Inaugurata la personale di Mario Raciti a Palazzo Sarcinelli - Conegliano

In presenza dell'artista, 88enne in ottima forma, è stata inagurata ieri la mostra dedicata alle produzione degli anni duemila dell'artista Mario Raciti, allestita da Oltrearte Associazione Culturale presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano (TV).

Mario Raciti, dal ciclo Why, 2008, tecnica mista su tela, 140x100

In presenza dell'artista, 88enne in ottima forma, è stata inaugurata ieri la mostra dedicata alle produzione degli anni duemila dell'artista Mario Raciti, allestita da Oltrearte Associazione Culturale presso Palazzo Sarcinelli a Conegliano (TV). E' la seconda volta per l'artista in questo luogo, avendo già esposto qui nel 1998 con una mostra antologica.

Dopo i saluti degli organizzatori e di Cristina Sardi, presente a rappresentare il Comune di Conegliano, lo storico dell'arte Alberto Barranco di Valdivieso, che ha curato il testo critico del catalogo pubblicato in occasione della mostra, ha cercato di comunicare l'essenza dell'unicità della ricerca di questo artista che molti definiscono "difficile", perché la sua pittura, fin dai primi cicli degli anni '60 e '70, concede poco al colore e alle forme. Una ricerca artistica volta all'interiorità, che mette al centro l'uomo e la sua complessità, piuttosto che la sua interazione col mondo esterno, e che ha saputo tenersi lontana dalle mode e dalla facile omologazione alle "etichette" delle varie correnti artistiche. Una pittura che volge lo sguardo verso l'alto, per elevarsi ed elevare chi si trova di fronte ad essa dalla banalità degli stimoli oggettuali con cui il mondo moderno ci imprigiona. Una pittura che - secondo le parole di Mario Raciti che ha in seguito preso la parola - nasce dallo scavare nei contrasti che caratterizzano l'uomo e la sua natura. Non quindi una semplice aspirazione all'elevarsi al di sopra, ma anche ad immergersi e a scontrarsi con quello che ci può spingere verso il basso. E il risultato che si stende sulla tela è un eco, una traccia della grande pittura del passato, che vuole coinvolgerci in un sentire che va oltre il quadro, in contrasto con la transitorietà e inutilità di molta arte contemporanea. Nell'opera c'è quindi molto di più di quello che lascia un segno sulla tela, sta a noi prenderci il tempo per osservare, per distaccarci dalle cose che ci distraggono nella quotidianità, per riuscire a percepire la profondità e l'aspirazione di questa ricerca e delle sue testimonianze verso un "nuovo rinascimento".

La mostra sarà visitabile fino al 2 ottobre dal giovedì alla domenica con i seguenti orari: 10.30-12.30 15.30-19.30.

Per maggiori dettagli e altre immagini delle opere in mostra si veda la scheda dell'evento.

Antonio Giuliani, Itinerarinellarte.it

Pubblicato il 04/09/2022

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