L’arte povera o meglio
Ed è per questo che in occasione del programma di accoglienza culturale che si svolgerà a Palermo in prospettiva dell’ edizione di Manifesta 12 ,
Il ciclo di mostre, incontri e performances si sviluppa grazie alle suggestioni della sua terra e dei suoi popoli e si confronta con la riflessione contemporanea sulla natura migrante della cultura e con le tracce lasciate sul territorio.
Il progetto partirà comunque già quest’anno, il prossimo 10 febbraio 2017 con l’inaugurazione di un evento espositivo curato da Beatrice Merz e Laura Barreca dedicato all’artista egiziano Wael Shawky, vincitore della prima edizione del Mario Merz Prize, a Palazzo Branciforte, storico ed antico edificio nobiliare ora sede della Fondazione Sicilia, partner del progetto. Nelle sale che già ospitarono i depositi dei pegni dell’antico Monte di Pietà, si proporrà la proiezione della trilogia dei film Cabaret Crusades. Negli spazi della chiesa dei SS. Euno e Giuliano sempre a Palermo verrà inoltre proiettato il film Al Araba Al Madfuna III, presentato in prima mondiale a Zurigo e ora esposto nella mostra dell’artista presso la sede torinese della Fondazione Merz.
I successivi appuntamenti si svolgeranno a partire da aprile 2017 con la presentazione dell’opera Pittore in Africa di Mario Merz, una traccia storica della prima metà degli anni Ottanta, ospitata all’interno del Museo Archeologico Regionale Antonio Salina e sempre in collaborazione con quest’ultimo l’avvio del progetto a scala urbana
Pubblicato il 03/02/2017
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