La nostra selezione per la Settimana n.49 parte dall'opera di Gianandrea Gazzola nella Basilica Palladiana di Vicenza, prosegue con Annalaura di Luggo al Pantheon di Roma e Michele Zaza a Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia. Scopriamo poi l'iniziativa SalvArti, che restituisce alla visione del pubblico a Palazzo Reale a Milano opere confiscate alla malavita, e infine proponiamo la nuova mostra di Davide Benati.
I. Tre Capolavori a Vicenza: la grande installazione di Gianandrea Gazzola
Dal 6 dicembre 2024 al 9 marzo 2025, la città di Vicenza ospita l'originale evento espositivo Tre Capolavori a Vicenza. Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano, Gianandrea Gazzola, che ripete l'esperienza dello scorso anno, quando i protagonisti erano stati Caravaggio, Van Dyck e Sassolino. La scelta dell'artista contemporaneo, da affiancare a due grandi esempi d'arte del passato, quest'anno è ricaduta su Gianandrea Gazzola (Verona, 1948).
Il curatore Beltramini ha costruito un dialogo attraverso i secoli fra tre artisti sul concetto di natura, declinato in un elemento essenziale e prezioso, alla base della vita umana: l'acqua. L'artista come "specchio di natura" sembra una definizione costruita intorno al lavoro di Gianandrea Gazzola, celebre per aver concepito una macchina per far scrivere i venti (Lo scriba: il vento del Mediterraneo, 2018) ed una che trae dall'attività elettrica delle radici di un olivo secolare l'energia che traccia un grafema in tempo reale (Sub Limine, Seggiano 2010-2022).
Nella Basilica Palladiana, con una installazione site-specific, Gazzola trasferisce le onde sonore dall'aria all'acqua in una grande vasca quadrata e, attraverso uno stupefacente artificio visivo, le proietta su grandi teli. Scopri di più.
II. Annalaura di Luggo realizza un'installazione multimediale al Pantheon di Roma
Oculus Spei di Annalaura di Luggo al Pantheon di Roma
Martedì 3 dicembre al Pantheon di Roma è stata presentata Oculus-Spei, un'installazione multimediale interattiva dell'artista Annalaura di Luggo. L'appuntamento coincideva con la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità nei Musei. L'intervento installativo prende spunto dall'affermazione «Spes non confundit» ovvero «La speranza non delude» che apre la bolla papale del Giubileo del 2025.... leggi il resto dell'articolo»
L'artista costruisce intorno a questa dichiarazione la sua proposta espositiva dove la rappresentazione visiva del fascio di luce dell'Oculus del Pantheon diventa la chiave per aprire 5 Porte Sante ideali. Il pubblico, invitato a bussare concretamente a queste Porte, è traghettato in un'altra dimensione, e ad affiancarlo in questo viaggio sono persone con disabilità che accompagnano l'osservatore in un "pellegrinaggio di speranza". Dal 4 dicembre l'installazione è visibile durante i consueti orari di visita del Pantheon, previo acquisto del biglietto di ingresso. Scopri di più.
III. Michele Zaza. Arborescenza segreta, un'installazione a Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia
Foto installazione a Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia - Courtesy Art of This Century (in foto)
Michele Zaza, nato a Molfetta nel 1948, è uno degli artisti italiani contemporanei che può vantare una storia espositiva e presenze museali internazionali più significative. Sue opere sono nelle collezioni permanenti del Museo del Novecento di Milano e al Centre Pompidou di Parigi. Dopo le presenze nel 1977 e nel 1982 a documenta (Kassel) e nel 1975 alla Biennale di Parigi e nel 1977 alla XIV Biennale di San Paolo, nel 1980 viene invitato alla Biennale di Venezia con una sala personale ed espone a New York da Leo Castelli con la mostra "Neo-terrestre".
Venerdì 6 dicembre è stata inaugurata Arborescenza segreta, un'installazione inedita progettata in esclusiva per Palazzo Contarini del Bovolo a Venezia. Si tratta di un intervento site-specific che si sviluppa sul pavimento e sulle due pareti speculari della sala Tintoretto: un gruppo di sculture di legno bianche alte circa 80 cm con i bordi sinuosi color oro, che sembrano nascere dal suolo, due grandi foto speculari e sette neon accesi posti sul pavimento.
Michele Zaza lavora sulla dissoluzione della separazione tra essere umano e mondo, decostruendo e reinventando l'immagine del corpo, attorno al concetto di arborescente, termine che si riferisce alla forma e alla struttura di un albero, utilizzato anche nella filosofia postmoderna per descrivere un tipo di pensiero in cui la conoscenza emana da un unico tronco per ramificarsi in modi predeterminati. La verticalità si ritrova nel segno color oro, dipinto sui due volti, a partire dalla fronte fino al mento, e nello sviluppo delle sculture di legno, dove la linea dorata ritorna nel bordo che si illumina grazie alla luce del neon irradiata dal basso. Continua a leggere.
IV. SalvArti. Palazzo Reale presenta opere d'arte contemporanea confiscate alla malavita organizzata
Salvarti, allestimento, credits Andrea Scuratti, Comune di Milano
Fino al 26 gennaio 2025, con ingresso gratuito, Palazzo Reale offre la visione al pubblico di una serie di opere d'arte contemporanea, tra dipinti, grafica e sculture di artisti quali Giorgio de Chirico, Mario Sironi, Lucio Fontana, Massimo Campigli, Salvador Dalí, Andy Warhol, Mario Schifano, Robert Rauschenberg, Christo e altri, provenienti da confische fatte dalla pubblica autorità alla malavita organizzata.
La rassegna milanese è la seconda tappa di un itinerario che si è aperto con una straordinaria anteprima, dal 16 ottobre al 21 novembre 2024, al Museo Hendrick Christian Andersen a Roma, e che si chiuderà al Palazzo della Cultura a Reggio Calabria, dall'8 febbraio al 27 aprile 2025.
Le oltre 80 opere che compongono il percorso espositivo, ordinato secondo un criterio cronologico e tematico, provengono da due differenti procedimenti. Scopri di più.
V. Davide Benati
Davide Benati, Terrazze, 2003, acquarello e carta nepalese su tela, 195 x 297,5 cm
Davide Benati, nato a Reggio Emilia nel 1949, esordisce come artista negli anni Settanta, mettendosi progressivamente in luce con mostre personali e di gruppo, fino all'invito nel 1982 alla Biennale di Venezia (nella sezione Aperto 82), dove tornerà, nel 1990, con una sala personale. E' infatti la produzione dei primi anni Ottanta che gli darà notorietà, costituendo la base fondante per il lavoro successivo: acquarelli di grande formato su carta nepalese di raffinata sensibilità, immagini eteree che uniscono Oriente ed Occidente, sogno e realtà. Tra gli anni Ottanta e Novanta, Benati può vantare anche diverse partecipazioni a importanti rassegne di gruppo all'estero.
Gli spazi quattrocenteschi di Palazzo da Mosto a Reggio Emilia ospitano, dal 7 dicembre 2024 al 2 marzo 2025, una mostra personale dal titolo Encantadas, a cura di Walter Guadagnini, che consentirà di conoscere il suo percorso artistico, ormai cinquantennale, attraverso una selezione di opere storiche e numerosi inediti, che si compone di circa cinquanta opere provenienti da collezioni pubbliche e private e dallo studio dell'artista. Scopri di più.
Redazione
Pubblicato il 09/12/2024
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