arte antica

La "sconosciuta" Pistoia capitale della cultura italiana 2017

Pistoia quest'anno è la capitale della cultura italiana, ma pochi la conoscono rispetto ad altre piccole città toscane come Pisa, Siena e Arezzo. Un'occasione da prendere al balzo per rilanciare la zona perchè merita. Ma finora le iniziative languono e i beni culturali della città attendono

Per il momento solo un laser sparato nel cielo nella notte di Capodanno. Unico segnale finora che quest’anno Pistoia è diventata la Capitale della cultura italiana dopo l’inconcludente o quasi anno passato per Mantova. Altre notizie riguardano solo una mostra di Marino Marini che dovrebbe iniziare a settembre (?). Poi, per ora nulla. Anzi in molti si chiederanno perché Pistoia e che cosa ha da offrire alla nostra cultura. In effetti, famosa anche come la “piccola Firenze”, Pistoia non ha nulla da invidiare alle altre città della Toscana e merita sicuramente una visita. La concentrazione d’arte e architettura di Pistoia basterebbe da sola ad attirare molti visitatori, ma è sempre rimasta un po’ oscurata dalla vicina Firenze. Il suo simbolo è la cattedrale del XII - XIII secolo, con lo straordinario pulpito di Giovanni Pisano.La città di Pistoia è particolarmente ricca di pregevoli monumenti romanici e rinascimentali (in particolare chiese) e soprattutto può vantare una delle più suggestive piazze d'Italia: piazza del Duomo, centro geometrico di Pistoia, monumentale fulcro sia del potere civile che ecclesiastico che comprende svariate architetture di pregio. Citiamone alcune, come la Cattedrale di San Zeno, intitolata a San Zeno vescovo, che custodisce al suo interno l'altare argenteo di San Jacopo. Costruita nell'alto medioevo, fu distrutta da due incendi e quindi ricostruita nel XIII secolo. Il suo aspetto esterno risale al XIV secolo. L'altare di San Iacopo, a cui lavorò anche Filippo Brunelleschi, è un capolavoro dell'oreficeria sacra e fu realizzato tra il 1287 e il 1456.
Notevole la torre del campanile, costruito su di un'antica torre di origine longobarda, in stile romanico; è diviso in tre ordini di loggette e provvisto di cella campanaria con tanto di cuspide che a causa di terremoti che flagellarono la città in epoca tardo-medievale venne rifatta più volte. Non secondario il Battistero di San Giovanni in corte del XIV secolo, in stile gotico, con decorazioni in marmi bianco-verdi. A pianta ottagonale e sormontato da una pittoresca cupola, progettato dalla bottega del celebre Andrea Pisano; al suo interno custodisce un fonte battesimale risalente al 1226. Poi Il Palazzo dei Vescovi composto da loggiato, al primo piano, in stile gotico e restaurato nel 1981. Il Palazzo Pretorio o del tribunale anch'esso in stile gotico è famoso per il suo cortile interno con gli stemmi dei magistrati. Costruito nel XIV secolo e pesantemente rimaneggiato nell'Ottocento. L'altomedioevale torre di Catilina, alta 30 metri. Il nome della torre deriva da una leggenda secondo la quale il corpo del generale romano Catilina fu sepolto in questa via, che si chiama appunto "Tomba di Catilina".
Tra le architettare ecclesiasi una tappa d’obbligo merita anche la chiesa di San Giovanni Fuorcivitas, con un'ampia decorazione in marmi bianchi e verdi. Iniziata nel XII secolo, fu ampliata nel XIV. All'interno si trovano bellissime opere scultoree, come il pergamo di Fra' Guglielmo da Pisa, scolpito nel 1270, e la celebre Visitazione di Luca della Robbia, in terracotta invetriata, del 1445. Nell'interno sono da notare l'acquasantiera di Giovanni Pisano e il polittico medievale di Taddeo Gaddi, che rappresenta la Madonna in trono con San Iacopo, San Giovanni Evangelista, San Pietro e San Giovanni battista.

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Pubblicato il 15/01/2017

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