Partiamo con un progetto espositivo ampio, proposto dalla Fondazione Magnani-Rocca, con opere dal Novecento ai giorni nostri, per incontrare poi esempi di sculture in ceramica di Bertozzi & Casoni, ritrovare l'artista americana Melissa Brown coi suoi "giochi di fiori", scoprire le interpretazioni dell'artista italiano Thomas Braida, e chiudere con un particolare progetto che vede protagonista il candidato al Nobel per la Pace Michelangelo Pistoletto.
Flora. L'incanto dei fiori nella Villa dei Capolavori
E' stata inaugurata a metà marzo a Villa dei Capolavori, sede della Fondazione Magnani-Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma), Flora, una grande mostra che dimostra come i fiori, con la loro bellezza effimera e la loro carica simbolica, hanno ispirato generazioni di artisti. L'esposizione, che proseguirà fino a fine giugno, propone oltre 150 capolavori per un omaggio floreale all'arte italiana.
Quale luogo migliore: la Villa dei Capolavori nel suo Parco presenta ai visitatori un giardino all'italiana, un giardino all'inglese, il biolago e il nuovo giardino contemporaneo ispirato al New Perennial Movement. Si parte coi grandi maestri dell'arte italiana della fine dell'Ottocento, con nomi come Segantini, Longoni, Previati, Donghi e Casorati, per arrivare alla contemporaneità, passando attraverso Simbolismo, Futurismo, Realismo magico e Astrazione. Il tutto è affiancato dagli spazi che ospitano i capolavori di Monet, Renoir, Cézanne, Dürer, Tiziano, Goya, Canova, Burri appartenuti a Luigi Magnani. Scopri di più
I fiori di Bertozzi & Casoni a Villa Igiea a Palermo
Per Van Gogh, 2020, ceramica policroma, cm. h. 76 x 66 x 46. Courtesy dell, artista. Photo credit, Nazario Spadoni
Ancora una residenza storica, questa volta un hotel di lusso di Palermo, ospita una mostra su dei maestri indiscussi della ceramica contemporanea. Si tratta di Villa Igiea, che diventa scenario di un progetto espositivo con opere di Bertozzi & Casoni. "Ciò che vediamo non è ciò che è, ma ciò che siamo", a cura di Raffaele Quattrone, presenta le sorprendenti creazioni in cui l'apparenza ingannevole invita a guardare più a fondo, a cercare ciò che non si vede. Presentate oltre dodici opere che, fino al 15 giugno, tessono un percorso artistico disseminato nelle aree comuni di Villa Igiea. Tra queste i girasoli che omaggiano Vincent van Gogh.
L'Hotel, simbolo di accoglienza e metafora del viaggio interiore, diventa parte integrante del percorso espositivo dove la scultura degli artisti emiliani invita il pubblico a intraprendere un viaggio di scoperta tra ciò che si vede e ciò che non si vede. Scopri di più.... leggi il resto dell'articolo»
Melissa Brown. Flower Games
A sinistra: 10 Morning Glories, 10 Swords, 2024 Olio, Flash, acrilico e serigrafia su Dibond | 53 x 43 cm
A destra: Zinnia with Power Objects, 2024. Olio, Flash, acrilico e serigrafia su Dibond | 53 x 43 cm
Nel solco della grande tradizione dell'arte europea, delle nature morte prima, e della pittura en plein air con l'Impressionismo e il post-impressionismo, non si muovono solo artisti italiani e del vecchio continente. Il fascino dei fiori ha conquistato anche un'artista statunitense che vive e lavora a New York, con una formazione che ha abbracciato le tecniche incisorie e una passione per artisti come Albrecht Dürer, Hans Holbein e Piranesi. Il suo nome è Melissa Brown, e da alcune settimane le sua opere sono presentate negli spazi di Cellar Contemporary di Trento, con la mostra Flower Games.
Durante la sua residenza a Trento nell'estate del 2024 Melissa ha osservato la natura, visitato dintorni, i musei, il magnifico Castello del Buonconsiglio, e così per lei è stato naturale incorporare elementi della flora locale e oggetti esposti nei musei cittadini nelle sue opere. Parte delle opere sono frutto della sua immaginazione, e parte sono dipinti dal vivo.
Abbiamo avuto il piacere di incontrare e intervistare l'artista per scoprire molto di più sul suo percorso artistico, e non solo. Leggi cos'è emerso nella nostra conversazione con Melissa Brown.
Thomas Braida. Tacciono i Fiori
Thomas Braida, Il conformista, 2025, olio su tela, cornice fatta a mano in resina e legno dipinto, 95 x 65 x 3 cm
Anche l'artista Thomas Braida, artista italiano nato a Gorizia nel 1982, si misura col soggetto dei fiori, in una mostra presentata dalla Galleria Monitor nella sua sede romana. La produzione di Braida si distingue per un immaginario potente e surreale, in cui convivono figure mostruose, mitologiche e grottesche, spesso con una vena ironica o teatrale. Per la mostra Tacciono i Fiori l'artista affronta però il tema della natura morta e più precisamente dei vasi di fiori, proponendo un ribaltamento di un concetto in cui è la natura ad essere indifferente a noi, immagini in cui l'assenza di vita reale diventa simbolo dell'indifferenza. I fiori non crescono, non appassiscono più, semplicemente restano, privati del loro ciclo naturale.
Con riferimenti che vanno da Gramsci (Odio gli indifferenti) a Wittgenstein (Su ciò di cui non si può parlare, si deve tacere), da Moravia (Gli indifferenti) alla pittura classica, Braida costruisce un mondo in cui l'indifferenza si fa forma e colore. Scopri di più.
Fuori Infiorata. La Pace si fa Arte
Michelangelo Pistoletto, La colomba della pace, 2015-2023. Foto ©Daniela Pellegrini. In occasione della Fuori Infiorata sarà realizzata dai maestri infioratori di CulturArte Noto
Chiudiamo la nostra rassegna settimanale, che per questo numero si è sviluppata in modo tematico sul singolare soggetto dei fiori, con un progetto che deve ancora vedere la luce, ma che ci sembrava la chiusura ideale per questo dialogo tra natura e arte.
Si tratta infatti di un evento artistico inserito nell'ambito della famosa "Infiorata di Noto", un evento che si svolge dagli anni '80 la terza domenica di maggio, giungendo quest'anno alla sua 46^ edizione. Fuori Infiorata. La Pace si fa Arte si diffonderà, dal 17 al 20 maggio, per la città simbolo del barocco siciliano tra luoghi pubblici e privati, molti dei quali aperti eccezionalmente per l'occasione, espandendosi anche in altri luoghi iconici del Val di Noto, coinvolgendo artisti, artigiani, designer.
Tantissimi gli artisti coinvolti, che realizzeranno le proprie opere sul tema scelto quest'anno: La Pace si fa Arte: l'Infiorata che Unisce, la speranza oltre le frontiere. A cominciare da Michelangelo Pistoletto, primo artista della storia candidato al Premio Nobel per la Pace (2025) la cui opera arriva a Noto per iniziativa di Alessia Montani, Ambasciatrice del Terzo Paradiso nel mondo. Il maestro indiscusso dell'arte contemporanea italiana presenterà "la Colomba della Pace 2015-2023", un'opera sulla "pace preventiva" in netta opposizione al concetto tanto abusato di "guerra preventiva". Scopri di più.
Redazione
Pubblicato il 30/04/2025
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