Carmen Winant: protagonista alla Whitney Biennial 2024

Quasi duemilasettecento stampe fotografiche formano l'opera "The last Safe Abortion" di Carmen Winant, un ritratto collettivo delle attività quotidiane necessarie per fornire assistenza sanitaria per l'aborto, un progetto che è diventato molto più urgente con l'abrogazione di Roe v. Wade nel 2022 (Roe contro Wade è una sentenza della Corte suprema degli Stati Uniti d'America del 1973, considerata una pietra miliare nella giurisprudenza statunitense sull'aborto).

Vista installazione al Whitney Museum di New York - The last Safe Abortion di Carmen Winant - foto Itinerarinellarte.it

L'artista

Carmen Winant è una scrittrice e artista visiva che esplora le rappresentazioni delle donne attraverso collage, media misti e installazioni. È la Roy Lichtenstein Endowed Chair of Studio Art presso la Ohio State University ed è stata una Guggenheim Fellow in fotografia nel 2019.

Winant utilizza strategie di installazione e collage per esaminare forme di azione e di proteste femministe. I suoi progetti recenti sono stati esposti al Museum of Modern Art, al Sculpture Center, al Columbus Museum of Art e al Wexner Center of the Arts. I suoi libri d'artista - *My Life as a Man* e *My Birth* - sono stati pubblicati da Horses Think Press, SPBH Editions e ITI Press; il suo libro d'artista "The Last Safe Abortion" è stato pubblicato da Printed Matter Inc nel 2024. Il lavoro di Winant è stato recensito su *The New York Times*, *The Wall Street Journal*, *BOMB*, *The Guardian* e *Art in America*.

Nel 2019, Winant ha pubblicato con Printed Matter il libro *Notes on Fundamental Joy*, che mira all'eliminazione dell'oppressione attraverso la trasformazione sociale e politica del patriarcato. Vive a Columbus, OH, con il suo compagno e i suoi due figli.

L'opera: The last Safe Abortion

Le quasi 2.700 stampe fotografiche che Carmen Winant ha assemblato formano un ritratto collettivo dei compiti quotidiani ordinari necessari per fornire assistenza sanitaria per l'aborto, un progetto che è diventato molto più urgente con l'abrogazione di Roe v. Wade nel 2022.

Dettaglio The last Safe Abortion

Dettaglio opera "The last Safe Abortion" (foto Itinerarinellarte.it)

Winant ha lavorato in tutto il Midwest e nel Sud con gli archivi delle collezioni speciali, degli ospedali universitari, ma soprattutto con le cliniche per raccogliere fotografie di personale, medici e volontari scattate nell'arco di cinquant'anni. Ha disposto le fotografie in modo che abbiano un ritmo visivo, che lei definisce "un arazzo con ordito e trama," che attira l'occhio verso raggruppamenti che presentano brevi vignette. Qui non compaiono pazienti reali; in alcuni casi, le immagini mostrano membri del personale delle cliniche che posano come pazienti. Tutti coloro che sono stati fotografati negli anni più recenti hanno dato il loro consenso per apparire in questa installazione alla Biennale, e tutti gli archivi sono stati approvati per l'uso nel progetto dell'artista. Questo è importante per Winant; considera il processo di costruzione della fiducia e della comunità una parte essenziale dell'opera stessa. La Whitney Biennial 2024 è organizzata da Chrissie Iles, curatrice Anne e Joel Ehrenkranz, e Meg Onli, curatrice a grande, con Min Sun Jeon e Beatriz Cifuentes. Il programma di performance è organizzato da Iles e Onli, con la curatrice ospite Taja Cheek. Il programma cinematografico è organizzato da Iles e Onli, con i curatori ospiti Korakrit Arunanondchai, asinnajaq, Greg de Cuir Jr, e Zackary Drucker.... leggi il resto dell'articolo»

L'intervista (video, in inglese)

The Whitney Biennial

L'ottantunesima edizione della Whitney Biennial - la più longeva rassegna d'arte contemporanea negli Stati Uniti - ha presentato settantuno artisti e collettivi che affrontano molte delle questioni più urgenti di oggi. Questa Biennale è come essere all'interno di un "coro dissonante," come l'ha descritta l'artista partecipante Ligia Lewis, un'esperienza provocatoria ma intima di voci distinte e disparate che collettivamente esplorano le crepe e le fratture del momento in evoluzione.

Il sottotitolo della mostra, *Even Better Than the Real Thing* (Ancora meglio della cosa reale), riconosce che l'Intelligenza Artificiale (IA) sta complicando la nostra comprensione di ciò che è reale, e che la retorica intorno al genere e all'autenticità viene usata politicamente e legalmente per perpetuare la transfobia e limitare l'autonomia corporea. Questi sviluppi fanno parte di una lunga storia che vede le persone di razze, generi e abilità emarginate come subumane—meno che reali. Nel realizzare questa mostra, ci siamo impegnati a dare voce agli artisti che affrontano queste eredità e a fornire uno spazio in cui le idee difficili possano essere affrontate e considerate.

Questa Biennale è una raccolta di artisti che esplorano la permeabilità delle relazioni tra mente e corpo, la fluidità dell'identità e la crescente precarietà dei mondi naturali e costruiti intorno a noi. Che sia attraverso l'umorismo sovversivo, l'astrazione espressiva, o forme non occidentali di pensiero cosmologico, solo per citarne alcuni, questi artisti dimostrano che ci sono percorsi da trovare, strategie di coping e guarigione da scoprire, e modi per unirsi anche in un tempo frammentato.

La Whitney Biennial 2024 è organizzata da Chrissie Iles, curatrice Anne e Joel Ehrenkranz, e Meg Onli, curatrice a grande, con Min Sun Jeon e Beatriz Cifuentes. Il programma di performance è organizzato da Iles e Onli, con la curatrice ospite Taja Cheek. Il programma cinematografico è organizzato da Iles e Onli, con i curatori ospiti Korakrit Arunanondchai, asinnajaq, Greg de Cuir Jr, e Zackary Drucker.

Pubblicato il 10/08/2024

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