Per la settimana che si è conclusa domenica 21 luglio, i nomi dei protagonisti degli eventi che abbiamo deciso di riportare all'attenzione sono: Federica Galli, grande interprete dell'arte incisoria scomparsa nel 2009, Valerio Adami, protagonista di un'importante mostra antologica a Palazzo Reale, Solomostry, artista milanese che si è misurato con le atmosfere inusuali di un Forte di montagna, Stefania Vichi, protagonista della 53.ma edizione di Forme nel Verde, e infine sei fotografi di moda coinvolti in un singolare progetto di contaminazione artistica.
I. Un tributo all'arte incisoria: a Mondovì in mostra la maestria di Federica Galli
L'arte grafica dell'incisione vanta una grande storia, che ci riporta indietro al Rinascimento europeo, e a nomi che con le tecniche incisorie, che nel tempo si sono perfezionate, hanno realizzato autentici capolavori, basti pensare ad Albrecht Dürer, o al fiammingo Rembrandt. Ciò nonostante, pur celebrata anche in questo 2024 in luoghi espositivi importanti, come il Mart di Rovereto con la mostra "Dürer. Mater et Melancholia", e i Musei Civici di Bassano del Grappa e Ca' Rezzonico a Venezia con la doppia mostra "Rinascimento in bianco e nero. L'arte dell'incisione a Venezia (1494–1615)", l'arte grafica è immeritatamente spesso relegata in secondo piano rispetto alla pittura, quasi fosse una disciplina artistica di serie B, sia nella considerazione del mercato del collezionismo delle arti visive, sia nell'interesse del grande pubblico. E' quindi con grande piacere che approfittiamo dell'inaugurazione di una mostra avvenuta lo scorso sabato, per riportare all'attenzione l'arte grafica e conferirgli il giusto tributo, dal nostro piccolo osservatorio. Lo facciamo ricordando la figura di Federica Galli e la mostra a lei dedicata, "Solchi", allestita al Museo Civico della Stampa di Mondovì (CN) dal 20 luglio al 15 settembre 2024. Federica Galli (1932-2009) è una delle più importanti esponenti dell'arte incisoria italiana, e attraverso le opere esposte nella mostra di Mondovì dimostra la sua grande maestria, in particolare nel rappresentare condizioni ambientali ostiche agli incisori, quali la neve, la nebbia, la notte, per restituire all'osservatore uno sguardo inedito sulla bellezza e sul senso di divino che la Natura ci offre.
Federica Galli conta 325 esposizioni tra il 1958 e il 2008, in Italia e all'estero. All'estero, ha esposto a: Johannesburg, Cape Town, il Cairo, Bogotà, Coria, Spalato, Barranquilla, Cartagena, città di Guatemala, Montreal, Lugano, Santa Marta, Flims Waldhaus, Flüelen, Bensheim, Parigi, Belgrado, Zagabria, Dubrovnik, Basilea-Riehen, Londra, Singapore, Seoul, Kuala Lampur, Pechino, Atene. Nel 2009 è stata costituita a Milano la Fondazione Federica Galli, che si prefigge di mantenere vivo il nome e l'attività dell'artista, guidata nel consiglio da Lorenza Salamon con Flavio Arensi (critico), Ivana Iotta (ex direttore Museo Civico Cremona), Franco Grechi e Alberto Galli. Continua a leggere per scoprire altre opere e dettagli sulla mostra.
II. Valerio Adami a Palazzo Reale
Installation view Valerio Adami. Pittore di Idee, Palazzo Reale Milano. Foto Gabriele Leonardi. Courtesy Archivio Valerio Adami
Valerio Adami, classe 1935, è uno dei più grandi artisti italiani viventi e gode già di un grande credito internazionale con sue opere presenti in musei di tutto il mondo. Con il suo stile inconfondibile, non ha quindi bisogno di essere portato all'attenzione, ma la nuova mostra che lo vede protagonista a Palazzo Reale, aperta al pubblico mercoledì scorso, 17 luglio, è di quelle che non possono passare in secondo piano. Il titolo della mostra è "Valerio Adami. Pittore di Idee", e si configura come una vera antologica dell'artista per celebrare i sessantacinque anni di carriera e ricerca artistica, esponendo oltre settanta grandi quadri e circa cinquanta disegni, dal 1957 al 2023, tra i più significativi dell'opera del Maestro. ... leggi il resto dell'articolo»
La produzione di Valerio Adami già dalla metà degli anni Sessanta è inconfondibile grazie all'incontro tra quei segni distintivi della pop art - quali la linea nera, i colori accesi e piatti, i tratti decisi e i soggetti urbani -, e il riferimento costante alla tradizione e al classicismo - che narra miti e leggende in una costante figurazione che recupera il corpo umano, seppur scomposto - in un'epoca in cui prevalevano l'Astrattismo, l' Arte Povera e il Concettuale. Dietro a immagini di immediata leggibilità è sottintesa una narrazione più profonda: le opere di Adami si popolano di metafore visive sofisticate e racchiudono concetti filosofici, letterari e mitologici, rappresentando nella sua opera l'evoluzione del pensiero occidentale. Se vuoi saperne di più sull'importante mostra di Palazzo Reale e vedere più immagini delle opere esposte, continua a leggere.
III. Solomostry al Forte di Civezzano. L'arte contemporanea si confronta coi luoghi della Storia
Vista dell'allestimento della mostra "Rifugio Momentaneo" alla Tagliata stradale superiore del Forte di Civezzano. Courtesy l'artista e Cellar Contemporary
Il Forte di Civezzano si trova in località Tagliata superiore, edificato tra il 1869 e il 1872 come parte di un complesso fortificato, nei pressi del paese di Civezzano, che si articolava in tre opere, poste a controllo delle due strade che dalla Valsugana portavano a Trento: la Tagliata stradale superiore, quella inferiore ed un corpo fortificato principale. Caratteristica peculiare dell'intero complesso è che il suo progettista, Daniel von Salis da Soglio, lo utilizzò come laboratorio di ricerca di nuove soluzioni per le fortezze di montagna, il che lo rende un soggetto di particolare interesse per lo studio dell'architettura militare. La ragione per cui ce ne occupiamo non è però questo, ma il fatto che la Tagliata stradale superiore, visitabile in quanto restaurata nel 2016, è divenuta palcoscenico di una "rappresentazione" di arte contemporanea, dove il giovane artista contemporaneo Solomostry (nato a Milano nel 1988), molto attivo a Trento grazie alla sua collaborazione con la galleria Cellar Contemporary, è protagonista della mostra "Rifugio Momentaneo". Il progetto espositivo, aperto al pubblico venerdì 19 luglio, è stato pensato appositamente per questi spazi e per l'atmosfera intima e di sospensione del tempo che essi offrono, atmosfera che viene rispettosamente "invasa" dall'odore dell'olio fresco e dalle figure e dalle forme più astratte che sono tipiche del linguaggio pittorico dell'artista milanese. Solomostry per l'occasione si è però spinto verso una diversa gamma cromatica, in una ricerca di rapporto armonico tra le sue opere e il luogo che le ospiterà fino al 22 settembre. Se vuoi saperne di più sulla sua arte e sull'evento espositivo, prosegui leggendo la presentazione della mostra.
IV. L'arte in scena in Val d'Orcia con le sculture di Stefania Vichi
Stefania Vichi, opera site-specific Comfort Zone per "Forme nel Verde"
Forme nel Verde è un evento artistico che si svolge tutti gli anni nell'incantevole Val d'Orcia, dove si trova uno tra i paesaggi più belli del mondo, dichiarato da tempo Patrimonio Unesco. Quella del 2024 è la 53.ma edizione della manifestazione nata nel 1971 a San Quirico d'Orcia per idea del giornalista Mario Guidotti, che guarda con attenzione ai giovani artisti emergenti, e che da oltre cinquant'anni incentiva un armonico rapporto di arte e natura.
Gli artisti che espongono, accolgono la sfida di confrontarsi con la storia e le geometrie dei celebri Horti Leonini, il cinquecentesco giardino all'italiana realizzato da Diomede Leoni, che resta il luogo principale della manifestazione, e in questo modo continua ad assolvere alla funzione di promotore di arte immaginata dal suo creatore.
Ad essere scelta per questo intento dal curatore e direttore artistico della mostra Carlo Pizzichini, prima donna per questa rassegna, è stata la giovane artista italiana, nata nel 1986 a Città di Castello, Stefania Vichi, che per l'occasione ha preparato un percorso composto da sculture e installazioni, tra cui una video, creata con l'artista Dario Denso Andriolo, Docente dell'Accademia di Belle Arti di Palermo. Il titolo dato alla mostra è "Comfort Zone", a sottolineare la tematica concettuale che l'artista utilizza per indagare il rapporto tra l'uomo e le sue abitudini. La "comfort zone" è la prima delle fasi di crescita il cui sviluppo procede con la "fear zone", la "learning zone" e la "growth zone"; così sono chiamati i quattro livelli di crescita e apprendimento scelti da Stefania Vichi per costruire la mostra.
Negli Horti Leonini sono installati i monoliti di Lex Italica, un nucleo di sculture che caratterizzano l'estetica di Stefania Vichi e la sua puntualizzazione cromatica. Attorno al monumento storico di Cosimo III, che si trova al centro del grande giardino, l'artista ha scelto di costruire un monumentale recinto scultoreo, l'opera site-specific Comfort zone, che dà il titolo alla mostra, che misura tre metri per lato, e consente di entrare in un giardino illusorio, una sorta di riflesso virtuale dello spazio esterno. Se ti hanno incuriosito l'idea della mostra e il linguaggio artistico di Stefania Vichi e vuoi saperne di più, continua a leggere.
V. Fotografia, musica e design insieme per "Dedicate to music"
Dedicate to Music, foto di Annalisa Ceccotti
Per l'ultimo fatto di questa settimana abbiamo voluto dare spazio a un'iniziativa, organizzata a Pietrasanta, presso l'Ex Palazzo Municipale, a cura di Barbara Giovannetti, di cui ci è piaciuto l'aspetto di "contaminazione" artistica, e di ricerca di un'esperienza multi-sensoriale per il visitatore. Si tratta della mostra "Dedicate to music", in cui i fotografi di moda Andrea Varani, Lorenzo Marcucci, Alberto Setti, Annalisa Ceccotti, Carlo Gianni e Mattia De Nardis che sono stati invitati attraverso le loro opere a esprimere il loro concetto di musica. I sei protagonisti, con esperienze professionali molto diverse, sono stati chiamati a creare le opere lasciandosi ispirare dalla forma musicale prescelta, selezionando Dj e produttori musicali a loro affini, la cui musica è riprodotta nelle sale in filodiffusione.
Il progetto espositivo, aperto al pubblico domenica 21 luglio e che resterà visitabile fino al 18 agosto, prevede inoltre che in ogni sala vengano esposti anche dei pezzi di design, coinvolgendo quattro gallerie tra Pietrasanta e Firenze: Cantierenove - Associazione Culturale, Deodato Arte, Futura Art Gallery e Street Levels Gallery. L'obiettivo della curatrice Barbara Giovannetti è infatti quello di eliminare le barriere tra le diverse discipline. Se questa forma di esposizione ti ha incuriosito, scopri di più sulla mostra e le fotografie esposte.
Redazione
Pubblicato il 22/07/2024
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