Fino al 20 dicembre 2024 le Antisale dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli ospitano le mostre Tonel. La historia en paños rojos" e Videoarte cubana tra evasione e introspezione, nell'ambito del progetto CUBA PERFORMATIVA, ideato e curato da Giacomo Zaza, prodotto da Andrea Aragosa per Black Tarantella Art e Black Art, con il patrocinio del Comune di Napoli e la collaborazione dell'Università di Napoli L'Orientale.
Ingresso gratuito dal lunedì al sabato, dalle ore 10:00 alle 13 e dalle 14 alle 17.
La prima mostra personale di Tonel a Napoli La historia en paños rojos, realizzata con il sostegno del Canada Council for the Arts, presenta un importante nucleo di opere inerenti agli ultimi vent'anni. Il titolo fa riferimento all'opera La Historia (siempre se envuelve a sí misma en paños rojos), alludendo all'idea che tanto la storia quanto la finzione ci vengono presentate come narrazioni.
Tonel ((Antonio Eligio Fernández) sviluppa una particolare visione dell'essere umano, della società e delle sue interconnessioni. Frequenta la Storia e la memoria, collettiva e personale, con rimandi e allusioni al periodo della Guerra Fredda, tra la metà e la fine del secolo scorso. Così facendo elabora narrazioni che costruiscono un inconsueto rapporto rappresentativo con il mondo.
La mostra a Napoli si presenta in modo ironico e stratificato, carica di rimandi, a confondere gli spettatori, o invogliarli a considerare altri possibili scenari storici, al di là di quelli conosciuti e accettati. Tonel invita lo spettatore a una lenta e attenta esplorazione di un universo fantasioso, ricco di temi e motivi narrativi, ricordandoci però, a lettere cubitali, che El tiempo no es dinero. E che dunque bisogna uscire dalla "colonizzazione" della vita da parte delle logiche dell'economia.... leggi il resto dell'articolo»
Spiega il curatore Giacomo Zaza: "l'articolata produzione di Tonel, presentata per la prima volta a Napoli, porta con sé molteplici questioni: i temi dell'individuo e della comunità, l'economia globale e il neoliberismo durante le crisi finanziarie e i capricci dei mercati azionari, il legame tra progresso scientifico e progresso etico, la formazione degli "imperialismi" e delle coalizioni geopolitiche".
La seconda mostra intitolata Videoarte cubana tra evasione e introspezione, si sofferma invece su alcune esperienze di sperimentazione video da Cuba, protagoniste della ricerca contemporanea dentro e fuori dell'isola. Tredici artisti contemporanei, attivi dagli anni Ottanta e Novanta (Juan Carlos Alom, María Magdalena Campos-Pons, Luis Gómez Armenteros, Tony Labat, Ernesto Leal, Sandra Ramos, Lázaro Saavedra) all'ultimo trentennio (Liudmila & Nelson, Javier Castro, Susana Pilar Delahante Matienzo, Glenda León, Grethell Rasúa), affermano lo sguardo empatico e pulsante della pratica video cubana, rivolto tanto ai registri immaginari e fantasiosi, quanto ai contesti urbani (le strade dell'Avana), ai comportamenti e alle abitudini, alle vicissitudini e ai desideri che legano l'individuo al gruppo. Uno sguardo che si sofferma sulle melodie e sulle sonorità tipiche (i ritmi afrocubani e i numerosi generi musicali, dalla timba al reggaeton).
Sottolinea Zaza: "La pratica video cubana porta con sé un'incredibile spinta performativa. Gli artisti scelti per Napoli si muovono tra valori fondativi dell'esperienza (la solidarietà, la libertà dell'individuo) e la ricerca di una dimensione poetica, uno spazio sensibile, un "mondo magico". Esplicitano sia visioni non convenzionali – discostandosi o avvicinandosi a implicazioni politiche – sia un racconto metaforico che intende aggiungere discorsi differenti rispetto all'ordine stabilito. L'intento è di sfuggire agli stereotipi per definire un laboratorio visivo pensante."
La mostra a Napoli è un importante momento per conoscere alcuni temi del mondo cubano, la sua insularità, e le ricerche fuori dall'isola. Attraverso il video, gli artisti cubani prendono in esame numerose questioni: libertà di pensiero e differenze di classe, potenzialità femminili e il sincretismo quale luogo di mutazioni culturali. Le loro pratiche video, oltre che essere una mescolanza di attitudini documentaristiche ereditate dal cinema cubano e vocazioni performative, incroci tra realismo e astrazione, sono un interessante snodo d'introspezioni, archivi personali, spazi di rivolta, slanci immaginari per rigenerare il mondo.
Mostra: Tonel. La historia en paños rojos
VIDEOARTE CUBANA tra evasione e introspezione
Napoli - Maschio Angioino
Apertura: 31/10/2024
Conclusione: 20/12/2024
Organizzazione: Andrea Aragosa per Black Tarantella, Black Art
Curatore: Giacomo Zaza
Indirizzo: Via Vittorio Emanuele III - 80133 Napoli
Inaugurazione: 31 ottobre/october h 18:00
Orari: Ingresso gratuito dal lunedì al sabato, dalle ore 10:00 alle 13 e dalle 14 alle 17.
Sito web per approfondire: https://www.blacktarantella-art.it
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