ITSLIQUID Group, in collaborazione con l'ACIT Venice - Associazione Culturale Italo-Tedesca Goethe Institut, SEE Galerie e Galerie Faure Beaulieu, Parigi, è lieto di annunciare l'inaugurazione di L'ORO DELL'ACQUA, la prima mostra personale dell'artista francese Violaine Vieillefond a Venezia, curata da Luca Curci, che aprirà il 3 giugno presso Palazzo Albrizzi-Capello nel quartiere di Cannaregio. La mostra sarà visitabile fino all'8 luglio 2024.
In un sottile dialogo con i magnifici affreschi settecenteschi che decorano le pareti e i soffitti della Sala della Musica di Palazzo Albrizzi-Capello, allestita con un'installazione site-specific, in concomitanza con un Padiglione Nazionale della 60ª Biennale d'Arte, la mostra presenterà un'esposizione unica di grandi schermi trittici raffiguranti le sue opere più recenti. L'artista ci invita a gettare uno sguardo nuovo sul suo soggetto preferito, l'Acqua, che è al contempo un mezzo pittorico, un simbolo e una risorsa al cuore delle nostre problematiche contemporanee – strettamente legate ai viaggi marittimi, alle migrazioni, agli incontri stranieri, ai pericoli, ai territori sconosciuti, immaginari o inconsci. "Prima di tutto, ovunque tu vada e ovunque ti trovi, incontrerai sempre stranieri – loro/noi siamo ovunque. In secondo luogo, non importa dove ti trovi, sei sempre, veramente e profondamente, uno straniero" (Adriano Pedrosa, curatore della Biennale d'Arte 2024).
Come descritto dallo storico dell'arte Annie Dubernard Laurent, "Questa terza serie, L'ORO DELL'ACQUA (2020) pone fine all'impressionante trilogia di grandi dipinti blu di Violaine Vieillefond, e alla sua suite di METAMORPHOSES OF FLUIDS (2010-2012), non presentando né una risposta né una sintesi delle precedenti. Porta qualcosa di nuovo. Arriva persino come una sorpresa e con una nuova serie di domande. Infatti, cosa c'entra l'oro in mezzo al blu? Il blu è solo destinato a mettere in evidenza l'oro mentre lo era fino ad ora? E cosa dire dell'ultimo quadro della serie, un omaggio diretto alla «Grande Onda di Kanagawa» di Hokusai, dove l'oro è retrocesso in secondo piano, e dove il blu (lo stesso blu di Prussia, scuro e intenso, del pittore giapponese) sembra recuperare il suo prestigio originario? Il blu di Prussia, il primo pigmento sintetico, aveva invaso i cieli veneziani di Antonio Canaletto."
"Qui bisogna fare un passo indietro nella storia e nella geografia: Venezia. Venezia e il suo oro e il suo Blu Veneziano. Torniamo al periodo glorioso in cui era la padrona dell'Oriente, orgogliosa del suo mare e della sua supremazia. Il suo eroe Marco Polo rivelò l'Estremo Oriente ai suoi compatrioti. Andò in Cina, ma mai fino in Giappone. Venezia è sommersa d'oro, la sua ricchezza abbagliante, e le sue feste sontuose, di giorno e di notte, trovano eco in tutta Europa. Ma l'oro non è solo un valore finanziario di riferimento. È il mezzo di decorazione per eccellenza: l'oro bizantino, l'oro dei mosaici, e l'oro nelle chiese come il favoloso esempio fornito dalla Basilica di San Marco. Non solo oro, ma anche il blu (i blu) che si uniscono così bene ad esso: i famosi blu veneziani della laguna, che sfiorano il verde, sul verde della laguna, sul verde dell'acqua, e riflettono l'acqua sul cielo e il cielo sull'acqua.
Ora, come potrebbe essere possibile non associare l'aspetto brillante di questa civiltà orientale la cui ricchezza dipende dall'oro, con l'acqua, questo elemento così vitale per lei? È qui che l'artista interviene con la sua consapevolezza della realtà, e precisamente ciò che mostrano i primi quadri della serie. Nulla è eterno in questo nostro mondo, né sulla terraferma né nelle acque. "La pittura esprime la grande regola delle metamorfosi del mondo, la bellezza essenziale di montagne e fiumi" (monaco e pittore cinese Shi Tao). L'artista, vivendo vicino ai musei d'arte asiatica di Parigi, ha trovato lì una delle sue importanti fonti di ispirazione: le pitture "shan-shui" (montagna e acqua).... leggi il resto dell'articolo»
Un paradiso può trasformarsi in inferno. Quest'acqua, così buona e indispensabile, può diventare una piaga; basta pensare ai periodi di Acqua Alta... Da qui questo improvviso emergere spaventoso di un'onda che, come un mostro invadente, sembra intenzionato a annientare questo oro che ora è diventato inutile. Infatti, anche la luce, il sole, è sul punto di scomparire. Non siamo qui vicini al concetto di blu di Charles Baudelaire come simbolo di oscurità? L'artista sta evocando questi "soli oceanici", questi "migliaia di fuochi", questi "pozzi marini" come descritti dal poeta? Una visione pessimistica dell'artista? No. Ma una visione con un impatto simbolico, sì. Forse anche un avvertimento. Ma ciò che colpisce e che è destinato a durare, è esattamente l'opposto. Qui, l'oro esprime speranza e la nascita della vita dall'acqua (L'oro dell'acqua), simile a una resurrezione: l'acqua (l'"oro blu"), come sembra suggerire l'ultimo quadro, è essa stessa la fonte di tutta la vita."
Organizzato da ITSLIQUID Group, curatore Luca Curci, coordinatrice della mostra Giulia Tassi.
Mostra: Violaine. Vieillefond. L'Oro dell'Acqua
Venezia - Palazzo Albrizzi-Capello
Apertura: 03/06/2024
Conclusione: 08/07/2024
Organizzazione: ITSLIQUID Group
Curatore: Luca Curci
Indirizzo: Cannaregio 4118 - 30121 Venezia
Inaugurazione: 3 giugno 2024 ore 17:00
Linea 1 exit at Ca' d'Oro stop (distanza piedi dal Museo: 1 minuto)
RSVP
Orari: Lunedì – Venerdì . 09.30 - 17.30
Per info: itsliquid.com@gmail.com
Sito web per approfondire: https://www.itsliquid.com/lorodellacqua-violainevieillefond.html
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