverse dimensioni e colori per costruire una sorta di percorso di evoluzione interiore. Curto definisce la sua arte come un viaggio alchemico in cui il materiale si trasforma in pura luce, riflettendo le tensioni tra caos e ordine, tra il visibile e l'invisibile.
Questa ricerca si sviluppa anche nella serie "Evolution-Involution", dove il ciclo continuo di nascita e rinascita viene rappresentato attraverso forme circolari, simbolo di eternità e spiritualità. Ogni opera invita lo spettatore a esplorare la propria relazione con il mondo spirituale, trascendendo la dimensione fisica.
SONA. Un progetto di Stefano Curto e Sebastian Meyer
Stefano Curto e Sebastian Meyer si sono incontrati in un'isola del Sud-Est asiatico 15 anni fa e da allora hanno stretto una profonda amicizia. Nel corso del tempo, hanno sviluppato l'idea di unire le loro affinità artistiche, intellettuali e spirituali per co-creare un'opera.
Ne nasce SONA, un'opera sonora di Stefano Curto e Sebastian Meyer, che segue il ciclo dell'acqua come elemento che collega tutta la vita sulla terra. La composizione racconta un viaggio in diverse località geografiche e nei rispettivi mondi sonori. Il progetto trascende il concetto di musica e indaga le fonti e le espressioni del suono nella sua forma naturale e indisciplinata.
Una presenza artistica internazionale
Grazie al successo delle sue esposizioni internazionali, Stefano Curto è oggi un punto di riferimento nel panorama artistico globale. Il suo lavoro ha raggiunto un pubblico vasto e diversificato, affascinando non solo collezionisti e critici d'arte, ma anche appassionati di filosofia e spiritualità. Le sue mostre hanno toccato prestigiosi luoghi d'arte, come il MONA in Australia e Art Miami, e continuano ad attirare l'attenzione dei media e delle istituzioni culturali.Per ulteriori informazioni
Mostra: Stefano Curto. Babylon Open Studio
Quero Vas - Babylon Studio
Apertura: 28/09/2024
Conclusione: 29/09/2024
Indirizzo: Via Cao de Fossa 25 - Quero Vas (BL)
Orari: sabato 28 settembre 2024, dalle ore 17:00 e domenica 29 settembre dalle ore 11
RSVP: I posti sono limitati. La prenotazione è obbligatoria. Conferma la tua presenza entro il 24 settembre 2024 scrivendo a art@stefanocurto.it
Sito web per approfondire: https://www.stefanocurto.com
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