Sabato 14 settembre è cominciato l'evento The Venice Glass Week 2024; tra i tanti eventi organizzati per l'occasione abbiamo scelto di presentare la mostra dell'artista americano Dylan Katz che crea le sue opere col vetro. La tessitura è invece la tecnica utilizzata da Claudia Losi in mostra a Prato. Vedremo poi le opere di Kelly Akashi, artista americana di origini giapponesi, che utilizza i materiali più diversi per riprodurre elementi naturali. Spazio anche alla pittura, con l'inaugurazione della mostra "Il Surrealismo e l'Italia", e con un esempio dell'Iperrealismo americano con l'artista Terry Rodgers.
I. Dylan Katz e The Venice Glass Week
In occasione di The Venice Glass Week 2024#AWorldOfGlass, che ha avuto il via sabato 14 e si conclude domenica 22 settembre, con esposizioni diffuse tra Venezia, Mestre e Murano, 61.5°N segna la prima mostra personale dell'artista Dylan Katz. L'esposizione presenta due principali serie di opere: Uncanny Ice, collezione iconica di sculture di Katz ispirata alle formazioni di ghiaccio della Finlandia, e Northern Windows. Per Uncanny Ice si tratta di un ritorno a The Venice Glass Week, mentre Northern Windows debutta invece con una collezione inedita, creata appositamente per questa edizione del festival nel 2024. Dylan Katz descrive il suo percorso artistico come un viaggio nel raccontare storie attraverso il vetro. Negli anni, ha padroneggiato il linguaggio complesso del vetro, ed oggi lo utilizza per reinterpretare il tema del cambiamento climatico non come un conflitto violento tra uomo e natura, ma come una storia d'amore che può essere risolta solo ristabilendo equilibrio e pace, un messaggio che l'artista racconta attraverso il vetro. Per saperne di più continua a leggere.
II. L'arte tessuta di Claudia Losi a Prato
Claudia Losi, Oltre il giardino, veduta della mostra, Rocca Roveresca, Senigallia, 2022. Foto: Ela Bialkowska – OKNO studio
Nell'ambito di On Weaving, programma culturale di mostre, workshop e residenze dedicate alla tessitura, Lottozero presenta a Prato Oltre il giardino, una mostra di Claudia Losi con opere provenienti dalla collezione della Rocca Roveresca di Senigallia. In un progetto iniziato nel 2021, con diverse tappe in Italia e all'estero, Losi ha messo in relazione realtà e contesti molto diversi tra loro dal punto di vista culturale, linguistico e paesaggistico, interrogandosi su cosa possa essere inteso come "naturale" e cosa considerato "luogo". I contributi visivi e narrativi raccolti nel corso di questa esperienza di ricerca sono stati rielaborati per la realizzazione della nuova opera Oltre il giardino, prodotta per la Rocca Roveresca di Senigallia, un grande tessuto jacquard di 15 metri realizzato attraverso la consulenza di Lottozero, che su di sé mostra la trasposizione grafica dei contributi ricevuti dall'artista durante i diversi step del progetto. Una moltitudine di riflessioni corali ed eterogenee sulla percezione del luogo naturale sono state tradotte da Losi in suggestioni capaci di creare un racconto coerente e inedito della sua esperienza di ricerca. Per saperne di più continua a leggere.
III. Le "Figure convergenti" di Kelly Akashi alla GAM di Milano
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Kelly Akashi, Cosmic axis, 2022-2023 Flame-worked borosilicate on rotating cast concrete pedestal 77 x 22 x 22 in (195,6 x 55,9 x 55,9 cm) Courtesy of the artist and Lisson Gallery. Photo: Pierre Le Hors
Da venerdì 13 settembre, per la sesta edizione del programma Furla Series, Fondazione Furla e GAM - Galleria d'Arte Moderna di Milano presentano "Converging Figures", una mostra personale di Kelly Akashi, a cura di Bruna Roccasalva. Kelly Akashi è un'artista americana di origini giapponesi, nata e cresciuta a Los Angeles, la cui pratica si distingue per la capacità di conciliare un approccio concettuale con un'attenzione alla forma e al processo. Le sue opere sono sempre eseguite con sapiente abilità manuale e profonda conoscenza dei materiali. Attratta da materiali come vetro, cera e bronzo, Akashi li plasma creando forme che riproducono elementi naturali come piante, fiori, conchiglie o parti del suo corpo, registrandone i cambiamenti fisiologici e il passare del tempo. Accostate in composizioni poetiche dall'aspetto spesso fragile e prezioso, queste forme familiari e stranianti al tempo stesso esplorano questioni esistenziali, incoraggiandoci a guardare le cose da una prospettiva diversa.
Il progetto che Akashi ha immaginato per Furla Series ruota attorno al concetto e al fenomeno della "riflessione", esplorato attraverso un percorso visionario che si snoda all'interno della collezione permanente, creando un dialogo e una sinergia con l'architettura e i capolavori del museo. La mostra di Kelly Akashi è la sesta edizione del progetto Furla Series, ed è il frutto della collaborazione tra Fondazione Furla e GAM, una partnership iniziata nel 2021 per promuovere progetti espositivi a cadenza annuale che offrono un'occasione unica di incontro tra i maestri del passato e i protagonisti del contemporaneo. Scopri di più sull'artista e le sue opere.
IV. Il Surrealismo in Italia alla Fondazione Magnani-Rocca
Leonor Fini, Femme assise sur un homme nu, 1942, olio su tela © Leonor Fini, by SIAE 2024
Venerdì 14 settembre alla Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, è stata inaugurata la mostra "Il Surrealismo e l'Italia", curata da Alice Ensabella, Alessandro Nigro, Stefano Roffi. Attraverso oltre 150 opere di Dalí, Magritte, Ernst, Miró, Duchamp, Man Ray, Tanguy, de Chirico, Leonor Fini e altri protagonisti di questa corrente immaginifica, testimonia la vastità di mezzi e linguaggi del Surrealismo e ne esplora l'impatto e l'evoluzione nel nostro Paese, offrendo una prospettiva inedita e affascinante su un movimento che ha lasciato un segno indelebile nell'immaginario artistico contemporaneo. La Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca, a pochi passi dalle sale che ospitano opere di Renoir, Monet, Cézanne, Tiziano, Dürer, Van Dyck, Goya, Canova, Morandi, Burri e molti altri, a cui in questo periodo si aggiunge uno splendido prestito proveniente dal Getty Museum di Los Angeles (La Promenade di Renoir) fino al 15 dicembre, a un secolo dalla sua origine, approfondisce la storia di una delle avanguardie più determinanti e longeve del XX secolo, il Surrealismo. Leggi tutto.
V. L'Ultima Cena di Terry Rodgers
Terry Rodgers, The Last Supper, Visions of Eternal Return, 2024, Oil on linen, 182,9 x 274,3 cm. Courtesy Wizard Gallery
Un tocco internazionale e di ultra-contemporaneo con l'artista americano Terry Rodgers, nato a Newark, New Jersey, 1947. A Milano, Wizard Gallery presenta "The Last Supper - Visions of Eternal Return", mostra aperta al pubblico dall'11 settembre al 3 Novembre 2024. L'artista è conosciuto internazionalmente per le sue opere monumentali, che toccano temi critici della società contemporanea, realizzati in toni iperrealisti e a volte di contenuti estremi. Il lavoro di Rodgers prende avvio negli anni Sessanta con la fotografia, per poi spostarsi alla pittura, focalizzandosi principalmente su composizioni in cui la figura umana ha una parte predominante.
In occasione di questa mostra, Terry Rodgers presenta una personalissima interpretazione de L'Ultima Cena. Pur essendo rappresentati in gruppo, i soggetti scelti da Rodgers non si guardano tra loro: gli sguardi sono persi in un vuoto di solitudine e di oblio. In quest'opera l'artista aggiunge un nuovo elemento, inesistente nei suoi lavori precedenti: la presenza di un cane. In mostra anche altre opere accompagnate da una serie di pastelli su carta di piccolo formato, e due installazioni video, risalenti al 2010. Scopri di più sulla mostra.
Redazione
Pubblicato il 15/09/2024
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