Prima di addentrarci su una serie di mostre che possono assumere un significato ancor più particolare nella giornata dedicata alla Festa della Donna, passiamo in rassegna alcuni eventi espositivi che meritano di essere ricordati, perché vicini alla chiusura o di nuova inaugurazione, o semplicemente perché sono eventi significativi nella città e nella regione dove sono presentati. Partiamo quindi dalla Sardegna e dalla Sicilia con El Greco e Picasso, per poi fare un viaggio attorno al tema della figura femminile nell'arte, segnalando diverse mostre distribuite lungo l'intera Penisola.
La copertina di questa rassegna di 10 mostre in evidenza per il prossimo weekend la merita però Caravaggio, per la circostanza dell'inaugurazione, venerdì 7 marzo, presso le Gallerie Nazionali di Arte Antica - Palazzo Barberini a Roma, del grande progetto espositivo Caravaggio 2025.
1. Caravaggio a Palazzo Barberini
Un numero eccezionale di dipinti autografi, prestiti straordinari dalle più prestigiose istituzioni museali del mondo, due capolavori riscoperti per la prima volta esposti in confronto ad altre opere del Merisi e nuove scoperte, in una mostra realizzata in occasione del Giubileo 2025 e che racconta la forza innovatrice che Caravaggio introdusse nel panorama artistico, religioso e sociale del suo tempo. Si tratta di uno dei più importanti e ambiziosi progetti espositivi mai dedicati all'opera del Merisi, che per la prima volta riporta, in un luogo simbolo della connessione tra Caravaggio e i suoi mecenati, una accanto all'altra, opere dalla storia comune, provenienti da importanti collezioni nazionali e internazionali.

Caravaggio (Michelangelo Merisi) Giuditta e Oloferne 1598-1602 olio su tela; 145x195 cm Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini, Roma (IT) Crediti: Gallerie Nazionali di Arte Antica, Roma (MiC) - Bibliotheca Hertziana, Istituto Max Planck per la storia dell'arte/Enrico Fontolan
Tra le opere in esposizione il Ritratto di Maffeo Barberini recentemente presentato al pubblico a oltre sessant'anni dalla sua riscoperta, ora per la prima volta affiancato ad altri dipinti del Merisi, e l'Ecce Homo, attualmente esposto al Museo del Prado di Madrid che rientrerà in Italia per la prima volta dopo secoli, accanto ad altri prestiti eccezionali come la Santa Caterina del Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, capolavoro già nelle collezioni Barberini che tornerà nel Palazzo che la ospitava, e Marta e Maddalena del Detroit Institute of Arts, per il quale l'artista ha usato la stessa modella della Giuditta conservata a Palazzo Barberini, esposti per la prima volta tutti uno accanto all'altro.
La mostra sarà anche l'occasione per vedere di nuovo insieme i tre dipinti commissionati dal banchiere Ottavio Costa, Giuditta e Oloferne di Palazzo Barberini, il San Giovanni Battista del Nelson-Atkins Museum di Kansas City e il San Francesco in estasi del Wadsworth Atheneum of Art di Hartford, e opere legate alla storia del collezionismo dei Barberini, come i Bari del Kimbell Art Museum di Fort Worth, che torna nel palazzo romano dove fu a lungo conservato. Scopri di più.
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2. Ultimi giorni per El Greco al MAN di Nuoro

El Greco (Domínikos Theotokópoulos): Adorazione dei magi, 1570 c. Olio su tela © Accademia Nazionale di San Luca, Roma
Dopo Caravaggio, ripartiamo dalla Sardegna per presentare una mostra in chiusura, che vede protagonista un altro grande artista della fine del '500 e della transizione tra tardo Manierismo e Barocco. Siamo a Nuoro e l'artista in questione è El Greco, al secolo Domínikos Theotokópoulos (1541-1614). Il MAN presenta fino a domenica 9 marzo "El Greco. Dialogo tra due capolavori", un dialogo fra due capolavori del celebre maestro del Siglo de Oro, il secolo dell'oro spagnolo, noto per l'esasperazione delle sue forme allungate nello spazio, i toni luminescenti del colore, il forte ritmo delle linee e del gesto sulla tela. Il MAN, grazie a un accordo di collaborazione con l'Accademia Nazionale di San Luca a Roma, ha presentato per l'occasione il ritrovamento di un capolavoro di El Greco, L'Adorazione dei Magi, rimasta per secoli ignota alle cronache e restituita solo di recente alla paternità del genio cretese, complice un accurato restauro e una campagna di studi scientifici che ne hanno riportata alla luce la storia travagliata. La visita alla mostra consentirà di ammirare un secondo capolavoro, il Salvatore benedicente dei Musei Civici di Reggio Emilia, reduce dalla importante antologica del maestro al Palazzo Reale di Milano. Scopri di più.
3. A Palermo grafiche e ceramiche di Picasso

Palazzo Reale di Palermo, Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster
Non si tratta di una mostra nuova, e c'è ancora tempo fino al 4 maggio per visitarla, ma vogliamo ricordare la significativa mostra allestita negli spazi di Palazzo Reale a Palermo, che racconta, attraverso 84 opere, il binomio imprescindibile tra le opere di Picasso e la sua biografia. La mostra Celebrating Picasso. Capolavori dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, oltre che sulle opere provenienti dal Kunstmuseum Pablo Picasso di Münster, può contare su prestiti preziosi che giungono anche dal Museo Picasso di Antibes, dal Mart, dalla Galleria La Nuova Pesa di Roma, oltre ai prestiti di collezioni private.
Dipinti, litografie, linoleografie, acquetinte, acqueforti, ceramiche, puntesecche, raccontano l'artista, ma anche l'uomo, il cui racconto emerge anche da una serie di fotografie rappresentative della sua vita intima e lavorativa, realizzate da David Douglas Duncan, il principale fotografo del Maestro, nel 1956. Scopri di più.
4. Vicenza: i Tre Capolavori in Basilica e le Soglie al Museo Diocesano

Roberto Floreani. Soglie: Tempo del prima - Tempo del poi al Museo Diocesano
Ultimo weekend per poter ammirare i Tre Capolavori nello spazio espositivo della splendida Basilica Palladiana del capoluogo berico. Leonardo da Vinci, Jacopo Bassano, Gianandrea Gazzola sono i protagonisti della seconda edizione di questa formula inaugurata lo scorso anno, in quel caso con Caravaggio, Van Dyck e Sassolino, che propone tre sole opere, tra cui una spettacolare opera installativa di arte contemporanea, che quest'anno è stata affidata a Gianandrea Gazzola. La seconda opera consiste in tre straordinari disegni di Leonardo da Vinci, provenienti dal celebre Codice Atlantico, oggi conservato presso la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. A chiudere il "trittico" l'opera di Jacopo da Ponte, detto il Bassano, L'alluvione del Colmeda, realizzata per l'altare della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Feltre, commissionata all'artista in seguito al nubifragio del 27 luglio 1564.
Per una mostra che si chiude, un'altra che inaugura sabato 8 marzo nello splendido Museo Diocesano cittadino. Protagonisti in questo caso sono l'Astrazione e l'artista Roberto Floreani, già curatore della mostra che proprio in Basilica ha preceduto l'appuntamento coi Tre Capolavori. Questa volta Floreani è protagonista in veste di artista, in una mostra che ruota attorno al concetto di Soglia e di Attraversamento, con una doppia interpretazione di natura teologica e filosofica. La mostra Soglie.Tempo del prima - Tempo del poi propone anche una nuova tappa espositiva della grande installazione di 21 opere, che rappresenta l'evoluzione dell'intero percorso artistico e personale di Floreani. La serie di opere è stata presentata per la prima volta nel 2013 al Centro Internazionale di Palazzo Te a Mantova, poi alla Gran Guarda di Verona nel 2014 e ancora ai Musei Civici di Padova nel 2016, prima di giungere qui a Vicenza per questa mostra. Scopri di più.
5. La nuova mostra a Palazzo Reale con Cindy Sherman e 80 artisti contemporanei

Cindy Sherman, Untitled #555, 2010/2012 Stampa cromogenica a colori, 86x59 cm Edizione 9/10+2 AP, © Cindy Sherman, Courtesy dell'Artista e Hauser & Wirth (dettaglio)
Inaugura a Palazzo Reale venerdì 7 marzo un'esposizione straordinaria che mette in dialogo oltre 140 opere di 80 grandi artisti contemporanei provenienti da tutto il mondo.
"Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli - 80 Artisti Contemporanei" propone in in anteprima internazionale un percorso inedito che attraversa i linguaggi della contemporaneità, esplorando temi cruciali come l'identità, il corpo, il multiculturalismo e il confronto tra Oriente e Occidente. Da Cindy Sherman a Nan Goldin, da Lynette Yiadom-Boakye a Marc Quinn, fino a Lisetta Carmi e Francesco Vezzoli, le opere di questi protagonisti si intrecciano in una narrazione potente e attuale, offrendo nuove prospettive sui cambiamenti sociali e culturali del nostro tempo.
6. Ultimi giorni per Berthe Morisot a Torino

Berthe Morisot Eugène Manet e sua figlia nel giardino di Bougival 1881 Olio su tela Parigi, musée Marmottan Monet, legs Annie Rouart, 1993. lnv. 6018
Ci spostiamo in Piemonte per ricordare la prossima chiusura di una delle due grandi mostre dedicate all'unica donna presente nella storica mostra del 1874 che diede il via all'esperienza impressionista. La mostra Berthe Morisot. Pittrice impressionista racconta il grande talento artistico di questa pittrice che partecipò a sette delle otto mostre impressioniste che si sono tenute dal 1874 al 1886, attraverso una ricca selezione di opere, tra celebri dipinti e incisioni, provenienti da prestigiose istituzioni pubbliche – tra cui, oltre al Musée Marmottan Monet di Parigi, il Musée d'Orsay di Parigi, il Musée des Beaux-Arts di Pau, il Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, il Musée d'Ixelles di Bruxelles, l'Institut National d'Histoire de l'Art (INHA) di Parigi – e importanti collezioni private. Nel fine settimana che celebra anche la Giornata Internazionale della Donna, assume un significato particolare la dovuta riscoperta per un'artista, che come sua molte colleghe, ha faticato in vita a trovare un riconoscimento adeguato, nonostante il suo talento cristallino fosse stato subito notato, e in seguito nella narrazione del movimento impressionista fatto nel XX e ancora nel XXI secolo. Scopri di più.
7. Le donne protagoniste nella mostra sui Pittori del Silenzio a Rovigo

CARL HOLSOE, Solitudine - circa 1900 olio su tela - Amsterdam, Van Der Meij Fine Arts
Una mostra aperta da appena due settimane, quella di Palazzo Roverella, che porta alla conoscenza del grande pubblico la storia artistica di Vilhelm Hammershøi (Copenaghen, 1864-1916), e di altri pittori poco noti, anche italiani, suoi contemporanei o di poco più giovani, che con lui hanno condiviso l'attenzione a soggetti pittorici intrisi di solitudine, e di apparente incomunicabilità. E tra questi, la mostra Hammershøi e i pittori del silenzio tra il nord Europa e l'Italia presenta una serie di opere in cui sono protagoniste le donne, a partire delle mogli degli artisti. E' il caso del dipinto scelto come copertina della mostra, dal titolo "Riposo" che ritrae la donna di spalle seduta su una sedia, a cui fa eco il ritratto di Oscar Chiglia della moglie al pianoforte, ripresa anch'essa di spalle, in un chiaro omaggio al pittore Danese che in Italia ebbe modo di farsi conoscere anche grazie a tre viaggi. Scopri di più.
Visitando Rovigo, nella giornata della Festa della Donna non si può non soffermarsi anche sulla storia raccontata dalla mostra Cristina Roccati (1732-1797). La donna che osò studiare fisica, allestita a Palazzo Roncale, dal 6 dicembre 2024 al 21 aprile 2025. Cristina Roccati fu la terza donna a laurearsi al mondo e la prima "fuori sede" della storia. Insegnò la fisica di Newton, mentre scriveva poesie. A lei è stato intitolato uno dei telescopi che verranno lanciati in orbita nell'ambito del progetto PLATO dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), la cui missione è individuare pianeti extrasolari simili alla Terra.
8. Le immagini iconiche di Dorothea Lange a Perugia

Dorothea Lange, Migrant Mother, 1936 (riproduzione parziale)
Fino al 23 marzo 2025 la città di Perugia ospita presso Palazzo della Penna - Centro per le arti contemporanee la mostra "Dorothea Lange" organizzata in collaborazione con CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino. Curata da Walter Guadagnini e Monica Poggi, la mostra si compone di oltre 130 scatti che raccontano dieci anni di lavoro fondamentali nel percorso di questa straordinaria autrice. Il percorso espositivo si concentra sugli anni Trenta e Quaranta, periodo nel quale documenta gli eventi epocali che hanno modificato l'assetto economico e sociale degli Stati Uniti.
Nel 1935 Dorothea parte per un lungo viaggio con l'economista Paul S. Taylor, che sposerà alcuni anni dopo, per raccontare le drammatiche condizioni di vita in cui versano i lavoratori del settore agricolo costretti a migrare per il fenomeno delle Dust Bowl, ripetute tempeste di sabbia, che rendono impossibile la vita delle loro famiglie. In quest'occasione scatterà la foto che diverrà una delle immagini più celebri della storia della fotografia: Migrant Mother. In seguito documenterà, ancora per il governo degli Stati Uniti, l'internamento in campi di prigionia della comunità nativa giapponese negli Stati Uniti, dopo il bombardamento giapponese di Pearl Harbor. Scopri di più.
9. Il mito di Cleopatra ai Musei Reali di Torino

Testa di fanciulla c.d Cleopatra VII, metà I secolo a.C., Museo di Antichità, Musei Reali di Torino - Foto di Olivier Roller
Nella circostanza della Giornata Internazionale della Donna non possiamo trascurare una mostra dedicata ad una delle figure femminili più iconiche nell'intera storia dell'umanità. C'è ancora un po' di tempo, fino al 23 marzo, per visitare Cleopatra. La donna, la regina, il mito, progetto espositivo che i Musei Reali di Torino hanno dedicato alla regina d'Egitto. Il percorso espositivo, suddiviso in cinque aree tematiche, riporta al centro degli studi l'enigmatica Testa di fanciulla c.d. di Cleopatra, in marmo bianco della metà del I secolo a.C., del Museo d'Antichità, che nella capigliatura e nei tratti mostra caratteristiche che rimandano all'iconografia nota di Cleopatra VII. A questa si affiancano manufatti archeologici e sculture antiche, provenienti dal patrimonio dei Musei Reali e da collezioni pubbliche e private, messi in dialogo con opere pittoriche e grafiche e documenti cinematografici che hanno visto protagonista nel corso dei secoli la regina d'Egitto.
La mostra si apre con un inquadramento storico del periodo nel quale ha vissuto e governato Cleopatra VII (51-30 a.C.), ultima regina della dinastia tolemaica in un Egitto ormai ellenizzato, per svolgersi nei vari capitoli che ne approfondiscono la figura da un punto di vista politico e storico, e di come nei secoli sia divenuta una figura mitica che è entrata nel mondo dell'arte dal Rinascimento all'Ottocento, fino a divenire una vera icona pop, aspetto che è rappresentato con l'esposizione dischi, fumetti e giochi da tavolo, e testimonianze dei film che l'hanno vista protagonista sul grande schermo, attraverso locandine, fotografie e spezzoni di film, dall'epoca del cinema muto all'interpretazione di Elizabeth Taylor nella pellicola di Joseph Mankiewicz del 1963, fino a quella di Monica Bellucci nella commedia Asterix & Obelix – Missione Cleopatra del 2002. Scopri di più.
10. Patrizio di Massimo in mostra alla galleria Gió Marconi fino all'8 marzo

Patrizio di Massimo Good Afternoon Nicoletta, 2024 Oil on linen 200 x 140 cm (205 x 145 cm in artist frame) Photo Credit: Eleonora Agostini Private Collection, Los Angeles
Si chiude sabato 8 marzo il periodo espositivo che la galleria Gió Marconi di Milano ha dedicato all'originale di pittura dell'artista Patrizio di Massimo, nato a Jesi nel 1983 e che oggi vive e lavora a Londra. Qui la donna è protagonista di intrecci familiari che l'artista analizza da punti di vista inusuali, da sola, in coppia o in un momento di riunione familiare, in particolare in un letto, con uno sguardo rivolto dall'alto. Ecco quindi la serie la Stanza della Famiglia, fino a quella titolata Stanza dei Letti Vuoti, in cui l'artista fa una prova di eliminazione della figura umana per costruire una nuova tipologia pittorica basata sull'astrazione che lo porta a lavorare esclusivamente sul panneggio.
Ma le relazioni umane e familiari sono analizzate anche attraverso i momenti di lite e scontro, nella serie La Stanza dei Litigi, cuore pulsante della mostra anche grazie ai numerosi riferimenti alla città di Milano, dove l'artista riprende uno dei temi ricorrenti a lui più cari. Scopri di più.
Pubblicato il 06/03/2025 dalla Redazione
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