Il nostro viaggio per questo nuovo appuntamento della Settimana d'Arte tocca le città di Milano, al MUDEC Photo e al Museo del Novecento, Venezia, a Palazzo Grassi, Treviso, al Museo di Santa Caterina, e infine Lucca, al Complesso monumentale di San Micheletto.
1. Deep Beauty. Il dubbio della bellezza
MUDEC Photo di Milano da sabato 5 aprile ospita la mostra fotografica Deep Beauty. Il dubbio della bellezza, che vuole analizzare l'evoluzione dell'idea di bellezza nel corso del tempo, dal XIX secolo ad oggi, presentando oltre sessanta opere di artisti importanti, quali Marina Abramović, David LaChapelle, Michelangelo Pistoletto ed Helmut Newton. L'esposizione è costruita in sei sezioni tematiche: Trasfigurazioni, Incanti, Vertigini, Labirinti, Nuovi Mondi, e infine Artifici. Sarà anche possibile fare online un'esperienza virtuale immersiva di Deep Beauty, in collaborazione con AQuest, accessibile anche tramite QR Code per approfondire le informazioni sulle opere in mostra.
La mostra è ad ingresso libero senza prenotazione, grazie all'importante contributo di KIKO Milano, che ha deciso di investire nell'arte e nella fotografia contemporanea, sostenendo il progetto. Scopri di più.
2. Rauschenberg e il Novecento
Robert Rauschenberg Untitled (Hoarfrost), 1974 Solvent transfer, cardboard, newsprint and fabric collage on silk 198,8 x 184,2 cm (78,27 x 72,52 in) signed and dated 'RAUSCHENBERG 74' (on the reverse) (RR 1074) © Robert Rauschenberg Foundation / ARS, New York, 2025 Galerie Thaddaeus Ropac, London · Paris · Salzburg · Milan · Seoul Photo
Restiamo a Milano, ma cambiando completamente contesto artistico, per ricordare il nuovo progetto espositivo temporaneo proposto dal Museo del Novecento. Nel centenario della nascita di Robert Rauschenberg (Port Arthur, 1925 - Captiva Island, 2008), il Museo del Novecento di Milano presenta Rauschenberg e il Novecento, un grande progetto espositivo che costruisce per la prima volta un ponte tra le opere dell'artista americano, vincitore del Premio per la Pittura della XXXII Esposizione internazionale d'arte di Venezia del 1964, e alcuni dei più significativi capolavori ospitati all'interno delle collezioni del Museo.
Avvalendosi della consulenza della Robert Rauschenberg Foundation, i curatori della mostra - Gianfranco Maraniello e Nicola Ricciardi, con il supporto di Viviana Bertanzetti - hanno inserito luogo il percorso museale una selezione di otto opere provenienti da tutta Europa e realizzate da Rauschenberg tra gli anni Settanta e Ottanta. Scopri di più.... leggi il resto dell'articolo»
3. Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose
Tatiana Trouvé, "Il mondo delle voci", from the series "Les dessouvenus", 2022. Pinault Collection. Photo credit: Florian Kleinefenn, Courtesy Gagosian © Tatiana Trouvé, by SIAE 2024
Tatiana Trouvé è un'artista franco-italiana. Nata il 4 agosto 1968 a Cosenza, dopo avere vissuto a Dakar, dove suo padre insegnava architettura, ha studiato all'École Nationale Supérieure d'Arts Villa Arson di Nizza. Attualmente vive e lavora a Parigi, dove insegna presso l'École Nationale Supérieure des Beaux-Arts. Nel 2020, è stata insignita del titolo di Officier de l'Ordre des Arts et des Lettres in Francia.
Dalla fine degli anni '90 può vantare esposizioni in gallerie e istituzioni museali di primissimo piano, come Gagosian, a New York e Roma, il Centre Pompidou di Parigi, il MAMCO di Ginevra, e, in Italia, il Museion di Bolzano.
Domenica 6 aprile Palazzo Grassi a Venezia ha aperto al pubblico la mostra Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose, una sua grande retrospettiva promossa dalla Pinault Collection, a cura di Caroline Bourgeois, conservatrice capo presso la Pinault Collection, e James Lingwood. Concepita in stretta collaborazione con l'artista, si tratta della più grande mostra personale di Tatiana Trouvé mai presentata e la sua prima grande esposizione in Italia. Gli spazi di Palazzo Grassi sono il punto di partenza per la creazione di nuove sculture, di un insieme di disegni di grandi dimensioni e di installazioni site-specific, presentati in dialogo con opere dell'ultimo decennio, che, insieme, propongono diverse prospettive attraverso i mondi di Tatiana Trouvé. La mostra si arricchisce inoltre di importanti opere provenienti dalla Pinault Collection, da musei internazionali e da collezioni private, oltre che dall'archivio dell'artista. Scopri di più.
4. Maddalena e la Croce. Amore Sublime
Jan Polack, Crocifissione, 1490 ca, tecnica mista e doratura su legno di abete, Museo Diocesano di Freising
Il Museo di Santa Caterina di Treviso il 5 aprile ha inaugurato la mostra "Maddalena e la Croce. Amore Sublime", esposizione che affronta temi universali quali passione, sofferenza, devozione, redenzione e l'amore, attingendo alle interpretazioni che nei secoli grandi artisti hanno saputo elaborare intorno alle figure di Cristo e Maria Maddalena, esplorandone lo straordinario potenziale emotivo.
Le figure di Cristo e della Maddalena diventano specchi della condizione umana, crogiolo in cui si fondono dolore e speranza, emozione e riflessione, attraverso oltre cento opere, tra cui molti capolavori della storia dell'arte, distribuite in dodici sale per altrettante sezioni. Il percorso espositivo conduce alla scoperta da una parte dell'evoluzione che l'arte ha compiuto nel raccontare quell'Amore Sublime, dall'altra della figura di Maddalena come archetipo di una spiritualità universale che supera il credo. Tutti siamo chiamati a immedesimarci nel percorso fatto dalla santa che diventa un modello: dalla difficoltà e la caduta, alla conversione, fino alla redenzione.
La mostra vede l'esposizione di opere che attraversano i secoli, dal Duecento al Novecento, a partire dalle miniature bolognesi della straordinaria "Bibbia di San Paolo", fino alla alla grande pittura rinascimentale, con Bellini, Jan Polack, Tiziano, Paolo Veronese, Jacopo Bassano, Giampietrino, Palma il Giovane, Guercino per giungere a Bernardo Strozzi, Ludovico Carracci, Carlo Saraceni, Domenico Tintoretto, Sebastiano Ricci, Mattia Bortoloni, Rutilio Manetti, Antonio Canova, Gaetano Previati, Mosè Bianchi, per approdare ad Alberto Martini, cui è riservato un omaggio, nel suo Centenario. Scopri di più.
5. Made in Italy. Destinazione America 1945-1954
Lambretta Innocenti modello LC 125, 1953, cm 110 x 70 x180, collezione Colletti, Firenze, fotografia Filippo Bardazzi, Firenze
La Fondazione Ragghianti sabato 5 aprile ha aperto al pubblico la mostra "Made In Italy. Destinazione America 1945-1954", un viaggio nel design e nella creatività italiani del dopoguerra, visitabile nelle sale del Complesso monumentale di San Micheletto a Lucca.
A oltre settant'anni dalla storica mostra itinerante "Italy at Work" negli Stati Uniti, l'esposizione della Fondazione Ragghianti, curata da Paola Cordera e Davide Turrini, documenta l'evoluzione della produzione artistica, artigianale e industriale italiana negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, evidenziando l'importanza del rapporto con gli Stati Uniti nel favorire lo sviluppo e la promozione del designed and made in Italy. Dai vetri Venini alle ceramiche di Gio Ponti e Lucio Fontana, passando per le calzature di Salvatore Ferragamo, la mostra racconta, con un forte taglio interdisciplinare, un periodo di grande fermento creativo e di rilancio internazionale attraverso opere pittoriche, scultoree e grafiche, oggetti d'arte applicata e di design, accessori di moda, disegni di allestimenti, prodotti e documentazioni. Scopri di più.
Redazione
Pubblicato il 08/04/2025
Itinerarinellarte.it